Superare visioni individualistiche per andare incontro ai bisogni di anziani, minori, disabili ed emarginati
VILLAFRANCA TIRRENA 14.02.13 - L'Amministrazione Comunale di Villafranca Tirrena rilancia il “Patto per il Volontariato” con l'intento di stimolare il settore sociale, programmando attività e servizi di supporto a quelli già esistenti e supportando le associazioni che vi aderiranno. Il Patto veniva istituito nel 1999, l'anno seguente all'inaugurazione ufficiale del “Centro Diurno per Anziani” di via Quasimodo, una struttura pensata non solo per i cittadini più in avanti con l'età, ma anche per bambini,
disabili e quanti altri avessero voluto animare la struttura per partecipare attivamente a migliorare la qualità della vita di tutti i soggetti più deboli.
“Gli stessi anziani – spiegano dall'Amministrazione - hanno manifestato, in più di una occasione, apprezzamento per questa idea anche perché ritengono che un centro riservato solo a loro sarebbe stato limitativo e marginalizzante. Per altro verso a Villafranca, da sempre hanno operato numerose associazioni che solo ufficialmente non si possono definire di volontariato, ma che, di fatto, hanno contribuito con attività sociali, ricreative, culturali e sportive alla crescita della comunità. Queste associazioni, però, hanno agito per lo più individualmente, senza sinergia, senza coniugare gli sforzi, senza scambiarsi le esperienze”.
Da queste premesse e da queste esigenze è stata rilanciata con una recente delibera di Giunta Municipale l'idea del “Patto per il Volontariato” che tentasse di coniugare alcuni aspetti fondamentali della vita dei cittadini: i bisogni degli anziani, dei minori e dei disabili e delle varie categorie di emarginati; la disponibilità di singoli, gruppi ed associazioni a svolgere attività di volontariato di diversa natura; la possibilità di fruire anche degli spazi del Centro Diurno per Anziani.
“Le associazioni – spiega l'Assessore ai servizi sociali e pari opportunità, Debora Celi – attraverso questo strumento, consapevoli dell'importanza della partecipazione e della collaborazione, possono superare la visione individualistica ed impegnarsi, attraverso le risorse umane, materiali ed esperienziali di ciascuno, a svolgere attività di volontariato per la risoluzione dei problemi sociali emergenti. Puntiamo a garantire una collaborazione ottimale tra le associazioni e gruppi incentivando la comunicazione, la programmazione e l'unitarietà degli interventi”.
Ed intanto, un primo “incontro” tra generazioni diverse si avrà proprio domenica prossima, 16 febbraio, alle 18,00, quando i ragazzi di “Giovani in arte” andranno in scena al Centro diurno per anziani con lo spettacolo teatrale “Ma stu matrimoniu si fa o non si fa?” con la regia di Giovanni Montalbano.
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