Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

MILAZZO: DUE FRATELLI DI 25 E 29 ANNI ARRESTATI PER ATTI PERSECUTORI E VIOLENZA

Milazzo (ME), 7 settembre 2013 - Alle prime ore di oggi, i militari dell’Aliquota Radiomobile del NORM della Compagnia Carabinieri di Milazzo hanno arrestato due germani, rispettivamente di 25 e 29 anni, entrambi barcellonesi, poiché ritenuti responsabili di atti persecutori. Come detto, l’intervento dei Carabinieri è scattato poco dopo l’1.00 di questa notte, quando proprio nei pressi della Caserma ove ha sede la Compagnia
Carabinieri di Milazzo, giungevano a forte velocità due autovetture, che si fermavano in prossimità del portone d’ingresso.
Nella circostanza, da una delle autovetture scendevano repentinamente due soggetti, poi identificati negli odierni arrestati, i quali si avventavano verso l’altra autovettura al cui interno si trovavano un ragazzo ed una ragazza, entrambi 30enni e dimoranti in due distinti comuni del comprensorio mamertino.

A quel punto, il 25enne A.S. ed il 29enne A.A., dopo avere iniziato a percuotere l’autovettura dove si trovavano le vittime, riuscivano a venire a contatto con il ragazzo 30enne che si trovava alla guida, che iniziavano a colpire con calci e pugni.
Prontamente, udite le urla, i militari dell’Aliquota Radiomobile, si precipitavano all’esterno della Caserma, riuscendo a bloccare, dopo una breve colluttazione i due fratelli.
Intanto, i Carabinieri, nel corso degli accertamenti, risalivano alle cause della violenta aggressione. In particolare, secondo quanto emerso dalle indagini, le due vittime, avrebbero subito atti persecutori sin dal mese di marzo 2013, quando la ragazza 30enne aveva deciso di interrompere la propria relazione sentimentale con l’aggressore 25enne A.S., il quale, in tale periodo, si sarebbe reso responsabile di reiterati episodi di violenza fisica e verbale, anche tramite sms e telefonate nei confronti della ex convivente.

A seguito dell’aggressione, i due giovani malcapitati ricorrevano alle cure dei sanitari del locale nosocomio, venendo giudicati guaribili rispettivamente, il ragazzo con prognosi di 10 gg s.c., mentre la ragazza veniva diagnosticata affetta da uno stato d’ansia reattivo.
Dopo l’arresto con la grave accusa di atti persecutori, ed a conclusione delle formalità di rito, il 25enne A.S. ed il 29enne A.A. venivano trattenuti nelle camere di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Milazzo, in attesa del giudizio direttissimo che si terrà nella giornata odierna, presso la sezione distaccata di Milazzo del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto.

Per maggiori dettagli sulle singole notizie di interesse, potranno essere contattatati i Comandanti delle Compagnie Carabinieri territorialmente competenti.

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