Crollo delle nascite: un ddl del M5S all'Ars per aiutare le donne a decidere quando diventare mamme

Contrasto al crollo delle nascite, ddl all'Ars del M5S per aiutare le donne a preservare la fertilità in età non più giovanissima e a decidere con serenità quando diventare mamme PALERMO, 31/10/2025.  Dare alle donne la libertà di scegliere con maggiore serenità quando diventare madri e contrastare il forte calo delle nascite che interessa la Sicilia e l’intero Paese: è questo il duplice obiettivo del ddl del M5S appena presentato all'Ars, a firma della deputata Cristina Ciminnisi, che ha lavorato al testo con Martina Ardizzone, quando questa era ancora deputata 5 Stelle a Sala d'Ercole. La norma mira a favorire l'accesso delle donne al cosiddetto social freezing, ovvero la possibilità di conservare i propri ovociti in giovane età per avere figli in un momento successivo della vita tramite tecniche di procreazione medicalmente assistita. Molte donne, infatti, per motivi di lavoro, studio o difficoltà economiche, si trovano a rimandare la maternità, riducendo così le pro...

L'AMURI MIU, L'INFERNO DELLA ZOLFARA IN UN BRANO CHE RICORDA I 'CARUSI' DI BUTTITTA

09/03/2014 - Su Youtube il brano musicale in lingua siciliana  'L'amanti miu', musicato dalla compositrice Giada Salerno, premiato al Premio Giovanna Daffini. Su Youtube è possibile ascoltare la canzone e leggere il testo in siciliano, in italiano e la traduzione in inglese. 'L'amanti miu', prima classificata al premio Daffini 2013: testo Francesco Giuffrida; musica, chitarra e voce Ciatuzza; arrangiamento e chitarra Denis Stern; registrazione e mixaggio Max Ficara (SilverLining Milano). Il brano ricorda una brutta pagina del lavoro minorile in Sicilia: il lavoro nelle miniere per l'estrazione dello zolfo, quando ragazzi e ragazze ('carusi') minorenni venivano sfruttati per una paga da fame.
Il grande poeta Ignazio Buttitta scrisse proprio su tale drammatico argomento "A li matri di li carusi".

Matri chi mannati li figghi
a la surfara iu vi dumannu
pirchì a li vostri figghi
ci faciti l’occhi si nun ponnu vidiri lu jornu?

Pirchì ci faciti li pedi
si camminunu a grancicuni?
Nun li mannati a la surfara
Si pani un nn’aviti
scippativi na minna
un pezzu di mascidda pi sazialli

disiddiraticci la morti chiuttostu
megghiu un mortu mmennzu la casà
stinnicchiatu supra un linzolu
arripizzatu ca lu putiti chianciri
e staricci vicinu. (...)

Facitili di surfaru li figghi!

ALLE MADRI DEI RAGAZZI

Madri,
che mandate i figli alla zolfara
io vi chiedo
perché ai vostri figli
fate gli occhi
se non possono vedere il giorno?

Perché fate loro i piedi
se camminano carponi?
Non mandateli alla zolfara;
se non avete pane,
strappatevi una mammella,
un pezzo di guancia
per saziarli.

Augurategli la morte piuttosto;
meglio un morto in mezzo alla casa,
disteso sopra un lenzuolo rammendato,
ché lo potete piangere
e stargli vicino.

Fateli di zolfo i figli!

http://www.youtube.com/results?search_query=l%27amanti%20miu&sm=3

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