1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

MILAZZO: L'ORATORIO DON PEPPINO CUTROPIA OPPORTUNITÀ PER EDUCARE, CRESCERE E DISCIPLINARE

L'oratorio Don Peppino Cutropia ha sede nella parrocchia del Sacro Cuore di Gesù in Milazzo ed è un luogo che offre, oltre ai presupposti di svago e di alleggerimento sociale, l'opportunità di educare, crescere e disciplinare un contesto giovanile spesso isolato, disagiato e ai margini dell'attenzione sociale
Milazzo (Me), 06/01/2014 - Lo scopo prioritario di questà comunità è quello di tutelare i valori radicati nella cultura del Cristianesimo e attuarli nel cammino della vita; ma per fare questo dobbiamo innanzitutto capire cos'è il Cristianesimo.
Esso non è un opzione simbolica di appartenenza e nemmeno un'apposizione figurativa di un contesto religioso, ma come asseriva lo stesso San Paolo è un modello di vita da seguire sulle orme di nostro Signore Gesù Cristo, osannando quei presupposti indispensabili quale l'amore per il prossimo e la devozione all'umiltà che accrescono la fede e ci fanno strumenti d'amore.

Nell'oratorio Don Peppino Cutropia, questa Cristianità è asserita nell'impegno costante di molti ragazzi che seguono e indirizzano i giovani nelle varie discipline, sociali, sportive, di intrattenimento, e lo fanno sotto la tutela direttiva e responsabile di Don Marco D'arrigo , testimone attivo dell'identità della parrocchia . L' organigramma parrocchiale atto allo svolgimento degli esercizi è così distribuito: Antonio Trimboli è il presidente dell'oratorio che si occupa della gestione burocratica e finanziaria dei temi, Michelangelo Picciolo è il presidente del gruppo sportivo e anche animatore della missione giovane e si occupa della formazione sportiva dei ragazzi, con un entusiasmo ed una passione rimasta inalterata nel tempo. 
Altri ragazzi straordinari partecipano a questo tributo operativo con il loro tempo, la loro passione e il loro impegno: Marco Piedimonti, il fratello Antonio, il mister Ciccio Romeo, il mister dei portieri Codraro, il signor Ossian, Antonio Ruggeri detto scupitta Salvatore, Tindaro, Gaetano... L'oratorio nella sua struttura amministrativa è gestito da un consiglio direttivo di 7 persone che relazionandosi e attivandosi cerca di garantire le risorse umanitarie e le risorse economiche atte a progettare gli eventi; l'impegno non è facile, e per questo qualche anno fa hanno pensato di costituire un'associazione di promozione sociale, che è affiliata ad un'associazione a livello nazionale chiamata NOI ASSOCIAZIONE.; quest'ultima racchiude tutti gli oratori e i circoli nazionali, garantendo così quegli introiti indispensabili e necessari per realizzare belle realtà come questa.

Vorrei concludere citando una frase di Don Marco D'arrigo nell'editoriale "Noi in cammino " del dicembre 2012: La parola del Signore, gli insegnamenti della Chiesa, con il loro radicarsi nella vita di ogni uomo e famiglia, gruppo o comunità , educano ad una lettura sapiente della vita, con le sue luci ed ombre, le sue gioie ed i suoi dolori, e la trasformano in un cantiere dove non può mancare un progetto chiaro.

Giuseppe Foti

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