Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

PATTI: LA ZONA INDUSTRIALE DI PATTI AMMESSA AI FINANZIAMENTI PER LE AREE DI SVILUPPO INDUSTRIALE

Patti, 20 settembre 2013 - Buone notizie per la zona industriale di Patti, ammessa ai finanziamenti per realizzare nuove
infrastrutture e servizi, previsti per le aree di sviluppo industriale della Sicilia, e approvati
dall’assessorato regionale alle Attività produttive il 25 luglio scorso attraverso il decreto DDG del 18 gennaio 2013, registrato alla Corte dei Conti lo scorso 5 settembre.
Nella graduatoria definitiva dei progetti ammessi, finanziabili attraverso le risorse PO FERS 2007/13 destinate al Piano di
Salvaguardia, il comune di Patti si è piazzato al 24esimo posto aggiudicandosi 3milioni 900mila euro (su un totale di quasi 68milioni) per la realizzazione di interventi di urbanizzazione primaria del suo agglomerato industriale. Nell’autunno del 2011 il Comune, di concerto con l’Asi di Messina, aveva
redatto, per il tramite dell’Ufficio tecnico comunale, un progetto definitivo di completamento delle
opere di urbanizzazione nell’area di sviluppo industriale (oggi Irsap) che costeggia il torrente
Timeto. Il progetto prevede il completamento di alcune strade e servizi e la realizzazione ex novo di
alcune opere di urbanizzazione e di sottoservizi (raccolta acque, fognatura, illuminazione, aree
verdi). Altri interventi sono previsti sull’area che sorge aldilà del torrente, accessibile attraverso il
ponte realizzato contestualmente al primo lotto della superstrada Patti-San Piero Patti. Gli interventi
contemplati nel progetto consentono l’individuazione di ventiquattro nuovi lotti da assegnare ad
altrettante imprese, sia a carattere industriale che commerciale. Si tratta, nello specifico, di lotti da
5mila e 10mila metri quadrati su cui è prevista la realizzazione di strutture coperte, ciascuna delle
quali non dovrà occupare più del 40% della superficie di ogni singolo lotto. «Oltre alla vecchia
graduatoria, secondo la quale tutte le aziende che vi figurano hanno facoltà di ottenere la concessione
di un lotto, ne rimarranno disponibili diversi altri, per cui verrà presto emanato un bando per invitare
le aziende, pattesi e non, a richiedere la concessione per poter realizzare la propria struttura
produttiva», ha spiegato il sindaco Mauro Aquino, il quale ha pure sottolineato che il lavoro di
programmazione che ha impegnato l’Ufficio tecnico su una progettazione così importante consentirà
alle aziende pattesi di poter investire e creare occupazione sul territorio, arrestando finalmente la
preoccupante emorragia degli ultimi decenni. La stazione appaltante è stata individuata nell’Irsap,
titolare del finanziamento, che ha di recente inglobato i vari consorzi Asi. «Devo dare atto
all’assessore alle Attività produttive e al presidente Irsap di essere riusciti a dare una bella iniezione
di liquidità ad un settore fermo da anni e che potrebbe determinare una crescita esponenziale degli
investimenti», ha commentato soddisfatto Aquino. «Nel passato – ha aggiunto - anche aziende di
rilievo nazionale avevano mostrato interesse ad investire sul Pattese, ma non hanno potuto farlo per
mancanza di una zona industriale urbanizzata e di capannoni già realizzati dove allocare le loro
attività. Credo si siano perse occasioni importanti ma speriamo di recuperare nel più breve tempo
possibile». Attualmente sono meno di dieci le attività che operano all’ex Asi, ma con questo
finanziamento se ne potrebbero aggiungere altre ventidue. Infine, secondo quanto disposto dal
decreto, gli interventi verranno effettuati con particolare attenzione all’ambiente e all’estetica: tutte le
opere di arredo urbano verranno realizzate in ceramica di Sicilia.

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