Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

FORMAZIONE PROFESSIONALE, ASSEMBLEA CISL SCUOLA A MESSINA

Messina, 12 novembre ’13 – Arretrati, attività e futuro. Sono queste tre i principali obiettivi a cui è indirizzata l’azione sindacale della Cisl Scuola sul versante della Formazione Professionale, una vertenza ancora aperta che ha visto tre manifestazioni regionali unitarie e, oggi, una assemblea della Cisl Scuola al Verona Trento con gli operatori della provincia di Messina. “Abbiamo ritenuto necessario questo incontro – ha sottolineato Giovanni Migliore, responsabile del settore Formazione della Cisl Scuola Sicilia – perché Messina è uno dei territori più colpiti della vertenza”.

A confermarlo i numeri evidenziati nell’incontro a cui hanno partecipato anche il segretario generale della Cisl Scuola Sicilia, Vito Cudia, la segretario provinciale della Cisl Scuola Laura Fleres e la segretaria provinciale confederale Paola Zito.

“Registriamo 2500 esuberi in Sicilia – continua Migliore – 500 solo nella provincia di Messina che deve fare i conti anche con la vertenza degli Sportelli Multifunzionali dove sono ben 184 i lavoratori transitati al Ciapi di Priolo. Questo è un territorio in cui la vertenza della Formazione Professionali ha un pesante impatto sociale”.

I nodi della Formazioni sono, come detto, tre. Intanto gli arretrati: “Registriamo ancora – spiega Migliore – ritardi di pagamenti per due mensilità in alcuni enti risalenti anche al 2010 e al 2011. Nel 2012 si parla di 4-5 mesi, nel 2013 non meno di dieci mesi. Ciò che chiediamo è lo sblocco dei fondi già stanziati e fermati dalla burocrazia regionale”.
 Ma è anche il fermo delle attività a preoccupare. “Mancano i decreti – ha detto il segretario regionale – per l’avvio delle nuove attività, un problema che riguarda tutti e tre i settori della formazione, dagli Sportelli Multifunzionali all’attività di formazione ordinaria a quella dell’istruzione obbligatoria. Bisogna accelerare l’avvio delle procedure per consentire una immediata ripresa delle attività”.

Oltre che al presente, però, lo sguardo e le attenzioni sono rivolte anche al futuro. “Serve un riordino di tutto il settore – aggiunge Migliore – e l’occasione giusta per iniziare a parlarne è l’incontro di venerdì con l’Assessore Scilabra per il tavolo sull’esodo. Ecco, questa può essere la fase propedeutica per lo snellimento del settore garantendo tutti i lavoratori. Diverso è il discorso per gli Sportelli Multifunzionali visto che il 21 aprile prossimo il Ciapi chiuderà l’attività e non si sta programmando il futuro”.

“Vorremmo capire come va a finire – ha detto, invece, la segretaria provinciale della Cisl Scuola, Laura Fleres – l’Assessorato regionale sta assumendo posizioni diverse rispetto al passato, trattando i singoli casi ente per ente e non invece considerando la Formazione come un fronte unico. Siamo preoccupati per questo perché il rischio è quello di vedere situazioni differenti nello stesso settore”.

Sull’impatto sociale della vertenza in provincia di Messina, Paola Zito, segretaria della Cisl Messina, ha voluto difendere l’operato dei lavoratori: “L’inchiesta che ha coinvolto tanti enti – ha detto – ha buttato discredito sui lavoratori. Si è svalutata la dignità del lavoro dei dipendenti solo perché la gestione degli enti è stata smascherata dall’inchiesta. Ci vuole rispetto per i lavoratori”.

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