1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

SONIA ALFANO: SI INDAGHI SUI CONTROLLI VIDEO A TUTELA DELL'UFFICIO DEL PROCURATORE VIOLA

Palermo 7 febbraio 2014 - “La telecamera che dovrebbe filmare la porta di ingresso dell'ufficio del procuratore di Trapani, Marcello Viola, risulta essere fuori uso da tempo: ecco perché chi si è introdotto di nascosto nella notte tra mercoledì e giovedì nella sua stanza ha potuto contare su questa “falla””: lo denuncia Sonia Alfano, eurodeputato del gruppo Alde, presidente della Commissione Antimafia Europea.
“Nell'ultima audizione in Commissione Antimafia, il procuratore Viola aveva parlato dei problemi della sicurezza dei magistrati di Trapani, ormai da tempo nel mirino di intimidazioni e minacce. Viola ha raccontato delle difficoltà legate al lavoro della Procura anche in relazione alle auto di scorta in pessime condizioni e all'impianto di videosorveglianza interna al palazzo di Giustizia che in alcune parti deve essere reso tecnologicamente efficiente. Adesso si scopre che chi si è introdotto nell'ufficio di Viola, protetto da due porte blindate chiuse, potrebbe aver agito indisturbato. Ci auguriamo che la Procura di Caltanissetta, che indaga sull'oscuro episodio, possa chiarire le responsabilità sul mancato controllo tecnologico di cui aveva già parlato il procuratore Viola. Ci conforta sapere che il procuratore generale di Palermo, Roberto Scarpinato, segue in prima persona la tutela della sicurezza del procuratore Viola e degli altri magistrati di Trapani e continui a chiedere agli organismi competenti di assicurare loro la massima protezione”.


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