Ponte sullo Stretto, De Luca a Germanà: smentiteci se avete gli elementi per farlo

Ponte sullo Stretto: C. De Luca a Germana': smentiteci se avete gli elementi per farlo. A questa truffa di Stato diciamo NO e siamo pronti a reagire per difendere la Sicilia e i siciliani.  Messina, 26/04/2024 - "È chiaro che il buon Ninitto Germana' ancora una volta non ha capito cosa sta accadendo. Poco male, ancora una volta proviamo a spiegarglielo magari gli facciamo un disegnino così gli viene più facile. Rispetto alle considerazioni sulla partecipazione ai nostri eventi neanche rispondiamo... Per noi parlano le immagini che mostrano il popolo libero. Abbiamo denunciato ieri sera a Torre Faro la truffa di Stato che il buon Matteo Verdini sta mettendo in atto ai danni della Sicilia e dei Siciliani. Germana' se ne ha gli elementi risponda nel merito delle verità che ieri sera abbiamo portato a conoscenza della città.  Inutile tentare di sviare il discorso. Germana' e Salvini scendano in piazza a smentirci. Qualcosa mi dice però che questo non avverrà perché abb

INPS, CASO MASTRAPASQUA, ATTILI: "ISTITUZIONI INFORMATE DA DUE ANNI, IL GOVERNO INTERVENGA!”

Dichiarazione del Segretario Generale della UILPA, Benedetto Attili
Roma, 30 gennaio 2014 - “In merito alla oggettiva insostenibilità dell’eccessivo numero di incarichi concentrato in capo ad una sola persona, con il rischio, purtroppo puntualmente verificatosi, di possibili negatività, risulta alquanto rilevante la circostanza che Parlamento e Governo ne fossero stati informati già nel 2012, con due distinte interrogazioni parlamentari inerenti proprio tale eventualità (Interrogazione a risposta scritta 4-07470 presentata martedì 15 maggio 2012, seduta Senato n. 722 e Interrogazione a risposta scritta 4-19185 martedì 18 dicembre 2012, seduta Camera n. 735). Ciononostante nessuno ha ritenuto di dover intervenire.


Allo stato attuale, la UIL Pubblica Amministrazione ritiene che il punto cruciale della vicenda, che i più si ostinano ad ignorare, non sia quello della responsabilità o meno del Presidente dell’INPS rispetto alle accuse che gli vengono contestate, questo accertamento spetta infatti alla Magistratura. Il vero nocciolo della questione risiede invece nel fatto che, malgrado le sollecitazioni ricevute di dedicarsi in via esclusiva alle funzioni istituzionali connesse ad una carica, importantissima e delicatissima, come quella di Presidente del maggior istituto previdenziale europeo, Mastrapasqua abbia perseverato nel disbrigo delle sue molteplici attività, scegliendo deliberatamente di ignorare tali inviti, con le conseguenze che oggi sono evidenti agli occhi dell’opinione pubblica non solo nazionale ma anche internazionale e che producono un danno oggettivo alla stessa immagine dell’Istituto.

E tali esiti sono arrivati proprio nel momento in cui nell’INPS, interessato ad un importante processo di ristrutturazione organizzativa, sarebbe stata necessaria la massima distensione, sia nell’interesse di coloro che vi operano quotidianamente sia a vantaggio dei destinatari dei servizi erogati, ovvero cittadini e imprese.
Sulle presunte indagini interne, prima annunciate e poi smentite, una domanda sorge spontanea: come sarà possibile trovare anche un solo funzionario dell’INPS in grado di svolgerle con la dovuta serenità ed imparzialità nei confronti del Presidente in carica?
Per tali ragioni, ispirate a garantire la piena funzionalità dell’Istituto e la massima trasparenza nella ricerca della verità sui fatti contestati ed in assenza di un atto di responsabilità da parte di Mastrapasqua, ribadiamo che l’unica soluzione rimane quella di un intervento del Governo che, rimediando agli errori del passato, disponga l’immediato commissariamento dell’INPS.”

ATTO SENATO
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07540
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 730 del 24/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: LANNUTTI ELIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 24/05/2012
Destinatari
Ministero destinatario:
• PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
• PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
• MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
• MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
• MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 24/05/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-07540
presentata da
ELIO LANNUTTI
giovedì 24 maggio 2012, seduta n.730
LANNUTTI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'economia e delle finanze, dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali - Premesso che, a quanto risulta da informazioni in possesso dell'interrogante, la moglie del Presidente dell'INPS, Maria Giovanna Basile, ricoprirebbe ed avrebbe ricoperto svariati incarichi in numerose società;

in particolare attualmente ricoprirebbe l'incarico di Sindaco effettivo fino al 31 dicembre 2013 presso l'Istituto fiorentino di cura e assistenza SpA, di Sindaco supplente fino al 31 dicembre 2013 presso Direction projects SpA, di Sindaco effettivo fino al 14 maggio 2019 presso Santa Chiara Firenze SpA, di Sindaco effettivo fino il 30 giugno 2012 presso Società azionaria laziale immobiliare costruzioni SpA, di Presidente del Collegio sindacale fino al 31 dicembre 2013 presso Barocco Roma Srl, di Sindaco effettivo fino al 31 dicembre 2012 presso Marcantonio SpA, di Sindaco effettivo fino al 6 luglio 2013 presso Produzione imballi alimentari SpA, di Sindaco effettivo fino al 31 dicembre 2012 presso la Rai SpA, di Sindaco supplente fino al 31 dicembre 2012 presso Finemi SpA, di Sindaco supplente fino al 31 dicembre 2012 presso Giomi Rsa, di Sindaco effettivo fino al 2019 presso Faleri ceramica sanitari SpA, di Sindaco effettivo carica fino al 23 luglio 2013 presso Cappellani Gioni SpA, di Sindaco supplente fino al 2019 presso Rentest SpA, di Sindaco supplente fino al 24 giugno 2013 presso Aci Sardegna Società gestione servizi SpA, di Sindaco effettivo fino alla prossima assemblea presso Atesia-Telemarketing, comunicazione telefonica e ricerche di mercato, di Sindaco supplente fino al 31 dicembre 2013 presso Directional projects SpA, infine di socia della Gdb consulting Srl;


inoltre avrebbe avuto incarichi presso Vecar SpA, Auto D'Elite SpA, Aci Vallelunga SpA, Marcantonio Holding Srl, Siri SpA, Panama editore Srl, Giomi Real Estate SpA, Gionti SpA, consorzio Lottomatica giochi sportivi, Centro carta ed affini SpA, Tredici SpA, Targasys Srl, Almavida Sud SpA, Sicos Srl, In Action Srl, Euromedia marketing service SpA, Telcos SpA, Semikron SpA, Finsiel consulenza e applicazioni informatiche SpA, Cos communication services SpA, Studio per i progetti di impresa Srl, Bellini & Notarianni Srl, Panama media Srl, H-Elite Srl, Graziano Buonanno e figli Srl, Spring Srl, Vecar holding Srl, Elmec distribuzione energia Srl, Cosesa Srl, Polomar, Cliniche moderne SpA, Almaviva Finance SpA, Almawave Srl, Telecontact center SpA, Igit SpA, immobiliare economica Poggio Pertuso lotto sud Srl, Omicron industriale Srl, Plaza SpA, Codispre società cooperativa edilizia, Capital società finanziaria SpA, Teleippica Lazio Srl, Nuova edilizia moderna società cooperativa edilizia, Con.E.Co, Romana immobiliare, Servizi amministrativi contabili e tributari Srl, Villaggio 87 società cooperativa edilizia, Cliniservice Srl, Saviotti e Canuti SpA, Radio Flash 89,500, Almaviva TSF SpA, Almaviva technologies Srl, Mutua italiana assistenza sanitaria, Geneconit Srl, consorzio Italia, Semikron Srl, Roses hotels Srl, Only Srl, Costruttori romani riuniti Srl, Almaviva contact SpA, Tmd immobiliare Srl, Almaviva-the italianinnovation company SpA, Amtec SpA, Krene Srl, Coswell Srl, Italstem SpA, Varm Srl, Faleri ceramica sanitari SpA;

considerato che il Presidente dell'Inps Antonio Mastrapasqua ricopre ben 25 incarichi, tra cui: Vice presidente del Consiglio d'amministrazione in carica fino al 31 dicembre 2013 e consigliere in carica fino al 31 dicembre 2013 di Equitalia centro SpA; Sindaco effettivo dal 1996 fino ad approvazione di bilancio di Spiral tools SpA; Vice presidente del Consiglio di amministrazione in carica fino al 31 dicembre 2013 e consigliere in carica fino al 31 dicembre 2012 di Equitalia nord SpA; Presidente del collegio sindacale in carica fino al 31 dicembre 2012 di Telecontact center SpA; Sindaco effettivo dal 24 gennaio 1996 di Pastificio Bettini Zannetto SpA; Presidente del collegio sindacale in carica fino al 31 dicembre 2012 e Sindaco effettivo in carica fino al 31 dicembre 2012 di Emsa servizi SpA (in liquidazione); Presidente del collegio sindacale in carica fino al 31 dicembre 2013 di Groma Srl; Sindaco effettivo in carica fino al 26 gennaio 2013 di Consel-consorzio Elis per la formazione professionale superiore; Sindaco supplente in carica fino al 31 dicembre 2012 di Telecom Italia media SpA; Presidente del collegio sindacale in carica fino al 2019 e Sindaco effettivo in carica fino al 2019 di Mediterranean nautilus Italy SpA; Sindaco effettivo in carica fino al 31 dicembre 2013 di Coni servizi SpA; Presidente del collegio sindacale in carica fino al 31 dicembre 2013 di Telenergia Srl; Sindaco effettivo in carica fino al 2018 di Autostrade per l'Italia SpA; liquidatore, dal 12 dicembre 2003 fino alla revoca, di Office automation products Srl; Presidente del collegio sindacale in carica fino al 31 dicembre 2012 di Rete autostrade mediterranee SpA; Presidente del collegio sindacale in carica fino al 31 dicembre 2012 di Aquadrome Srl; Presidente del collegio sindacale in carica fino al 31 dicembre 2012 di Eur tel Srl; Presidente del collegio sindacale in carica fino al 31 dicembre 2012 di Eur power Srl; Presidente del collegio sindacale in carica fino al 17 giugno 2013 di Eur congressi Roma Srl; Presidente del Consiglio di amministrazione in carica fino al 31 dicembre 2013 e consigliere fino al 31 dicembre 2013 di Equitalia sud SpA; Sindaco effettivo in carica fino al 31 dicembre 2013 di Loquendo SpA; Direttore dell'Ospedale israelitico di Roma; Presidente di Idea Fimit Sgr,
si chiede di sapere:
se al Governo risulti che si possa configurare un conflitto di interessi tra i numerosi incarichi ricoperti dalla signora Maria Giovanna Basile, tra cui quello presso un'azienda pubblica, e la posizione del presidente Antonio Mastrapasqua anche relativamente ad eventuali consulenze e forniture o altre interferenze tra le società in cui costoro svolgono le rispettive funzioni, al fine di verificare la trasparenza, la legittimità e la correttezza degli atti posti in essere;
se i molteplici incarichi del dottor Mastrapasqua in aziende così importanti lascino il tempo necessario di poter curare gli interessi di milioni di lavoratori iscritti all'Inps, il cui bilancio di esercizio 2011 dovrebbe chiudersi con 800 milioni di utili, non essendo stati conteggiati, a giudizio dell'interrogante inspiegabilmente, il fondo svalutazioni crediti per circa 3 miliardi di euro e i fondi di ammortamento;
quali iniziative intenda assumere al fine di dirimere ogni eventuale conflitto di interessi che possa interessare il Presidente dell'Inps.
(4-07540)
ATTO SENATO
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07470
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 722 del 15/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: LANNUTTI ELIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 15/05/2012
Destinatari
Ministero destinatario:
• MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
• MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 15/05/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:
SOLLECITO IL 17/05/2012
Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-07470
presentata da
ELIO LANNUTTI
martedì 15 maggio 2012, seduta n.722
LANNUTTI - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e dell'economia e delle finanze - Premesso che scrive "il Fatto Quotidiano" del 12 maggio 2012 «Non è difficile. Anzi. Per un imprenditore compensare i pagamenti dovuti allo Stato con i crediti vantati verso lo Stato è possibile, e anche relativamente semplice. Adesso vi spieghiamo come si fa con l'esempio pratico di un ospedale privato che deve pagare i contributi all'Inps e all'Inpdap per i suoi dipendenti e allo stesso tempo vanta dei crediti verso una Asl di Roma abituata a pagare le fatture con la flemma tipica della sanità del Lazio. Istruzioni per l'uso. Per prima cosa conviene chiamarsi Antonio Mastrapasqua, essere quindi presidente dell'Inps, ma anche così bravo e veloce da governare le pensioni degli italiani (centinaia di miliardi di euro) nei ritagli di tempo, in modo da potersi anche dedicare agli altri ormai noti 25 incarichi. Nel caso specifico, Mastrapasqua è veloce a curarsi che l'Ospedale Israelitico di Roma paghi regolarmente i contributi previdenziali, e così gli avanza il tempo per fare il direttore generale dell'Ospedale Israelitico. Lo scorso 13 dicembre il poliedrico commercialista romano si è presentato nello studio del notaio Mario Liguori per stipulare un cosiddetto "atto unilaterale". Nella sua qualità di direttore generale dell'Ospedale Israelitico (struttura privata convenzionata), Mastrapasqua ha dichiarato che c'erano da pagare i contributi all'Inps per il mese di novembre appena trascorso, pari a 15.458 euro, ma che l'azienda vantava un credito di circa 248.000 euro verso l'Asl Roma D, riferito alla fattura n. 40 del 23 aprile 2007 emessa dall'ospedale privato e in attesa da quattro anni e mezzo di essere onorata. È presto fatto. Con l'atto unilaterale Mastrapasqua direttore generale ha ceduto all'Inps, cioè a se stesso presidente, una parte del credito, esattamente quei 15.458 euro dovuti per novembre. E Mastrapasqua presidente dell'Inps si è preso, al posto degli euro sonanti che servirebbero a pagare le pensioni mese per mese, un credito verso la Asl Roma D che chissà quando potrà incassare. Nel frattempo però l'Ospedale Israelitico ha risolto la sua pendenza con l'Inps, che non vedrà né i soldi, né penali, né sanzioni. Tutto regolare, tutto previsto dal decreto-legge n. 688 del 1985, convertito in legge n. 11 del 1986. Dove c'è scritto che (a richiesta dell'impresa creditrice della Asl, o del Comune, o del ministero) l'inadempienza di un ente pubblico può essere scaricata sugli enti previdenziali. Un meccanismo talmente assurdo che pochissimi imprenditori riescono a usufruirne. Normalmente gli enti previdenziali resistono. L'Inpdap, per esempio, nel 2010 ha contestato le modalità seguite dall'OspedaleIsraelitico per pagare i contributi all'ente di previdenza dei dipendenti pubblici girando le solite fatture inevase dell'Asl Roma D. Ma si è beccato una lettera di Mastrapasqua, come direttore generale dell'ospedale privato, dal suono assai divertente oggi che l'Inpdap è confluito nell'Inps e quindi ha come presidente, l'avete indovinato, Mastrapasqua. "Si diffida l'Inpdap dall'inviare nuove lettere di contestazione del riconoscimento del credito così come emesse dall'Asl Roma D". I poveri funzionari dell'Inpdap da anni si dibattono in questo dilemma: se l'Ospedale Israelitico mi paga, anziché con moneta sonante, girandomi fatture che l'Asl si guarda bene dal pagare, noi che cosa mettiamo in bilancio? E se passano gli anni e l'Asl queste fatture continua a non pagarle, perché dobbiamo essere noi i creditori gabbati al posto dell'Ospedale Israelitico? Non sono bruscolini. All'inizio del 2010 l'Inpdap ha scritto all'Ospedale Israelitico facendo notare che mancavano all'appello oltre 15 milioni di euro. Con l'Inps la situazione è analoga. L'Ospedale Israelitico non paga i contributi per i suoi dipendenti, ma tutti i mesi Mastrapasqua o la sua delegata Batia Popel, funzionaria di origine lituana, vanno dal notaio e cedono all'Inps una fettina della famosa fattura del 2007. L'ultima volta lo scorso 23 aprile: adesso il credito dell'ospedale Israelitico verso l'Asl Roma D per la fattura n. 40 del 2007 è sceso a 118 mila euro, perché tutto il resto è passato all'Inps. Il principio è giusto: se ho dei crediti che lo Stato non mi paga perché devo pagare io lo Stato? Ma in pratica c'è un problema: se la Pubblica amministrazione ha fatture non pagate per 100 miliardi e tutte le imprese che vantano quei crediti smettono di pagare l'Inps, l'Inps va rapidamente in bancarotta. Forse per questo il brillante sistema di compensazione viene di fatto praticato solo da aziende come l'Ospedale Israelitico, che hanno il presidente dell'Inps a libro paga»;
considerato che:
a quanto risulta all'interrogante, esistono veri e propri "collezionisti di cariche pubbliche", come il presidente dell'Inps AntonioMastrapasqua il quale, non pago delle 25 "poltrone" occupate contemporaneamente, senza peritarsi della crisi e della politica di sacrifici di milioni di famiglie impoverite, anche per precise responsabilità di banchieri e tecnocrati di complemento, continua ad accumularne ulteriori, senza alcun problema di ordine etico, morale e di cumulo dei compensi percepiti;
il direttore dell'Inps e Vice presidente di Equitalia quasi certamente gode del dono dell'ubiquità. Infatti, oltre alle 25 cariche note, dalla presidenza di Idea Fimit, la più grande società immobiliare italiana (con 9,5 miliardi di patrimonio e 23 fondi) accusata di essere stata al centro di molteplici scandali immobiliari, alle molteplici poltrone nei collegi sindacali, ha anche un'altra serie d'incarichi (4-07408);
da oltre 10 anni (agosto 2011) Mastrapasqua è direttore dell'Ospedale israelitico di Roma, un nosocomio con tre sedi, la più importante sull'isola Tiberina di fronte al Fatebenefratelli, dove il direttore dell'Inps deve far quadrare i conti. Non solo, da giugno dello stesso anno, il commercialista - uomo da 1.200.000 euro l'anno - è anche Amministratore unico della Litorale SpA, azienda per lo sviluppo economico turistico e occupazionale del litorale laziale. Quindi, oltre ai pensionati, i cattivi pagatori, le case e le cure,Mastrapasqua si occupa anche degli stabilimenti balneari e dei loro estivi frequentatori;
nell'atto di sindacato ispettivo 3-02702 l'interrogante chiedeva chiarimenti sul deficit di 80 milioni di euro raggiunto dall'Inps solo per mancati incassi nella gestione del patrimonio immobiliare, come risulterebbe da un'indagine interna e da una lettera di Antonio Ferrara, il magistrato della Corte dei conti che vigila sulla correttezza degli atti;
inoltre, nell'atto di sindacato ispettivo 3-02703 si evidenziava il grande potere che ha assunto nell'Inps la KPMG, penetrata, nel tempo, all'interno delle attività nevralgiche dell'Istituto, assumendo un ruolo di primo piano non solo nell'informatica, ma nella formazione, nella vigilanza e negli altri settori strategici. In particolare sembrerebbe che il Coordinamento generale statistico attuariale abbia messo a disposizione di KPMG non i dati statistici, che pure dovrebbero rimanere saldamente in mano pubblica, ma addirittura strumenti e formule per costruire i dati di bilancio con relativa sottrazione di funzioni all'ente per affidarle ai privati;
da ultimo la questione della fusione dell'Inpdap con l'Inps e l'Enpals nascerebbe già con un debito miliardario stimato, per il 2012, in 12 miliardi e 421 milioni di euro (4-07126);
considerato inoltre che:
le imprese italiane vantano crediti immensi verso la pubblica amministrazione per servizi e forniture di ogni tipo, e devono attendere molti mesi (o anni) per vedersi saldati tali crediti; ciò può creare pesantissimi squilibri di liquidità per le aziende stesse, che allo stesso tempo (e in termini molto più stringenti e inesorabili) devono però fronteggiare le proprie pendenze fiscali;
il notevole ritardo nei pagamenti da parte della pubblica amministrazione rappresenta uno dei problemi più gravi e drammatici che devono affrontare le piccole imprese. Il fenomeno, considerato una tra le piaghe peggiori che gravano sul sistema produttivo italiano, ha portato la pubblica amministrazione a contrarre circa 70 miliardi di euro di debiti nei confronti delle aziende private, provocando il fallimento di una su tre di esse. I dati numerici divulgati dall'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici hanno restituito un'immagine preoccupante: i tempi di pagamento oscillano in un range compreso tra un minimo di 92 giorni e un massimo di 664 giorni. L'entità dei ritardi mediamente accumulati è circa doppia rispetto a quanto si registra nel resto dell'Unione europea: mediamente 128 contro i 65 giorni che si computano a livello europeo;
uno studio elaborato dalla Banca mondiale e dalla società di consulenza PricewaterhouseCoopers (PwC), ha evidenziato che le piccole e medie imprese italiane perdono 285 ore all'anno per assolvere i diversi pagamenti richiesti dal fisco e sono sottoposte a un prelievo che si aggira intorno al 68,6 per cento degli utili realizzati. Volendo inferire ancora, analizzando il costo medio totale della burocrazia che grava su una piccola e media impresa, si scopre che ogni anno un'azienda italiana sborsa 1.200 euro all'anno per addetto, cifra che sale a 1.500 per un'impresa con meno di 10 dipendenti;
la complessità dell'organizzazione delle procedure amministrative e dei criteri per il trasferimento dei fondi tra le varie strutture (tra questi i vincoli del patto di stabilità) e l'ampio potere di mercato della pubblica amministrazione sono fattori determinanti che contribuiscono all'allungamento delle tempistiche di pagamento. La principale conseguenza di questi ritardi è la mancanza di liquidità nelle casse delle imprese fornitrici. Ne consegue, anzitutto, la difficoltà nell'onorare i pagamenti ai propri fornitori e, in subordine, l'impossibilità di porre in essere gli investimenti necessari senza dover ricorrere a forme di finanziamento;
allo scopo di dettare indirizzi ai Paesi membri per rafforzare le misure di contrasto ai ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali, fenomeno che ha superato livelli di guardia anche in altri Paesi dell'Unione europea, anche se non ha assunto le dimensioni del nostro, è stata emanata la direttiva europea 2011/7/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 2011, che obbliga le pubbliche amministrazioni a pagare i fornitori entro 30 giorni, e, in casi eccezionali, entro 60 giorni per forniture sanitarie e per imprese a capitale pubblico; superato tale termine, nelle transazioni commerciali, la pubblica amministrazione dovrà versare interessi di mora pari all'8 per cento maggiorati del tasso di riferimento della Banca centrale europea. La stessa direttiva dispone che tra imprese private la scadenza è fissata a 60 giorni a meno di intese stipulate tra le parti, a patto che non si tratti di patti bilaterali iniqui;
con l'approvazione del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, è possibile compensare i crediti che le imprese vantano nei confronti della pubblica amministrazione, ma ciò vale solo per i debiti iscritti a ruolo e per i crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, e comunque con procedure molto complesse;
anche il decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 27 del 2012 (cosiddetto decreto liberalizzazioni) rappresenta a giudizio dell'interrogante un tiepido segnale di apertura del Governo al problema, prevedendo lo sblocco di circa 6 miliardi di euro attraverso un incremento delle dotazioni dei fondi speciali (somma certo rilevante ma ancora inadeguata rispetto ai 70 miliardi di euro di debiti), a cui va affiancato l'articolo 10 della legge 11 novembre 2011, n. 180, che anticipa il recepimento della citata direttiva 2011/7/UE, anticipazione che non risolverà comunque immediatamente il problema dell'enorme debito pregresso della pubblica amministrazione nei confronti delle piccole e medie imprese, in quanto è evidente che le pubbliche amministrazioni non sono in grado in un breve lasso di tempo di onorare i debiti assunti,
si chiede di sapere:
se il Governo non ritenga che la compensazione dei crediti nei confronti della pubblica amministrazione debba avvenire in maniera equa ed uniforme invece di applicare il sistema di due pesi e due misure quando sono in gioco gli interessi del "collezionista di poltrone" di turno;
se non ritenga necessario adoperarsi per dirimere ogni eventuale conflitto di interessi che possa interessare il presidenteMastrapasqua;
quali misure intenda adottare per restituire trasparenza e rigore ad una gestione, a giudizio dell'interrogante dispendiosa ed opaca, che ha caratterizzato la gestione Inps di Antonio Mastrapasqua;
quali urgenti iniziative intenda assumere al fine di introdurre nell'ordinamento un meccanismo di compensazione dei crediti vantati dalle piccole e medie imprese nei confronti delle pubbliche amministrazioni, con i propri debiti e i relativi accessori dovuti alle amministrazioni statali, regionali e locali anche agevolando, per quanto di competenza, l'iter di approvazione del disegno di legge sulla compensazione tra i crediti vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni e i debiti derivanti da obblighi tributari.
(4-07470)
ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19185
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 735 del 18/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: BARBATO FRANCESCO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 18/12/2012
Destinatari
Ministero destinatario:
• PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
• MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
• MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
• MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 18/12/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-19185
presentata da
FRANCESCO BARBATO
martedì 18 dicembre 2012, seduta n.735

BARBATO. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

Antonio Mastrapasqua, presidente INPS, è il rappresentante legale dell'Istituto. Nominato con decreto del Presidente della Repubblica e dura in carica 4 anni. Il presidente predispone il bilancio e i piani di spesa e investimento, attua le linee di indirizzo strategico dell'istituto e regolamenta l'organizzazione del personale e degli uffici, può assistere alle sedute del Consiglio di indirizzo e vigilanza;

nato a Roma il 20 settembre 1959 è titolare dello studio Mastrapasqua in Roma;

ha diretto la «Rivista Finanziaria - Osservatorio mensile sui mercati finanziari», mensile del Centro studi di economia e finanza;

dal luglio 1992 è nominato vice presidente vicario e membro della giunta esecutiva dell'ENPSDI, Ente nazionale promozione sportiva disabili;

ad aprile 2002 viene nominato Amministratore delegato di Italia previdenza - società italiana di servizi per la previdenza integrativa S.p.A.;

a luglio 2004 viene nominato consigliere Inps;

a novembre 2005 viene nominato vice presidente esecutivo di Equitalia S.p.A.;

ha svolto per gruppi industriali e di servizi interventi di risanamento aziendale seguendo gli aspetti finanziari, organizzativi e societari. Nel corso dell'attività professionale ha effettuato lavori di revisione, di natura contabile e fiscale, ed ha svolto consulenza di carattere tributario e societario, nei confronti di aziende industriali o di servizi di società ed enti pubblici e privati;

Mastrapasqua conta - stante diversi organi di informazione online e cartacei - 25 incarichi per oltre un milione di euro l'anno, di seguito:

Presidente - istituto Nazionale per la Previdenza Sociale;

Presidente - Equitalia Sud S.p.A.;

Presidente - IDeA FIMIT SGR S.p.A.;

Vice Presidente - Equitalia S.p.A.;

Vice Presidente - Equitalia Nord S.p.A.;

Vice Presidente - Equitalia Centro S.p.A.;

Amministratore Delegato - Italia Previdenza S.p.A.;

Direttore Generale - Ospedale Israelitico;

Presidente del collegio sindacale - Aeroporti di Roma Engineering S.p.A.;

Presidente del collegio sindacale - Aquadrome s.r.l.;

Presidente del collegio sindacale - Cons. Cert. Qualità Impianti;

Presidente del collegio sindacale - EMSA Servizi S.p.A. (in liquidazione);

Presidente del collegio sindacale - Eur Congressi Roma s.r.l.;

Presidente del collegio sindacale - Eur Power s.r.l.;

Presidente del collegio sindacale - Eur Tel s.r.l.;

Presidente del collegio sindacale - Fondetir Fondo Pensione Complementare Dirigenti;

Presidente del collegio sindacale - Groma s.r.l.;

Presidente del collegio sindacale - Italia Evolution S.p.A. (in liquidazione);

Presidente del collegio sindacale - Mediterranean Nautilus Italy S.p.A.;

Presidente del collegio sindacale - Quadrifoglio Immobiliare s.r.l.;

Presidente del collegio sindacale - Rete Autostrade Mediterranee S.p.A.;

Presidente del collegio sindacale - Telecontact Center S.p.A.;

Presidente del collegio sindacale - Telenergia s.r.l.;

sindaco effettivo - Autostrade per l'Italia S.p.A.;

sindaco effettivo - Autostar Holdeing S.p.A.;

sindaco effettivo - CONI Servizi S.p.A.;

sindaco effettivo - Fandango s.r.l.;

sindaco effettivo - Loquenda S.p.A.;

sindaco effettivo - Pa.th.net S.p.A.;

sindaco effettivo - Terotec;

sindaco effettivo - Spiral Tools S.p.A.;

sindaco effettivo - Pastificio Bettini Zannetto S.p.A.;

sindaco effettivo - Consorzio Elis per la Formazione Professionale Superiore;

sindaco supplente - Telecom Italia Media S.p.A.;

revisore - Almaviva S.p.A.;

consigliere di gestione - Centro Sanità S.p.A.;

liquidatore - Office Automation Products s.r.;

di recente il ministro Patroni Griffi ha, reso noti gli stipendi dei super-manager ma nella lista presentata non sono compresi i cumuli e doppi incarichi;

emblematico il caso di Antonio Mastrapasqua, che nella lista del Ministero compare solo con il compenso come presidente Inps ovvero 216.711,67 euro;

in questo conteggio non c'è il compenso che Mastrapasqua riceve in qualità di vicepresidente di Equitalia e quelli per gli altri 22 incarichi. Il Corriere della Sera stima il reddito complessivo e reale in un milione e duecentomila (presunti) euro;

in data 12 giugno 2012 ilgiornale.it nel riferire della questione esodati ed il numero che stenta ad essere definitivamente chiaro informa: «L'errata corrige che ieri sera è arrivata dagli uffici dell'istituto di previdenza e il vertice d'emergenza notturno non sono certo bastati a far sbollire il Ministro del Welfare che oggi è tornata a tuonare contro Mastrapasqua. Nel settore privato le strutture responsabili della diffusione di un documento parziale e non spiegato come quello dell'Inps sarebbero sfiduciate», ha detto senza mezzi termini la Fornero sottolineando che, sul tema degli esodati, l'esecutivo ha promesso «serietà e impegno», mentre c'è «chi preferisce il gioco al massacro». La tentazione di far saltare qualche testa, di «riconsiderare i vertici» per dirlo con le parole del ministro, è tutt'altro che lontana;

in data 24 ottobre 2012 la Federcontribuenti nazionale ha scritto sul proprio sito: «L'Inps non ha nemmeno un consiglio di amministrazione, è tutto nelle mani di quest'uomo e di Befera. Se l'Inps deve diventare una gigantesca macchina mangia soldi privata, come avviene per la riscossione per mano di Equitalia, non solo si chiede di intervenire politicamente e giuridicamente contro i 25 incarichi di Mastrapasqua, ma di modificare la legge sulla contribuzione e permettere a tutti i cittadini, lavoratori e imprenditori la giusta libertà di scegliersi con quale società legarsi per pagare i contributi previdenziali. Non si vede il motivo, per cui un cittadino italiano debba subire un simile, incondizionato, lucroso, potere e abuso»;


dal 25 ottobre 2012 il presidente Inps ha iniziato la dismissione di 150 sedi dell'Inps lasciando a casa migliaia di impiegati statali e milioni di contribuenti senza un ufficio al quale accedere. Un chiaro conflitto di interesse, spreco delle risorse pubbliche, danneggiamento dei servizi ai cittadini;

Mastrapasqua presidente dell'Inps, per volontà del Governo Berlusconi, è anche vice presidente di Equitalia nord, sud e centro e presidente del fondo immobiliare Idea Fimit, la più potente società immobiliare della nazione -:

se le informazioni esposte in premessa corrispondono al vero e quali misure si intendano porre in essere per evitare il ripetersi di tali situazioni salvo richiedere al Presidente Inps la rinuncia ad alcuni incarichi ciò nell'interesse dei cittadini contribuenti, in quanto non si capisce come umanamente sia possibile gestire una moltitudine di incarichi senza sacrificarne qualcuno o più;

se il Ministro del lavoro e delle politiche sociali intenda assumere iniziative di propria competenza sul caso, recepire i suggerimenti di Federcontribuenti, spiegare in quale direzione si stia andando dopo la fusione INPS, Inpdap ed Enpals e se il manager Mastrapasqua con i suoi 25 incarichi sia in grado di realizzare questa operazione. (4-19185)
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