
Nebrodi, 19 marzo 2014 - Appresa la notizia odierna della richiesta di arresto per Francantonio Genovese, deputato messinese del PD, accusato di associazione a delinquere, peculato, truffa, riciclaggio e falso in bilancio, lasciamo alle parole di E. Berlinguer intervistato da E. Scalfari (stralcio da La Repubblica – 28 Luglio 1981) quanto mai lucide e “maledettamente attuali”, il nostro commento sull’accaduto.
“I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società e della gente, idee, ideali, programmi pochi o vaghi, sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono interessi, i più disparati, i più contraddittori, talvolta anche loschi, comunque senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, oppure distorcendoli, senza perseguire il bene comune. La loro stessa struttura organizzativa si è ormai conformata su questo modello, e non sono più organizzatori del popolo, formazioni che ne promuovono la maturazione civile e l'iniziativa: sono piuttosto federazioni di correnti, di camarille, ciascuna con un "boss" e dei "sotto-boss".
La degenerazione dei partiti è il punto essenziale della crisi italiana.”
Il PD in provincia di Messina ad oggi non è definibile come un partito! Deputati nazionali e regionali, proprietari di corposi pacchetti di tessere: adesso basta!
I settori della formazione professionale, della sanità, dei lavori pubblici e non solo, hanno rappresentato e rappresentano terreno fertile per chi ha creato consenso (e denaro!) sfruttando crisi economica e sociale e bisogni della gente.
Ai dirigenti provinciali e regionali, al segretario provinciale Basilio Ridolfo, al segretario regionale Fausto Raciti, al segretario nazionale e premier Matteo Renzi CHIEDIAMO di battere un colpo. E di prendere ogni provvedimento e procedere con tutte le azioni necessarie rispetto alla vicenda.
E mentre questa notizia suona come una “campana a morto” sul sistema marcio della formazione professionale messinese, apprendiamo, proprio mentre scriviamo, del ritrovamento di un proiettile nella buca delle lettere di Nelli Scilabra, Assessore Regionale alla Formazione Professionale.
E’ il minimo esprimere solidarietà alla nostra coetanea e compagna di tante battaglie politiche e affermare con forza che difendiamo con orgoglio il lavoro svolto dal suo Assessorato, una rivoluzione VERA che sta continuando. E non si fermerà.
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