Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

RADIOLOGIA: «IN SICILIA TROPPI SPRECHI, OCCORRE PIÙ APPROPRIATEZZA NELLE PRESTAZIONI»

Convegno nazionale sezione interventistica e vascolare, per la prima volta in Sicilia. L’annuncio: avviata una Rete regionale per linee guida e Centri specializzati
Catania, 19/10/2013 - «Nel nostro Paese una prestazione radiologica su tre è inutile. Questo incide non poco sui costi di gestione sanitaria, sulla qualità del servizio e sull’efficienza delle prescrizioni, aumentando il rischio di interventi superflui».
Questo il quadro delineato dal prof. Carlo Faletti, presidente della Società italiana di radiologia medica (Sirm), in occasione 37° convegno nazionale per la sezione Radiologia vascolare e interventistica, che ha riunito oltre trecento partecipanti provenienti da tutta Italia, per la prima volta in Sicilia. «Una giusta diagnosi, esami e controlli più adeguati e performanti – ha continuato Faletti - ridurrebbero indagini superflue e si tradurrebbero in una maggiore razionalizzazione delle risorse, in un sistema sanitario più efficiente, con meno spese, meno liste d’attesa e uno snellimento generale che gioverebbe tanto ai medici quanto ai pazienti». Quella della radiologia interventistica è, infatti, una branca in continuo aggiornamento, che necessita degli strumenti idonei e di una formazione specifica destinata ai medici specializzati: la proposta emersa nel corso della tre giorni di studi, ospitata al Principe Hotel, è quella di dare maggiore ascolto e spazio ai radiologi italiani, codificando linee guida che facciano capo a un criterio di appropriatezza delle prestazioni, per applicare ciò che è stato già inquadrato e codificato.

Meno ripercussioni sul corretto funzionamento del sistema sanitario, organicità, inquadramento normativo, abbassamento dei costi per la collettività: questi i temi su cui si è soffermato il senatore Antonio Scavone – già direttore generale Asl Catania - anticipando un nuovo scenario per la Sicilia grazie al lavoro avviato dall’assessorato alla Salute - guidato da Lucia Borsellino – per la costituzione di una Rete della radiologia interventistica: «Un progetto organico e unico nel suo genere – ha spiegato Scavone – che grazie all’attività di un comitato tecnico-scientifico formato ad hoc, operativo già da settembre, ha dato il via ad un percorso uniforme per l’adozione di linee guida e criteri per la definizione di Centri specializzati di radiologia interventistica, sulla scia delle direttive ministeriali adottate nei “Quaderni della Salute”, redatti allo scopo di uniformare e fissare nel tempo principi di appropriatezza sanitaria. Un contributo certo e concreto al futuro della radiologia, in Italia e in Sicilia».

Grazie al lavoro sinergico dei tre Comitati - direttivo, scientifico, locale e catanese (quest’ultimo rappresentato da Giancarlo Ettorre dell’Azienda Ospedaliera Policlinico-Vittorio Emanuele, da Antonello Basile e Vincenzo Magnano dell’Azienda Ospedaliera Garibaldi e da Domenico Patanè dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro) – il convegno si è proposto come occasione di studio, di confronto su temi attuali e più che mai interessanti, coniugando sanità e hi tech: «Per la prima volta in Sicilia – ha affermato Francesco Florio, presidente sez. Radiologia Vascolare e Interventistica Sirm – abbiamo affrontato trasversalmente questo ambito medico, di grande rilevanza e in costante crescita, grazie alle tecniche poco invasive, ai costi più bassi, alle degenze più brevi e al perfetto connubio con l’innovazione tecnologica: dagli anni ’70 a oggi sono sorprendenti i risultati ottenuti, fino a 40 anni fa era impensabile realizzare ciò che invece oggi accade di ruotine all’interno di una sala operatoria».

Tante e tutte di prestigio le presenze, tra questi: il direttore della cattedra di Radiologia (facoltà Medicina e Chirurgia Università “Tor Vergata” di Roma) Giovanni Simonetti, già sottosegretario al ministero della Sanità; il presidente Regionale Sirm Elio Bennici; il commissario straordinario Asp Catania Gaetano Sirna; il direttore generale Arnas Garibaldi Angelo Pellicanò.


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