1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

“DISSONORATA” DI E CON SAVERIO LA RUINA A REGGIO CALABRIA

Domenica 12 gennaio 2014, ore 21, Teatro “Zanotti Bianco” (ex Cipresseto)
Reggio Calabria, 11/012014 - La Compagnia Teatrale “Scena Nuda” rende noto che, come da cartellone per la stagione “TeatReghion”, per la terza data che si terrà il 12 gennaio alle ore 21:00, andrà in scena lo spettacolo “Dissonorata” di e con Saverio La Ruina, con le musiche dal vivo di Gianfranco de Franco e prodotto dall’accreditata compagnia calabrese “Scena Verticale”.

La Ruina, già premio UBU 2007 come “Migliore attore italiano” e “Migliore testo italiano”; nella sua splendida carriera può vantare anche il Premio Histryo alla drammaturgia 2010; il Premio ETI- Gli Olimpici del Teatro 2007 e la Nomination come migliore interprete di monologo; ed inoltre, il Premio Ugo Betti per la drammaturgia 2008 “Segnalazione speciale”.

“Dissonorata” è un atto unico di potenza teatrale straordinaria. Saverio La Ruina, attraverso un linguaggio originale, racconta una storia semplice che attraversa i corpi degli spettatori, senza che loro se ne accorgano perché persuasi da un attore che agisce naturalmente ed è credibile nei panni di una donna. Un monologo che fa rivivere storie di donne, madri, nonne, zie. Partendo da una storia emblematica, lo spettacolo offre spunti per una riflessione più ampia sulla condizione della donna in generale.
« Teatro d’autore – sottolinea Teresa Timpano, direttore artistico di Scena Nuda – che a Reggio colma un vuoto: Saverio La Ruina siamo certi non deluderà le tante attese, visto che a qualche giorno dalla performance siamo già vicini al sold out ». Come di consueto, alla fine dello spettacolo si svolgerà il dibattito tra artisti e spettatori.

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