1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

“MAMMA, PICCOLE TRAGEDIE MINIMALI” DI ANNIBALE RUCCELLO, CON GIANLUCA CESALE E LA REGIA DI ROBERTO BONAVENTURA A MESSINA

Sabato 8 e Domenica 9 febbraio alle ore 21 nella sede dell'Associazione Culturale "Il Clan degli Attori" in via del Bufalo 9, andrà in scena il testo di uno dei più noti autori italiani di culto : “ Mamma, piccole tragedie minimali” di Annibale Ruccello, con Gianluca Cesale e la Regia di Roberto Bonaventura, prodotto dal Castello di Sancio Panza
Messina, 04/02/2014 - "Ferdinando", "Le cinque rose di Jennifer" sono i titoli più noti di Ruccello, scomparso nel 1986, a soli trent’anni, in un incidente stradale che spezzò quella che già era una grande carriera di drammaturgo.
Il Castello di Sancio Panza propone l’ultimo testo dell’artista campano, quattro brevi atti unici interpretati da Gianluca Cesale. La lingua parlata dai personaggi di Ruccello, spesso appartenenti alle classi che vivono ai margini sociali, ha un fascino particolare, animato dalla schiettezza del dialetto e dalla parodia dell’italiano televisivo degli anni '80 e racconta piccole tragedie del quotidiano, squallide realtà vissute senza la capacità di scegliere, capire e cambiare. Al centro di tutto è il sentimento della madre che, in un crescendo di follia, assume caratteri inquietanti e violenti in un contesto di apparente comicità che scivola nel grottesco. Quattro donne diverse, di nome Maria, e un attore, da solo, a interpretarle.

I quattro atti unici rappresentano uno dei vertici dell’opera drammatica di Ruccello, rappresentante di quella generazione del “nuovo teatro napoletano” che ha aspirato ardentemente alla creazione di una scrittura scenica, fortemente legata alla realtà, ma al tempo stesso capace di rivelare l’aspetto umoristico e ironico anche all’interno di situazioni tragiche.

Bio Gianluca Cesale
Attore di teatro, cinema e televisione. Dopo gli esordi nel cabaret tra Napoli e lo Zelig di Milano, si diploma in recitazione a Roma presso la scuola Professione Cinema diretta da Giulio Scarpati. Tra i suoi insegnanti: Alessandro D’Alatri, Gino Ventriglia, Maurizio Sciarra, Giovanna Mori, Alejandra Manini. Dal 2004 al 2007 realizza diversi spettacoli teatrali con la regia di Giovanni Boncoddo tra cui: il monologo storico-drammatico Sua Maestà Siciliana (Taormina Arte 2005) e Babele (Taormina Arte 2007) di Dario Tomasello. Per la televisione partecipa nel 2007 ai film Il Generale Dalla Chiesa (Canale 5), regia di Giorgio Capitani, La Vita Rubata (Rai Uno), regia di Graziano Diana. Dal 2008 è attore della compagnia Scimone e Sframeli negli spettacoli La Festa, Il Cortile, La Busta, Pali, Giù, rappresentati in Inghilterra, Francia, Germania, Belgio, Spagna, Canada, Portogallo, Olanda, Croazia, Grecia, Svezia e nei festival europei più prestigiosi, tra i quali il Festival d’Automne à Paris, il Kunsten Festival des Arts di Bruxelles, il Festival de Otoño a Madrid, Il Festival Internazionale di Rotterdam, il Festival de Almada – Portogallo, lo Zagreb Festival. Nel 2010 vince con la compagnia Scimone e Sframeli il Premio UBU nuovo testo italiano o ricerca drammaturgica del 2009 per lo spettacolo Pali di Spiro Scimone. Con il pilota di The Place, regia di Francesco Cinquemani partecipa al Roma Fiction Fest del 2012.

Nel 2013 prende parte al film L’intrepido per la regia di Gianni Amelio, in concorso alla 70ª edizione della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.
In uscita nel 2014 i film Non scomparire, regia di Pietro Reggiani e Seconda primavera, regia di Francesco Calogero. È attualmente in scena con il monologo comico Mamma-Piccole tragedie minimali di Annibale Ruccello per la regia di Roberto Bonaventura.


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