Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

BROLO: SERVIZIO IDRICO, INAMMISSIBILI PER LA MINORANZA LE VARIAZIONI DELLE TARIFFE

Brolo, 23.10.2013 - Apprendiamo con incredulità e sincero sbigottimento che con delibera N. 99 del 17.10.2013 la Giunta Comunale di Brolo ha adottato inammissibili variazioni per quanto concerne le tariffe del servizio idrico. Ma ancora maggiore è l'incredulità che ci colpisce leggendo il comunicato stampa del sindaco Messina al riguardo, perchè non si può che rimanere sbigottiti di fronte a tanta "poca chiarezza" su un argomento così importante che toccherà profondamente e in maniera seria le tasche dei nostri cittadini.

L'aumento in questione, infatti ci sembra oltre che effettuato con leggerezza, anche assolutamente gestito da totale mancanza di buon senso. Il sindaco, come sempre, con le parole si dimostra "...pronto ad ascoltare i suggerimenti che ci verranno dati per trovare alternative diverse, percorribili, concrete e che facciano i conti con l’attuale situazione." Ma nel contempo delibera, unitamente alla sua giunta al completo una bella imposizione di aumento delle tariffe che arriveranno a gravare sulle tasche dei cittadini anche oltre il 200% in più rispetto all'attuale tariffazione.
Con le nuove tariffe deliberate, infatti il costo fisso della sola acqua arriva ad incidere per €. 105,00 per ogni contatore, ai quali si dovranno aggiungere i costi di €. 46,48 per depuratore, €. 13,17 per fognatura e l'IVA al 10%... Se la matematica non è un'opinione, i costi per una utenza domestica per il solo canone fisso arriveranno ad €. 181,25, contro gli attuali €. 104,00.
Discorso a parte merita l'eccedenza... vero è che è stato aumentato il limite da 120mc a 150mc, ma auguriamo ad ogni cittadino di non superare MAI tale limite... se così avvenisse infatti si andrebbe incontro ad un vero e proprio salasso... si passa infatti da un costo medio per le eccedenze di €. 0,40 al mc, all'esorbitante costo di €1,50 al mc + IVA... con un aumento di oltre il 275%.
Ciò significa, che una famiglia media, la cui eccedenza si aggirava lo scorso anno sui 100mc, si troverà a pagare €. 181,25 + €. 115,50 (riferito a soli 70mc) = €. 296,75 contro i €. 104,00 + €. 40,00 = €. 144,00 pagati lo scorso anno... un aumento di più del doppio...
Sparite le agevolazioni per i nuclei familiari con più di 4 persone e, soprattutto non è prevista alcuna agevolazione sull'importo stratosferico delle eccedenze per le attività commerciali, come bar, alberghi, ristoranti, pub, pizzerie... strutture che, facendo largo consumo di acqua, ovviamente e certamente supereranno il limite del canone fisso, che è previsto, per tutti, indistintamente, a 150mc. Saranno costretti a pagare bollette dagli importi esorbitanti che, in un periodo di crisi come questo, potrebbero rappresentare la stangata definitiva.
Ciò significa che un locale pubblico (es. un bar), la cui eccedenza lo scorso anno si aggirava intorno ai 400mc. si troverà a pagare €. 181,00 + €. 660,00 = €. 840,00, contro i €. 104,00 + €. 160,00 = €. 264,00 pagati lo scorso anno.
Ciò significa che una struttura ricettiva (es. un albergo), la cui eccedenza lo scorso anno si aggirava intorno ai 9600mc, si troverà a pagare €. 15.840, a fronte dei 4.200 euro pagati lo scorso anno... relativamente alla sola eccedenza!!!
Saremmo grati al sindaco se DAVVERO volesse dare spiegazioni e far comprendere in maniera chiara, trasparente ed inequivocabile quali siano le "problematiche" e le "esigenze" che hanno portato a determinare queste scelte, che noi definiamo, senza timore, "scellerate". Quali sono le ragioni per cui il sindaco e la sua giunta hanno deciso di "fare cassa" prelevando i soldi direttamente dalle tasche dei cittadini?
Ed a proposito del costo di gestione del depuratore ci piacerebbe comprendere come si arrivi alla cifra indicata dal sindaco di euro 650mila annui, considerando che, come si evince dal bilancio di previsione 2013 approvato dal consorzio Eco3, la quota spettante al comune di Brolo per l’anno 2013 è di euro 185.616,00.
Gli altri circa 500 mila euro da quali costi provengono?
A tutto ciò, si aggiunge poi il fatto tragicomico che, proprio ieri, mentre da un lato si decideva l'aumento delle tariffe idriche, dall'altro, giungeva al protocollo del nostro ente un decreto ingiuntivo emesso dal tribunale di Patti proprio da parte del consorzio Eco3 (consorzio che gestisce il depuratore consortile), per un importo pari a 472 mila euro relativamente alle quote non versate da parte del comune di Brolo per tutto l’anno 2013 e residui degli anni antecedenti.

Chiediamo quindi, ancora una volta che il sindaco faccia chiarezza e dia spiegazioni sulla fine fatta dai soldi pagati dai cittadini in questi anni, per il servizio idrico, considerato che parte di queste somme è vincolata e riservata al "canone di depurazione".
Noi diciamo assolutamente NO alla folle decisione presa dal sindaco e dalla giunta di scaricare sui cittadini e sulle attività commerciali e gli esercizi pubblici brolesi i disastri economici commessi da questa amministrazione.

Alla luce di tutto ciò abbiamo immediatamente deciso di chiedere l'inserimento del punto all'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale per una proposta ove il consiglio deliberi di dare mandato alla giunta di revocare immediatamente questa assurda delibera di giunta.
Auspichiamo onestamente che anche i colleghi consiglieri di maggioranza votino favorevolmente, perché in un periodo di così grave crisi non possiamo certamente chiedere ulteriori sacrifici alle nostre famiglie ed ai nostri commercianti.

Brolo, 23.10.2013
I Consiglieri Comunali di Minoranza “Uniti per Brolo”


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