Biologi della Sicilia: nessuna norma consente ai farmacisti di erogare prestazioni sanitarie a carico del SSN in ambienti esterni

IL TAR PALERMO ACCOGLIE IL RICORSO PROPOSTO DA FEDERBIOLOGI E ALCUNE STRUTTURE CONVENZIONATE - CON L’INTERVENTO AD ADIUVANDUM DELL’ORDINE DEI BIOLOGI DELLA SICILIA - ED ESCLUDE LA POSSIBILITÀ DI EROGARE PRESTAZIONI SANITARIE A CARICO DEL SSN IN LOCALI ESTERNI ALLE FARMACIE.  22/04/2025 - Nel 2024 Federbiologi e diverse strutture sanitarie specialistiche hanno impugnato gli atti dell’Assessorato Regionale della Salute con cui era stata prevista, tra l’altro, la possibilità delle farmacie di somministrare - anche fuori dai locali della farmacia stessa - i “test autodiagnostici” (ovvero i test gestibili direttamente dai pazienti) nonché di erogare altri servizi sanitari (telemedicina, holter cardiaco, elettrocardiogramma, spirometria, indagini strumentali ecc.). Nell’ambito dei suddetti giudizi, è intervenuto, chiedendo l’accoglimento del ricorso, l’Ordine dei Biologi della Sicilia, difeso dall’avv. Girolamo Rubino.  In particolare, l’avv. Rubino - nell’interesse dell’Ordine dei ...

FORMAZIONE PROFESSIONALE, GERMANÀ (NCD) INTERROGA CROCETTA: “GLI ALLIEVI SONO LA PARTE LESA”


Così si legge nell'interrogazione del deputato del Nuovo Centro Destra Nino Germanà: “in tanti non hanno percepito la prevista indennità oraria di frequenza, e molti, pur avendo concluso l'intero ciclo formativo, non sono stati messi nelle condizioni di sostenere gli esami finali”
Palermo, 06.02.2014 - Il deputato regionale Nino Germanà (NCD) ha presentato un'interrogazione rivolta al Presidente della Regione, Rosario Crocetta, e all'Assessore per l'istruzione e la formazione professionale, Nella Scilabra, in merito alla salvaguardia del diritto degli allievi dei corsi di formazione professionale ritrovatisi al centro dello scandalo dell'ultimo anno.
Essi “sono certamente la parte lesa”, si legge nell'interrogazione del deputato del Nuovo Centro Destra “in tanti non hanno percepito la prevista indennità oraria di frequenza, e molti, pur avendo concluso l'intero ciclo formativo, non sono stati messi nelle condizioni di sostenere gli esami finali.”.

Un caso su tutti è quello che ha visto protagoniste le discenti che, presso l’ANCOL di Messina, hanno completato le previste 1050 ore dell'ultimo anno del corso di formazione professionale per il conseguimento della qualifica di “OPERATORE DEL BENESSERE”, (autorizzato con D.D.G. N.4950 del 30.12.2011 dell’Assessorato dell’Istruzione e della Formazione Professionale), e che, ormai da oltre un anno, attendono solo di essere esaminate da una commissione che riconosca loro la qualifica professionale.
“Gli studenti di suddetti corsi non hanno, di fatto, alcun tipo di responsabilità in merito e non si può accettare siano loro a pagare lo scotto di un comportamento truffaldino e fraudolento di pochi personaggi senza scrupoli che adesso dovranno risponderne alla giustizia”, conclude l'on.Germanà.



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