Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

EDILIZIA SCOLASTICA & GOVERNO RENZI: IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO

Gli interventi a favore dell’edilizia scolastica nelle intenzioni del governo
Palermo, 13/03/2014 - Non c’è alcun dubbio che il presidente del Consiglio Renzi abbia voluto dare con toni decisi nei suoi recenti discorsi ampio spazio all’intenzione di finanziare interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria a favore delle scuole. I malpensanti dicono che la vicinanza alle elezioni europee amplifica ed accende di rifulgenti e brillanti aloni le promesse dei politici.
Sarà. Noi comuni cittadini, che ben conosciamo in quale misera e pietosa condizione si sono ridotti negli ultimi anni per carenza di manutenzione, gli edifici pubblici, le strade e persino i monumenti, i musei e i siti archeologici che all’estero ci invidiano, non possiamo non affidarci alla tenue speranza che nasce da tali promesse.

A Siracusa giorno 6 marzo il presidente del Consiglio, in occasione di una visita ad una scuola, ha dichiarato che per l’edilizia scolastica sono già disponibili da 2 miliardi a 2 miliardi e mezzo di euro da individuare nelle pieghe dei bilanci dei Comuni, spesso somme vincolate e non spendibili, e da impegnare per l’edilizia scolastica. In effetti l’eventuale rimozione del patto di stabilità potrebbe oltre tutto rendere utilizzabili somme attualmente congelate. Domenica 9 marzo si è saputo dai mezzi di informazione che i miliardi di euro prevedibili son diventati dieci nell’arco dei prossimi tre anni.

Anche dieci miliardi sembra che siano necessari per ridurre il cuneo fiscale. Ci auguriamo che il pragmatismo renziano poggi su dati reali e non su immaginifiche ipotesi tutte da verificare. Tra l’altro non sappiamo se Renzi, viste a tal proposito le osservazioni dell’Unione Province Italiane, abbia tenuto in considerazione le risorse ancora esistenti nei bilanci delle Province. Se da una parte Antonio Saitta, presidente nazionale dell’Unione delle Province Italiane, plaude all’iniziativa del governo in tema di edilizia, Patrizia Casagrande Esposto Presidente dell’UPI - Marche, contestando l’unilaterale attenzione di Renzi ai Comuni, ai quali ha chiesto di inviare notizie sulle esigenze e sulle disponibilità, ha scritto: “… dispiace che il premier … non abbia ritenuto utile inserire tra i suoi interlocutori anche le Province; soprattutto se si considera che il tema dell’edilizia scolastica degli istituti superiori interessa oltre 2 milioni e mezzo di studenti in tutta Italia. L’invito che mi sento di fare a Matteo Renzi, dunque … è quello di aprirsi al confronto con tutti i soggetti istituzionali che si occupano di edilizia scolastica”.
Quello della manutenzione e della messa in sicurezza degli edifici scolastici è un argomento per il quale, a causa ormai del carattere di urgenza, da più parti ed anche dalle pagine di questa rivista, negli ultimi mesi si sono lanciati allarmati segnali. La cronaca continua a consegnarci notizie di crolli che fortunatamente nella maggior parte dei casi, tranne qualche lieve ferita o trascurabile escoriazione, non hanno prodotto vittime. A Palermo l’ultimo caso eclatante è quello della scuola elementare di via Bragaglia in zona Calatafimi: è crollato a febbraio il tetto di un’aula e quattro alunni hanno riportato leggere ferite e graffi. A gennaio alla scuola elementare Turrisi Colonna è crollato il soffitto della palestra. Per puro caso in quel momento non c’erano gli alunni.

Adesso in attesa dell’intervento di risanamento gli alunnetti fanno, quando non piove, educazione fisica in cortile. Il 18 febbraio a Palermo sono caduti calcinacci dai soffitti di tre aule della scuola elementare Collodi di via Briuccia. È andata bene, perché anche in questo caso non vi erano alunni nei locali scolastici. Quali saranno i tempi degli interventi? “L’unità di governance di questo processo - ha spiegato Stefania Giannini - si costituirà nei prossimi giorni. Il tutto dovrebbe comunque avvenire durante l’estate con cantierabilità da giugno a settembre”. Non ci resta quindi che sperare che le buone intenzioni esternate possano concretizzarsi in reali atti amministrativi e consentire in tempi brevi ai Comuni e alle Province di effettuare le necessarie azioni.

Giovan Battista Puglisi
ASASI
....................
La graduatoria degli interventi immediatamente cantierabili per le scuole siciliane su Delibera Cipe del 2012 è stata Pubblicata.
Trentasei interventi finanziati, di cui 8 in Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose e 7 in Comuni investiti da calamità naturali, per un totale di 33 milioni di euro.
La Regione Siciliana non finanziava interventi per l’edilizia scolastica da oltre 6 anni. Di fronte ai crolli non bastano le parole ma abbiamo bisogno di fatti e azioni concrete. 16 milioni sul decreto del fare, 35 milioni per scuole elementari e medie.

È stato sbloccato un finanziamento di 3 milioni (anno 2009) su 16 scuole che attiverà altri 7 milioni da poter investire su altri 30 progetti. Un altro bando da 35 milioni di euro è ancora aperto, con una proroga fino al 30 Marzo. Il Governo di Rosario Crocetta in otto mesi ha impegnato 230 milioni di euro. Non sono abbastanza per risolvere radicalmente il problema.

“Ho ascoltato con estrema attenzione - dichiara l’assessore regionale Scilabra - le parole del presidente del Consiglio Matteo Renzi sul rilancio della scuola, è importante che l’Istruzione venga messa al centro dell’agenda politica del nostro Paese. Per questo sulla nuova programmazione comunitaria stiamo già definendo un imponente piano d’interventi per consegnare alla Sicilia un sistema d’Istruzione realmente sano”. Al Sud ne abbiamo ancora più bisogno, per questo sono convinta che insieme si potranno realizzare interventi importanti”.

www.asasicilia.org


Commenti