1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

EUTANASIA AI MINORI: «CERTI CHE NON ACCADRÀ ANCHE IN ITALIA?»

Roma, 18 febbraio 2014 – «Siamo indignati davanti alla superficialità con la quale la vita umana viene trattata. Quella approvata in Belgio è una legge barbara: l’opinione pubblica italiana va allertata e sentiamo il dovere morale di ripetere che ogni vita, anche la più difficile, vale sempre la pena di essere vissuta». Samuele Maniscalco, responsabile della campagna “Voglio Vivere”, commenta così la recente approvazione, in Belgio, della legge che consente l’eutanasia sui minori, senza limiti di età.

Mentre Marco Cappato dei Radicali lamenta sul “Fatto Quotidiano” che la loro proposta di legge di iniziativa popolare per l’eutanasia legale attende da mesi di essere discussa, “Voglio Vivere” ricorda che esiste una petizione rivolta al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, per dire un “no” fermo e convinto all’omicidio legalizzato. «Assistiamo continuamente ad attentati rivolti alla vita umana, soprattutto nelle sue fasi più delicate, l’inizio e la fine, quando, invece, l’attenzione e il rispetto dovrebbero essere ancora maggiori». Per aderire alla petizione: http://www.generazionevogliovivere.it/index.php/appello-al-ministro-della-salute-per-dire-no-all-eutanasia.

Inoltre, in coincidenza con i 35 anni della legge 194 sull’aborto, che legalizza l’uccisione di un essere innocente ancora nel ventre materno, sulla piattaforma Change.org è stata lanciata una petizione al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, per abolire l’obiezione di coscienza negli ospedali, con la motivazione di poter dare piena applicazione alla normativa. «La vita va difesa, non distrutta, e noi non ci stancheremo di opporci agli interessi di chi propone antivalori spacciandoli per espressioni di libertà. L'obiezione di coscienza è un diritto intoccabile, eliminarla equivarrebbe a instaurare una dittatura nel pensiero e nei fatti», conclude Maniscalco.

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