Crollo delle nascite: un ddl del M5S all'Ars per aiutare le donne a decidere quando diventare mamme

Contrasto al crollo delle nascite, ddl all'Ars del M5S per aiutare le donne a preservare la fertilità in età non più giovanissima e a decidere con serenità quando diventare mamme PALERMO, 31/10/2025.  Dare alle donne la libertà di scegliere con maggiore serenità quando diventare madri e contrastare il forte calo delle nascite che interessa la Sicilia e l’intero Paese: è questo il duplice obiettivo del ddl del M5S appena presentato all'Ars, a firma della deputata Cristina Ciminnisi, che ha lavorato al testo con Martina Ardizzone, quando questa era ancora deputata 5 Stelle a Sala d'Ercole. La norma mira a favorire l'accesso delle donne al cosiddetto social freezing, ovvero la possibilità di conservare i propri ovociti in giovane età per avere figli in un momento successivo della vita tramite tecniche di procreazione medicalmente assistita. Molte donne, infatti, per motivi di lavoro, studio o difficoltà economiche, si trovano a rimandare la maternità, riducendo così le pro...

DEMOPOLIS: IL M5S PERDE CONSENSO MA RESTA IL PRIMO PARTITO IN SICILIA

Come cambia il consenso nell’Isola: le intenzioni di voto dei siciliani per le Politiche. Secondo il Barometro Politico dell’Istituto Demopolis, se ci si recasse oggi alle urne in Sicilia per il rinnovo del Parlamento nazionale, il Movimento 5 Stelle si confermerebbe con il 25% primo partito nell’Isola, pur restando lontano di oltre otto punti dal successo ottenuto alle Politiche del febbraio scorso
26/11/2013 - Il Partito Democratico, in attesa delle Primarie dell’8 dicembre, otterrebbe il 16,5%, registrando negli ultimi 10 mesi una riduzione del consenso di circa 2 punti percentuali.


In attesa dell’annunciata decadenza di Berlusconi dal Senato, il Centro Destra sembra beneficiare, almeno per il momento, della scissione del PDL. Demopolis ha fotografato il peso dei due partiti in Sicilia: Forza Italia è attestata al 16%; il neonato Centrodestra si posiziona al 12%, traendo beneficio dalla forte esposizione mediatica e da una certa capacità di attrazione di segmenti dell’elettorato centrista che avevano preferito Monti lo scorso febbraio: si tratta comunque di un dato destinato a mutare nelle prossime settimane. Se alleati, come preannunciato dai due leader, FI e NCD raggiungerebbero nell’Isola il 28%.

Si confermano le difficoltà dell’UDC, ferma al 3%. Secondo l’Istituto diretto da Pietro Vento, cresce invece, sia pur di poco, il Megafono del presidente della Regione Crocetta, attestato oggi all’8% nel voto per le Elezioni Politiche Nazionali. Intorno al 2% SEL e Fratelli d’Italia.

“Il partito più forte – sostiene il direttore di Demopolis Pietro Vento – resta però nell’Isola quello dell’astensione, stimata oggi al 42%. È crollata intanto al 3% la fiducia dei cittadini nei partiti: il dato, rilevato dal Barometro Politico di novembre, rappresenta il valore più basso mai registrato negli ultimi vent’anni di analisi dell’opinione pubblica”.

Chiara appare anche la frantumazione del consenso, con numerose liste di Centro, di Sinistra e di Destra che, in attesa delle future alleanze, si posizionano oggi sotto il 2%. Molto diverse da quelle registrate per le Politiche risulterebbero oggi, fra l’altro, con variazioni molto significative per ciascun partito, le scelte di voto dei siciliani per le Elezioni Regionali.

“Quello fotografato oggi – ricorda il direttore di Demopolis – è uno scenario destinato a rapidi mutamenti nelle prossime settimane: peseranno probabilmente sulle intenzioni di voto degli elettori la probabile decadenza da Senatore di Berlusconi, le Primarie del PD che porteranno quasi sicuramente l’8 dicembre Matteo Renzi alla guida del Partito, le scelte del Governo Letta per fronteggiare una emergenza economica senza precedenti. Tre siciliani su quattro si dichiarano seriamente preoccupati per la crisi economica ed occupazionale: è un indice, quello rilevato da Demopolis, che risulta oggi raddoppiato rispetto all’autunno del 2009. La profonda crisi che ha colpito le famiglie ed il tessuto produttivo dell’Isola – conclude Pietro Vento – non potrà non incidere sugli esiti delle prossime competizioni elettorali in Sicilia”.

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