Biologi della Sicilia: nessuna norma consente ai farmacisti di erogare prestazioni sanitarie a carico del SSN in ambienti esterni

IL TAR PALERMO ACCOGLIE IL RICORSO PROPOSTO DA FEDERBIOLOGI E ALCUNE STRUTTURE CONVENZIONATE - CON L’INTERVENTO AD ADIUVANDUM DELL’ORDINE DEI BIOLOGI DELLA SICILIA - ED ESCLUDE LA POSSIBILITÀ DI EROGARE PRESTAZIONI SANITARIE A CARICO DEL SSN IN LOCALI ESTERNI ALLE FARMACIE.  22/04/2025 - Nel 2024 Federbiologi e diverse strutture sanitarie specialistiche hanno impugnato gli atti dell’Assessorato Regionale della Salute con cui era stata prevista, tra l’altro, la possibilità delle farmacie di somministrare - anche fuori dai locali della farmacia stessa - i “test autodiagnostici” (ovvero i test gestibili direttamente dai pazienti) nonché di erogare altri servizi sanitari (telemedicina, holter cardiaco, elettrocardiogramma, spirometria, indagini strumentali ecc.). Nell’ambito dei suddetti giudizi, è intervenuto, chiedendo l’accoglimento del ricorso, l’Ordine dei Biologi della Sicilia, difeso dall’avv. Girolamo Rubino.  In particolare, l’avv. Rubino - nell’interesse dell’Ordine dei ...

ANAS SICILIA: UN PROTOCOLLO ANTIMAFIA PER PREVENIRE INFILTRAZIONI DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA

Anas Sicilia: firmato protocollo antimafia per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nei lavori per la realizzazione dell’Itinerario Nord-Sud
Enna, 13 marzo 2014 - L’Anas, la Prefettura di Enna, l’ATI Tecnis–Cogip–Ing.Pavesi&C. e la società Ricciardello Costruzioni hanno sottoscritto oggi a Enna un protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto delle infiltrazioni della criminalità organizzata nei lavori del lotto B4/a e del lotto B4/b dell’Itinerario Nord-Sud ‘Santo Stefano di Camastra–Gela’, nel tratto compreso tra il km 25 e il km 38,700 della strada statale 117 “Centrale Sicula”.


“Il Protocollo – ha affermato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci - è finalizzato a garantire una rapida e corretta esecuzione delle opere nel rispetto della legge, nonché a prevedere ulteriori misure intese a rendere più stringenti le verifiche antimafia, anche mediante forme di monitoraggio durante l’esecuzione dei lavori”.

L’accordo introduce modalità ferree di controllo sulla tracciabilità dei flussi economico finanziari all’interno dei cantieri e, per garantire maggiore sicurezza contro i tentativi di condizionamento criminale, le assunzioni della manodopera locale saranno regolate da procedure di reclutamento all’insegna della massima trasparenza. Il protocollo disciplina l’obbligo per l’appaltatore, i subappaltatori e subcontraenti nei confronti dell’Anas di conferimento – preventivo alla stipula di qualsiasi contratto – dei dati della filiera relativi a società e imprese. L’obbligo di conferimento preventivo dei dati sussiste anche per le prestazioni di servizi, trasporti e forniture, noli a caldo e a freddo e per tutte le tipologie di prestazioni “sensibili”.
“Abbiamo già utilizzato questo strumento – ha proseguito il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci – nel resto del territorio nazionale perché riteniamo sia indispensabile per la crescita del Paese non solo costruire nuove infrastrutture ma farlo nel massimo della trasparenza e della legalità”.

Qualora la Prefettura accerti elementi relativi a tentativi di infiltrazione mafiosa ed emetta una informativa ostativa, la Stazione appaltante non rilascia il proprio nulla osta alla stipula del contratto, ovvero procede alla revoca dell’aggiudicazione o nega l’autorizzazione al subappalto, e intima all’appaltatore o concessionario di far valere la risoluzione del subcontratto. Inoltre, è prevista l’applicazione della penale del 10%, a carico dei soggetti colpiti da interdittiva antimafia, che sarà affidata in custodia all’Anas, quale soggetto aggiudicatore, la quale verserà la penale su un apposito conto corrente fruttifero a disposizione dell’appaltatore (nei limiti dei costi sostenuti per la sostituzione del subcontraente o del fornitore nella misura massima del 40%). La parte residua della penale, pari al 60%, è destinata all’attuazione di misure volte ad aumentare la sicurezza antimafia secondo le indicazioni che il Prefetto farà pervenire.
“L’Anas – ha concluso Pietro Ciucci - si impegna, d’intesa con il soggetto appaltatore, a rendere disponibile una banca dati informatizzata relativa alle imprese della filiera”.


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