Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

COSTE SICILIANE, UN PIANO REGIONALE TERRITORIALE PER RECUPERARLE E VALORIZZARLE

Appello dell’Associazione ambientalista Amici della Terra Sicilia al Governo regionale. Barbagallo: «Un atto di coraggio per risolvere i problemi dei litorali dell’isola»
Catania, 03/10/2013 - «Procedere con urgenza e coraggio all’approvazione di una Legge speciale che preveda il recupero e la valorizzazione di centinaia di chilometri di costa abbandonata, degradata e offesa». È questo l’appello che il presidente regionale di Amici della Terra Sicilia, Ettore
Barbagallo, rivolge al presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta «in linea con la nuova e apprezzata fase di “pulizia e legalità” messa in campo dal nuovo Governo regionale».

«Bisogna partire dalla consapevolezza che la grande maggioranza del territorio litorale degradato dall’uomo non è abusivo – continua Barbagallo - e che a causa della carenza normativa e della lentocrazia rimangono irrisolti gravissimi casi di erosione, dissesti idrogeologici, antiche tonnare abbandonate, sbocchi di fognature, vecchi opifici, segherie di marmo, ecomostri, edifici sanati ma dal forte impatto. Sugli abusi bisogna essere fermi e decisi, ma occorre una legge speciale che abbia un “approccio sistemico” e preveda la progettazione a medio e lungo termine del recupero, l’utilizzo sostenibile e di un continuo controllo, quello che forse è mancato maggiormente. Tutto ciò senza pregiudizi, ma con il buon senso e con la consapevolezza che la situazione attuale, senza un intervento risolutivo, non solo non può migliorare ma stimola ad ulteriori atti di abuso e degrado la cui responsabilità riguarda attori vari: privati, pubblici e istituzioni».

«Dobbiamo pensare al futuro della nostra terra, un’isola circondata dal mare più famoso del mondo per storia antica e recente – sottolinea Barbagallo - abbiamo il dovere di agire subito per proteggere e valorizzare un patrimonio unico rappresentato dalle coste e che, come nell’antichità, può essere un valore aggiunto anche in funzione di uno sviluppo economico e sociale».

Amici della Terra propone dunque l’istituzione di un’Agenzia Regionale dedicata alla tutela e la valorizzazione delle coste in Sicilia, costituita da personale qualificato già in forza alla Regione, che sappia risolvere le decine di problematiche relative alle coste, studiandone le fattispecie specifiche e prevedendo l’utilizzo di risorse statali, comunitarie e dei privati.

L’architetto Carlo Foderà, consigliere nazionale Amici della Terra e componente del Crppn Sicilia (Consiglio regionale per la protezione della natura), ha studiato a lungo la problematica con particolare attenzione agli aspetti ambientali, «sottolineando più volte – conclude il presidente di Amici della Terra - che la redazione di un Piano Regionale Territoriale per individuare le zone costiere da recuperare attraverso la procedura della VAS di concerto con i comuni interessati e la successiva attuazione di piani particolareggiati di recupero, può davvero rappresentare la più grande opera pubblica della storia della Sicilia».

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