Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

CERRETI SCRIVE A CROCETTA E AL POPOLO SICILIANO: “INQUIETANTI LE PAROLE DEL GOVERNATORE SULLA FINANZIARIA”


Messina 7 febbraio 2014 - Abbiamo appreso mezzo stampa, le inquietanti e sentite parole del Governatore della Regione Siciliana on Rosario Crocetta, in merito al tragico scenario che la legge finanziaria mandata in pubblicazione dopo la cosiddetta “mannaia del Commissario dello Stato”, avrebbe prospettato per il popolo siciliano, prima del salvagente “Baby Finanziaria” offerta dal Governo Nazionale. Già in passato diverse sono state diverse le iniziative portate avanti dalle diverse associazioni e movimenti politici, per segnalare ed evidenziare l’impari trattamento tra le Regioni d’Italia e la Sicilia, perennemente penalizzata da politiche finanziarie e scelte politiche del Governo Centrale, inadeguate e non eque.
Ma il caso del documento finanziario cassato per il 75% dal Commissario dello Stato, cela diverse verità ed interpretazioni, partendo dall’inadeguatezza di soluzioni amministrative previste al suo interno non riconducibili ai presupposti costituzionali, ma anche grossolani errori che hanno provocato la giusta reazione dello Stato, quali ad esempio la cassazione dell’articolo inerente i trasferimenti milionari in favore della Serit Sicilia, società regionale non più esistente e sostituita dalla neo fondata Riscossione Sicilia SPA.

Auspichiamo che il Presidente Crocetta possa avviare un’opportuna e giusta riflessione circa le capacità e l’adeguatezza dei suoi collaboratori e di tutti coloro che hanno attivamente partecipato alla stesura della Legge Finanziaria “più cassata della storia siciliana”, cercando di comprendere anche come mai l’atto originariamente approvato dall’ARS e proposto dal Governo, si presentasse scollegato in buona parte dal contesto economico e sociale siciliano, ed in alcun modo frutto di riflessione e consequenziale alle risultanze di autorevoli studi socio-economici del contesto finanziario e produttivo siciliano, quale ad esempio l’ultimo rapporto QUARS, indice di qualità regionale dello sviluppo, dove «la Sicilia è penultima nella classifica della qualità dello sviluppo delle regioni italiane, con valori nettamente al di sotto della media nazionale in tutte le dimensioni considerate dal QUARS>>, ovvero Ambiente, Economia e Lavoro, rispetto e promozione dei Diritti e Cittadinanza, efficienza, innovatività ed efficacia dei servizi sanitari, Istruzione e Formazione professionale e pari opportunità.

“Tuttavia le classi che appaiono meno sostenute in Sicilia, sempre secondo il rapporto QUARS, sono quelle delle persone svantaggiate, il cui inserimento nel mondo del lavoro è il minore in Italia”.

Il rapporto QUARS infine, si conclude con la seguente ed impetuosa frase che suona come una sentenza di condanna per la scarsa qualità, l’inefficacia e l’inutilità delle scelte operate nei vari settori della cosa pubblica in Sicilia:
«Nessuna variabile considerata riesce a gettare luce in questo panorama desolante».(Come si vive in Italia - Rapporto QUARS).

Per quanto sopra, si comprende bene che quanto riportato non deriva né da posizioni politiche contrarie né da antipatie personali per la Sicilia, quanto invece da studi seri inerenti all’attività di un Governo che negli ultimi mesi ha operato affannosamente, concentrando la propria attività istituzionale più sulla “denunzia” che non sulle “proposte”.

Riteniamo doveroso, seppur comprensibile l’amarezza del Governatore Rosario Crocetta, ribadire a nome del movimento e di tutti coloro che ancora credono nelle potenzialità della nostra Terra, la necessità che il nostro Governatore rivoluzioni immediatamente la struttura finanziaria della Regione Siciliana, rimuovendo tutti gli attori protagonisti di questa odiosa disfatta politica ed amministrativa, procedendo da subito con l’elaborazione di opportuna legge di variazione economica o “baby finanziaria”, che consenta di sbloccare almeno parte degli oltre € 500.000.000 cassati nella manovra finanziaria, così da garantire per lo meno la continuità lavorativa per oltre 26.000 lavoratori nei vari settori dipendenti dalle economie regionali, da oggi a spasso e senza alcuna certezza per il futuro.

Commenti

  1. Crocetta ha obbligo morale nei confronti dei siciliani di pescare lo statuto speciale e dar attuazione a tutte le normative i esso contenute ed evitare lo sperpero di denaro pubblico alla faccia della dilagante povertà diminuire le accise su petroli e diminuire i privilegi dei conseglieri regionali

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