1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

FORMAZIONE PROFESSIONALE, SCILABRA: "E' FINITA LA PACCHIA DEL CLIENTELISMO, I SOLDI SONO PURE NOSTRI"

A dirlo è l’assessore alla Formazione della Regione Siciliana, Nelli Scilabra, intervenendo ad un convegno della Legacoop Sicilia, nell’aula magna “Vincenzo Li Donni” della Facoltà di Economia dell’Università di Palermo
Palermo, 08/01/2014 - “Quello che ho visto in questo primo anno è che nessuno ha mai pensato ai giovani e che l’unico obiettivo nel mondo della formazione era quello di garantirsi la successiva campagna elettorale.
Sto facendo di tutto per non tradire la mia generazione e ci sono cose talmente grandi da combattere e da abbattere che spesso ci si sente veramente soli. Nel mondo in cui sono entrata non viene perdonata l’inesperienza, non viene perdonato l’essere giovane e donna. Noi abbiamo trovato una Regione con un buco di bilancio impensabile. Mi rivolgo ai miei coetanei: abbiate ben chiaro che i soldi pubblici sono anche vostri.

È il momento di alzare la testa. Grazie alla prossima programmazione europea metteremo in campo risorse per 400 milioni di euro nell’ambito del Piano giovani eliminando tutti i corsi da uno o due allievi e tutti gli sprechi legati ai finanziamenti a pioggia agli Enti. Daremo da un minimo di 10 mila euro a un massimo di 70 mila euro ad ogni impresa. Stiamo già predisponendo un bando ad hoc da incardinare nella prossima programmazione. Il maggiore impegno e le maggiori risorse andranno alle start up e al co-working.

Ma non ci saranno solo soldi: ci saranno un binario di accompagnamento, per aiutare i giovani ad avviare l’impresa, e un binario di controllo, anche attraverso protocolli con la Guardia di Finanza, che si snoderà nei primi tre anni dalla nascita della start up, per verificare che i soldi siano effettivamente investiti qui in Sicilia e per quello per cui sono erogati. Abbiamo già pronte due leggi sul diritto allo studio scolastico e su quello universitario e una legge sull’anagrafe scolastica e universitaria per combattere la dispersione, che non c’è solo nelle scuole ma anche nelle università, che non possono diventare parcheggi in perché non ci sono alternative”.



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