Ponte sullo Stretto di Messina, Ciucci: Il via libera del Cipess è previsto a giugno

PONTE STRETTO, AD CIUCCI: AVVIO LAVORI IN ESTATE: " Il via libera del Cipess è previsto a giugno e consentirà di potere avviare la progettazione esecutiva e il programma delle opere anticipate, quali accantieramento, bonifica da ordigni bellici, indagini archeologiche e, in maniera graduale, le procedure espropriative. " Roma, 12 aprile 2025 - L’amministratore delegato di Stretto di Messina, Pietro Ciucci, intervistato dal nuovo settimanale economico “Moneta”, traccia lo stato di avanzamento del ponte sullo Stretto di Messina. Nell’intervista, Ciucci ha ricordato lo stato dell’iter - che lo scorso mercoledì ha registrato l’approvazione del report IROPI dal Consiglio dei Ministri – mentre sono in corso di predisposizione le comunicazioni al Ministero dell’Ambiente e alla Commissione Europea per gli aspetti relativi alla valutazione di incidenza ambientale. Tali procedure verranno concluse dopo Pasqua.   Il via libera del Cipess, che avrà luogo a valle dell’intero iter autorizz...

STIPENDI DEI DIRIGENTI: DA NON CREDERE, MA PER IL MOMENTO PRENDIAMOLA A RIDERE

Come abbiamo avuto modo di dire recentemente, siamo stati impegnati negli ultimi mesi nella predisposizione dei ricorsi contro la Sperequazione Esterna ed Interna, abbiamo così avuto modo di esaminare e controllare centinaia e centinaia di cedolini di dirigenti scolastici. Per dare ad ognuno di loro la possibilità di controllare il suo stipendio, pubblicheremo a breve un aggiornamento dell’articolo che abbiamo pubblicato un anno fa, per il momento prendiamola a ridere


Palermo, 30/01/2014 - In effetti, abbiamo visto cose che voi umani … cose incredibili, errori veramente marchiani; vogliamo offrirvi un piccolo florilegio di queste assurdità. Va detto in premessa che gli errori dipendono in genere dal livello locale, cioè gli uffici periferici del MIUR e del MEF, e che sono concentrati in alcune regioni, Campania e Sicilia in testa. Vediamo alcuni di questi errori.
1- Una collega è andata in pensione nel 2011 senza aver mai avuto l’inquadramento a dirigente, che è stato fatto nel 2002, dopo il primo contratto; veniva pagata come se fosse ancora una direttrice didattica, anche se le davano, bontà loro, gli aumenti contrattuali. Per fortuna, al momento di predisporre i documenti per la pensione, la RTS si è accorto dell’errore e ha provveduto a fare l’inquadramento e a liquidare tutti gli arretrati, a partire dal 2002; per fortuna della collega, non ha tenuto conto del termine di prescrizione di 5 anni.

2- Un collega, vincitore del concorso riservato del 2007, è andato in pensione nel 2012 senza che gli venisse corrisposto l’assegno ad personam, la retribuzione di posizione/quota variabile e la retribuzione di risultato; praticamente, l’USR se l’era dimenticato e gli venivano corrisposte solo le voci retributive di livello nazionale: stipendio tabellare, retribuzione di posizione/quota fissa e indennità di vacanza contrattuale. La situazione è stata sanata dall’USR recentemente; stiamo controllando le carte e soprattutto stiamo lavorando perché venga adeguata la pensione. Si potrebbe dire che questi sono casi-limite, ma ci sono anche situazioni che riguardano molti dirigenti, errori pesanti nella corresponsione sia della retribuzione di posizione variabile che nella retribuzione di risultato.

3- A diversi colleghi della Campania, sono stati corrisposti dai 100 ai 250 euro mensili in meno di retribuzione di posizione/quota variabile; a volte sono stati pagati con una fascia inferiore (Terza anziché seconda), a volte con importi errati, non previsti dal contratto regionale, si potrebbe dire del tutto inventati dalla creatività della burocrazia, non sappiamo se del MIUR o del MEF. In questa direzione, il culmine del culmine è stato raggiunto da una dirigente scolastica a cui è stata corrisposta per diversi anni e almeno fino a gennaio la retribuzione di rischio e posizione dir. VV.FF. al posto della retribuzione di posizione variabile, per di più con un importo inferiore al dovuto; la scoperta l’abbiamo fatta recentemente, per cui non abbiamo ancora avuto modo di avvertirla che per il MEF lei di mestiere non fa il dirigente scolastico, ma il pompiere.

4- Il pagamento della retribuzione di risultato è un autentico happening un po’ in tutte le regioni, gli importi sono ballerini, in alcune si paga mensilmente ed in altre annualmente e magari il contratto regionale dice esattamente il contrario di quanto viene fatto; possiamo affermare senza tema di smentita che quasi tutti i dirigenti scolastici italiani non sono in grado di giudicare se la retribuzione di risultato viene loro pagata in modo corretto o in modo sbagliato.

Un campanello d’allarme dovrebbe però suonare se, come successo ad alcuni dirigenti scolastici della Sicilia, per diversi anni la loro retribuzione di risultato si è aggirata sui 15 euro al mese (Circa 200 euro annui); va bene che i quaranta o i cinquanta mila euro all’anno dei dirigenti amministrativi i dirigenti scolastici se li sognano, ma anche per loro 200 euro all’anno sono un po’ pochi. Ripetiamo: quanto appena detto è successo a diversi dirigenti scolastici della Sicilia, ma non se ne sono accorti.

Il vero punto della questione è proprio questo: gran parte dei dirigenti scolastici non hanno idea di come sia articolato il loro stipendio, di quali siano le voci e quale sia il loro importo, non sanno cioè “leggere” il loro cedolino; non parliamo qui della differenza tra lordo e netto, della giungla di ritenute, tasse e detrazioni che rendono veramente difficile capirci qualche cosa, ma del semplice controllo degli importi lordi delle voci (Da quattro a sei) che compongono lo stipendio mensile e che si trovano naturalmente nel cedolino.
Di conseguenza, se vengono pagati meno del dovuto, anche per anni, non se ne accorgono; per loro, veramente il denaro è lo sterco del diavolo, l’abbiamo detto più volte e continuiamo a ripeterlo.

Pietro Perziani

© www.asasicilia.org

Commenti