Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

EUTANASIA AI MINORI: «CERTI CHE NON ACCADRÀ ANCHE IN ITALIA?»

Roma, 18 febbraio 2014 – «Siamo indignati davanti alla superficialità con la quale la vita umana viene trattata. Quella approvata in Belgio è una legge barbara: l’opinione pubblica italiana va allertata e sentiamo il dovere morale di ripetere che ogni vita, anche la più difficile, vale sempre la pena di essere vissuta». Samuele Maniscalco, responsabile della campagna “Voglio Vivere”, commenta così la recente approvazione, in Belgio, della legge che consente l’eutanasia sui minori, senza limiti di età.

Mentre Marco Cappato dei Radicali lamenta sul “Fatto Quotidiano” che la loro proposta di legge di iniziativa popolare per l’eutanasia legale attende da mesi di essere discussa, “Voglio Vivere” ricorda che esiste una petizione rivolta al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, per dire un “no” fermo e convinto all’omicidio legalizzato. «Assistiamo continuamente ad attentati rivolti alla vita umana, soprattutto nelle sue fasi più delicate, l’inizio e la fine, quando, invece, l’attenzione e il rispetto dovrebbero essere ancora maggiori». Per aderire alla petizione: http://www.generazionevogliovivere.it/index.php/appello-al-ministro-della-salute-per-dire-no-all-eutanasia.

Inoltre, in coincidenza con i 35 anni della legge 194 sull’aborto, che legalizza l’uccisione di un essere innocente ancora nel ventre materno, sulla piattaforma Change.org è stata lanciata una petizione al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, per abolire l’obiezione di coscienza negli ospedali, con la motivazione di poter dare piena applicazione alla normativa. «La vita va difesa, non distrutta, e noi non ci stancheremo di opporci agli interessi di chi propone antivalori spacciandoli per espressioni di libertà. L'obiezione di coscienza è un diritto intoccabile, eliminarla equivarrebbe a instaurare una dittatura nel pensiero e nei fatti», conclude Maniscalco.

Commenti