Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

JOHN KENNEDY, CINQUANTESIMO ANNIVERSARIO DELL’ASSASSINIO DEL PRIMO PRESIDENTE USA DI RELIGIONE CATTOLICA

Leader della Libertà e della Pace mondiale, spedì l’Uomo sulla Luna. Quel giorno a Dallas la storia cambiò per sempre. Fu un colpo di stato, un complotto, una cospirazione. La tragica morte di Kennedy all’ospedale di Dallas dopo 25 minuti. Le ferite non gravi del Governatore del Texas. Il fortemente indiziato giovane 24enne Lee Harvey Oswald, incriminato dell’assassinio di un poliziotto…
L’Aquila, 22/11/2013 - (di Nicola Facciolini) - John Fitzgerald Kennedy, cinquantesimo anniversario dell’assassinio del 35mo Presidente degli Stati Uniti d’America, il primo di religione cattolica, il leader della Libertà e della Pace mondiale che spedì l’Uomo sulla Luna. Quel giorno a Dallas! La storia cambiò per sempre. Fu un colpo di stato, un complotto, una cospirazione. La tragica morte di Kennedy all’ospedale di Dallas dopo 25 minuti. Le ferite non gravi del Governatore del Texas. Il fortemente indiziato giovane 24enne Lee Harvey Oswald, incriminato dell’assassinio di un poliziotto poco dopo l’attentato. La salma di JFK trasportata in aereo a Washington. Il giuramento di Lyndon Johnson accanto a Jacqueline con il tailleur rosa insanguinato. Il saluto militare del piccolo John John davanti al feretro del papà. Il giuramento di Lyndon Johnson. Il filmato del sarto Abraham Zapruder rilancia la tesi del complotto. L’indignazione del mondo. In Italia furono tre giorni di lutto con le bandiere a mezz’asta. Telegrammi di Antonio Segni a Jacqueline Kennedy ed al Presidente Lyndon Johnson. Il cordoglio di Leone e Moro.

Il pianto di Nenni. La vita del Presidente Kennedy, un esempio per tutti. La controinchiesta segreta dei Kennedy sull’omicidio di JFK. Per conto di chi, come e perché fu ucciso JFK? Il capolavoro “JFK” di Oliver Stone che dichiara:“In America lo Stato ha tradito la Costituzione: ha ucciso Kennedy e ha occultato le prove. Il problema del mio Paese è un problema comune a molti altri Paesi, forse anche all’Italia. È il problema del popolo contro lo Stato. Nel mio Paese lo Stato ha occultato le prove e continua a farlo”. La verità solo nel 2017. Il pensiero del Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano. 
“È solo una Europa pienamente coesa che può proteggerci tutti da una frammentazione dell’Alleanza. Solo una simile Europa consentirà una piena reciprocità di trattamento attraverso l’oceano nel far fronte all’agenda Atlantica. Solo con una simile Europa potremo realizzare un pieno rapporto di dare e avere tra eguali, una eguale ripartizione di responsabilità, e un uguale livello di sacrificio”(John Fitzgerald Kennedy). Quel giorno a Dallas! La storia cambiò per sempre. Venerdì 22 Novembre 1963. Dov’eravate quando spararono a Kennedy, il Presidente buono? Molti non era neppure nati. In quel tragico appuntamento con la storia nella fatale Dallas (Texas) le drammatiche immagini del filmato di Abraham Zapruder immortalano per sempre, in pochi secondi, le sequenze dell’assassinio del 46enne Presidente John Fitzgerald Kennedy alle 12:30 ora locale, mentre era in visita ufficiale alla città.

Fu l’evento più straordinario e devastante del mondo, non solo per la vita di molti Americani, fino all’Undici Settembre 2001. Perché? La domanda posta di frequente negli anni successivi continuò a risuonare nelle menti di tanti. La moglie Jacqueline che subito soccorre il Presidente colpito a morte sulla limousine, cercando di raccogliere frammenti di materia celebrale, la concitazione, il panico, la testa sanguinante esplosa di Kennedy riversa all’indietro. La morte all’ospedale di Dallas dopo 25 minuti. Le ferite non gravi del Governatore del Texas. Il fortemente indiziato giovane 24enne Lee Harvey Oswald, incriminato dell’assassinio di un poliziotto poco dopo l’attentato. La salma di JFK trasportata in aereo a Washington. Il giuramento di Lyndon Johnson accanto a Jacqueline con il tailleur rosa insanguinato. Il saluto militare del piccolo John John davanti al feretro del papà.
Immagini commoventi ancora oggi, grazie al capolavoro cinematografico “JFK” di Oliver Stone. Fotogrammi che destano grande commozione con le musiche magistrali di John Williams. La presidenza Kennedy (la 35ma negli Usa) durò poco meno di tre anni, stroncata, secondo la versione ufficiale, dal fucile italiano Carcano 6,5 mm (acquistato per corrispondenza) armato dalla mano criminale di Lee Harvey Oswald, ucciso a sua volta da Jack Ruby, Domenica 24 Novembre 1963, sotto lo sguardo attonito di cronisti e cameramen in presa diretta. JFK, come da allora sarà conosciuto nella storia, fu il Presidente della libertà e della pace mondiale. Seppe evitare la Terza Guerra Mondiale auspicata dai militari. Se oggi siamo vivi, se non siamo i pochi sopravvissuti dell’olocausto e dell’inverno nucleari, lo dobbiamo al Presidente Kennedy che preferì spedire l’Uomo sulla Luna. Grazie al filmato amatoriale del sarto Abraham Zapruder, nacque il giornalismo di prossimità e d’inchiesta. Ma l’America e il mondo non saranno mai più gli stessi. Lee Harvey Oswald, subito accusato di essere a capo del comitato “per un atteggiamento leale nei confronti di Cuba”, venne arrestato alle ore 13:50 del 22 Novembre in un cinema poco distante da Dealy Plaza.

Alle ore 19 venne accusato di aver ucciso un poliziotto 38enne di Dallas ed alle ore 23:30 di aver assassinato il Presidente Kennedy nel quadro di una cospirazione “conservatrice”. Oswald venne ucciso dopo appena due giorni la morte di Kennedy, prima di venire portato in tribunale, senza che ci fosse stato il tempo di intentare a suo carico alcun processo. Fu ucciso all’interno del seminterrato della stazione di polizia di Dallas da Jack Ruby, il proprietario di un night club di Dallas, noto alle autorità per i suoi legami con la mafia. Ruby giustificò il suo gesto sostenendo di essere un grande patriota rimasto turbato dalla morte di JFK. Cinque giorni dopo la morte di Oswald, il Presidente Lyndon B. Johnson istituì la commissione d’inchiesta, che poi sarebbe passata alla storia come Commissione Warren perché presieduta dal giudice Earl Warren, per indagare sull’assassinio di JFK che venne sepolto presso l’attuale John Fitzgerald Kennedy Gravesite, ad Arlington in Virginia (Usa), il cimitero nazionale statunitense. (segue)

Nicola Facciolini

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