Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

PAOLO DI PAOLO CON “MANDAMI TANTA VITA” AL FELTRINELLI POINT MESSINA IL 28 GENNAIO

Oggi, sabato 25 gennaio, al Feltrinelli Point Messina flauti e violino, fisarmonica e chitarra – e voce, l’incursione in originale arrangiamento di friscalettu e tamburello, con le jig irlandesi: alle ore 20,45 in compagnia dei quattro dell’”Irish Quartet” - Antonio Putzu ai flauti irlandesi, Melko Van Kaster al violino, Virginia Maiorana alla fisarmonica e Sara Romano alla chitarra e alla voce, che porteranno brani della tradizione irlandese in propri arrangiamenti.“Raccontare senza volerlo i ricordi altrui. Uno dei piccoli miracoli della letteratura”. Il romanzo è stato scelto per il “Progetto lettura” del Liceo Maurolico di Messina e Galilei di Spadafora
Messina, 25/01/2014 – “Una signora mi ha detto di aver ricordato, leggendo il mio libro, profumi e colori del carnevale torinese di quando era bambina. È un piccolo miracolo che la letteratura può produrre: quello di raccontare, senza volerlo, i ricordi altrui”.

Lo scrittore Paolo Di Paolo sarà al Feltrinelli Point Messina martedì 28 gennaio alle ore 18, per presentare, in dialogo con la giornalista Anna Mallamo, Mandami tanta vita, il romanzo, edito da Feltrinelli, dedicato a Piero Gobetti. Una “dedica” che si coglie fin dal titolo. “Il titolo – racconta l’autore - viene da una lettera reale che il personaggio storico a cui mi sono ispirato scrive alla sua ragazza: ‘Le tue lettere per me sono vita, quindi mandami tanta vita’".

Interverrà il prof. Antonino Ponzio per illustrare le ragioni che hanno portato a scegliere Mandami tanta vita per il “Progetto lettura” del liceo classico Maurolico di Messina e del liceo scientifico Galileo Galilei di Spadafora (che nel 2013 è stato accorpato al Maurolico, diventato Istituto d'istruzione superiore).

“Siamo stati colpiti sia dal contenuto, che riguarda la formazione del giovane protagonista - spiegano i referenti, la prof. Carmelita Paradiso e il prof. Antonino Ponzio del Maurolico, le prof. Marinella Gitto e Cetty Perrone del Galilei - sia dalla valida scrittura e soprattutto dal fatto che fa conoscere la figura straordinaria di Gobetti il cui amore per la cultura e per la libertà e la cui genialità non devono essere ignorati dai giovani”. Proprio per il “Progetto Lettura”, che coinvolge circa 400 giovani, dai 16 ai 18 anni, Paolo Di Paolo partecipeà ad altri due incontri, riservati agli studenti. La mattina del 28 alle ore 10 incontrerà gli studenti del Maurolico nella sala consiliare del Comune di Messina in un pubblico dibattito che sarà aperto dalle interviste degli alunni Federica Fusco (5 E), Francesco Ravesi (5 E), Mario Restuccia (5 F), Domenico Pino (5 F), Andrea Santoro (5 F), giornalisti della rivista del liceo, lo storico magazine Koiné. Lo scrittore sarà invece il giorno dopo, mercoledì 29 gennaio, alle ore 9,30 nella sala consiliare del Comune di Villafranca per dialogare con gli studenti del Galilei.

Mandami tanta vita è stato finalista al Premio Strega e vincitore del Premio Salerno Libro d'Europa e del Premio Fiesole. Di questo romanzo Corrado Augias ha scritto: "riuscitissima operazione di rievocare dal vero la figura di uno dei massimi intellettuali italiani d'inizio secolo, Piero Gobetti". Wlodek Goldkorn, sul settimanale "L'espresso", ha scritto: "E’ un romanzo d'amore, un libro che descrive la Torino degli anni Venti, e una meditazione su quanto sia difficile ma necessario decidere quello che ciascuno di noi vuole fare del proprio destino". Il romanzo racconta la storia, ambientata nel 1926, di uno scambio di valigia alla stazione e degli esiti inaspettati che ne deriveranno, seguendo i protagonisti, i loro studi, i progetti, l'incontro con una città straniera, Parigi, l'amore tra due giovani.

“Leggendo qua e là commenti in Rete, mi è sembrato – aggiunge Di Paolo - che molti abbiano colto la mia intenzione di evocare poeticamente un'epoca e un mondo. Hanno sentito che non contava la trama in sé, ma altro: il linguaggio, l'atmosfera. Di questo sono contento. Ci sono state anche critiche ‘critiche’ ed è giusto così. Tra le recensioni più positive, sono stato molto lusingato da un articolo di un grande storico della letteratura come Giulio Ferroni, che ha evidenziato come questo libro sia un libro sulla giovinezza ‘carica di volontà e di vita e di amore che si confronta con i contraddittori volti del mondo, con il precipitare di una storia rovinosa e violenta’".

“Una biblioteca – diceva d’altronde l’autore alla Rai nel 2011 - è un avamposto della memoria. E’ un luogo in cui le sentinelle della memoria sono i lettori stessi, quelli che si chiudono in quello spazio e cominciano dalla mattina in cui aprono il libro alla sera quando se ne vanno a far resistere quel libro”. Il 2011 era un anno importante per Di Paolo, l’anno in cui con Dove eravate tutti (sempre Feltrinelli) ha vinto Premio Mondello e Superpremio Vittorini ed è stato finalista al Premio Zocca Giovani. Ma ha cominciato ben prima a scrivere. Giusto per ricordarlo, con i racconti Nuovi cieli, nuove carte (Empirìa, 2004) è stato finalista al Premio Italo Calvino per l'inedito 2003. E nonostante la confidenza con pubblicazioni e presentazioni, ancora oggi Di Paolo sottolinea come “a conclusione di un incontro con i lettori, come quello che si terrà a Messina, porto con me domande che mi restano in testa, e i ‘grazie’ di chi ha amato il libro. Già solo incontrare qualche lettore appassionato mi sembra molto”.

Da qui anche l’accento posto sul ruolo delle librerie e dei librai. Che devono “guidare, se possibile, i lettori nella selva di pubblicazioni. Cercare di interpretarne i desideri, ma soprattutto aprire nuove piste e possibilità di lettura, evitando che si fermino ai best-seller e scoprano altro”. Da qui, anche l’augurio rivolto da Di Paolo, che se non avesse fatto lo scrittore avrebbe fatto “probabilmente il disegnatore”, a tutti i lettori: “Che sia un 2014 di belle letture”.

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