1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

RAPINE NEGLI UFFICI POSTALI, CISL E SLP CISL: “SI REGISTRA UN PERICOLOSO AUMENTO, A RISCHIO L'INCOLUMITÀ DI LAVORATORI E UTENTI” A MESSINA

Messina, 18 febbraio ’14 – È allarme sicurezza. Serio, da non prendere sottogamba. Lo lancia il sindacato dei lavoratori postali della Cisl nel corso del suo direttivo provinciale per bocca del suo segretario generale, Gisella Schillaci, che ha raccolto le diverse testimonianze dei lavoratori postali su tutto il territorio.
“In alcune occasioni – ha raccontato – si vedeva la paura negli occhi di chi ogni giorno sta in prima linea allo sportello di un ufficio postale”. Partendo da questi presupposti, la Cisl e il Sindacato lavoratori postali della Cisl hanno deciso di inviare una lettera al Prefetto e al Questore di Messina.

“Negli ultimi giorni – scrivono Tonino Genovese e Gisella Schillaci – si assiste a una recrudescenza di rapine ad esercizi commerciali, banche e anche semplici passanti. La frequenza è davvero allarmante e, purtroppo, registriamo con seria preoccupazione l’accentuarsi di tali eventi ai danni di vari uffici postali della città. Fenomeni di violenza stanno colpendo e turbando le attività quotidiane dei lavoratori postali che sono particolarmente scoperti perché, purtroppo, il sistema cosiddetto ‘layout’ degli uffici postali lascia esposti alle violenze sia i lavoratori sia i clienti”.
L’analisi e il dibattito emersi durante il Direttivo provinciale hanno evidenziato come le cause sono addebitabili alla crisi esasperante e al crescente degrado “che – come continua la lettera a Prefetto e Questore - stanno armando anche le mani di chi fino a ieri aveva un lavoro”.
“È un problema sociale – continuano Genovese e Schillaci - ma proprio per questo è nostro dovere coinvolgere tutti gli attori deputati alla difesa del tessuto sociale e dell’integrità fisica e morale dei cittadini e dei lavoratori che, per pochi spiccioli, rischiano ogni giorno di vivere una tragedia”.
La Cisl chiede, quindi, a Poste Italiane e alle istituzioni locali di attuare opportuni interventi, prima che la situazione sfugga seriamente di mano. Con la lettera inviata al Prefetto e al Questore, invece, la Cisl e il Slp Cisl chiedono convocazione urgentissima, di concerto con gli organi aziendali competenti, per “individuare le misure da mettere in campo per assicurare azioni preventive contro la delinquenza, di sorveglianza costante da parte delle forze dell’ordine di quelli che possono essere gli obiettivi più sensibili per la delinquenza al fine di poter così meglio segnalare le problematiche che coinvolgono cittadini e lavoratori negli uffici postali prima, durante e dopo le rapine, sempre nello spirito di una fattiva e concreta collaborazione per il bene della cittadinanza tutta”.

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