Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

SONIA ALFANO: “I COMUNI POSSONO DOTARSI DI PIANI SULLA PROTEZIONE CIVILE A COSTO ZERO, LA REGIONE LI OBBLIGHI”


01/02/2014 - “I comuni siciliani possono dotarsi al più presto, e a costo zero, dei piani di Protezione Civile da utilizzare in caso di calamità naturali spesso provocati dall'incuria dell'uomo”: lo ha reso noto Sonia Alfano, eurodeputato del gruppo Alde, presidente della Commissione Antimafia Europea, durante gli Stati Generali della Protezione civile tenutisi oggi a Enna. “Il Dipartimento regionale ha infatti circa 40 tecnici qualificati in grado di supportare i Comuni che dovrebbero prevedere una serie di studi, e di misure necessarie, a scongiurare conseguenze tragiche rispetto a possibili calamità” ha spiegato Sonia Alfano intervenendo all'evento voluto dal direttore generale Calogero Foti.
“Questi piani sono fondamentali perché i Comuni si dotino di competenze e strutture necessarie per affrontare le emergenze. La Sicilia è considerata dai tecnici come “palestra”di Protezione civile dal momento che annovera sul proprio territorio tutti i rischi. Non può permettersi ulteriore impreparazione davanti a disastri annunciati e limitarsi alla “conta dei morti”.

Le tragedie di Giampilieri, di Barcellona e di Niscemi avrebbero dovuto spingere tutti gli amministratori locali a dotarsi, per un obbligo morale, dei piani di Protezione civile. Sappiamo oggi che in Sicilia il 75 per cento degli edifici strategici sono inadeguati: scuole, caserme e ospedali non hanno i requisiti previsti dalle norme di sicurezza. Serve intervenire al più presto”.



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