Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

LETTA NON VA IN DIREZIONE: TEMONO CHE IL PAESE POSSA USCIRE DALLA PALUDE

Il premier Enrico Letta alle 15 non sarà  presente alla direzione del Pd: "Si decida con serenità" ha detto il Presidente del Consiglio. In mattinata era circolata la voce di un tentativo di mediazione, con Letta ministro dell'Economia, ma è arrivata la smentita dell'ufficio stampa del partito: 'Nessuna offerta di posti al premier'. Renzi: "Dirò quello che penso in Direzione, a viso aperto"

Roma, 12 febbraio 2014 - "Leggo tante ricostruzioni sul Governo. Quello che devo dire, lo dirò Direzione del Pd. In streaming, a viso aperto". Lo ha scritto su twitter Matteo Renzi, a proposito delle indiscrezioni di queste ore. La Direzione nazionale del Pd si tiene oggi, giovedì 13 febbraio alle ore 15, presso la sede di Largo del Nazareno.

Civati scrive un post intitolato "Coerenzi." in cui ricorda le dichiarazioni passate del segretario sulle larghe intese. «Ci faranno scegliere se sfiduciare il nostro segretario o il nostro primo ministro?», è la battuta di una collega parlamentare che Pippo Civati fa sua. Di una cosa è convinto: il sindaco deve diventare premier, ma passando dal voto. Insomma, lei ha capito cosa sta succedendo? «Allora: Renzi vuole andare a Palazzo Chigi e basta, una scelta deliberata. Ma sbagliata, visto che per mesi ha assicurato ben altro. Ora si stanno dando dei giudizi al governo Letta durissimi, che in confronto i miei sono
quelli di un moderato».

«Tabacci ha detto che sembrano Forlani e Andreotti, il che è tutto dire. Ci stiamo incartando, la direzione rischia di trasformarsi in un far west».

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