Maghi, medium, veggenti e guaritori: Rapporto 2024, in Sicilia 1.500 maghi e 100.000 clienti per una spesa di 60 milioni

Osservatorio Antiplagio, pubblicato il Report sui Maghi 2024. Venerdì 17 maggio, a 30 anni dalla sua fondazione, Osservatorio Antiplagio ha pubblicato il nuovo Rapporto 2024 "Magia, pseudoscienze, intelligenza artificiale ed altre dipendenze". Questi i dati del Rapporto, pubblicato anche nella pagina antiplagio.org/rapporto24.htm. Segnalazioni pervenute ad Osservatorio Antiplagio in 30 anni (da maggio 1994 a maggio 2024): 28.000. Roma, 17 maggio 2024 - NUMERO DI MAGHI - VEGGENTI, MEDIUM E GUARITORI - IN ITALIA (PER REGIONE) E SPESE ANNUE PER I CONSULTI IN STUDIO: 10% del totale (il 90% dei consulti avviene online o al telefono) 1) LOMBARDIA: Numero maghi 2.500 - Clienti 180.000 - Spesa: 90 milioni 2) CAMPANIA: Numero maghi 2.200 - Clienti 150.000 - Spesa 80 milioni 3) LAZIO: Numero maghi 2.000 - Clienti 140.000 - Spesa 75 milioni 4) SICILIA: Numero maghi 1.500 - Clienti 100.000 - Spesa 60 milioni 5) PIEMONTE: Numero maghi 1.200 - Clienti 85.000 - Spesa 50 milioni 6) PUGLIA

L'AMURI MIU, L'INFERNO DELLA ZOLFARA IN UN BRANO CHE RICORDA I 'CARUSI' DI BUTTITTA

09/03/2014 - Su Youtube il brano musicale in lingua siciliana  'L'amanti miu', musicato dalla compositrice Giada Salerno, premiato al Premio Giovanna Daffini. Su Youtube è possibile ascoltare la canzone e leggere il testo in siciliano, in italiano e la traduzione in inglese. 'L'amanti miu', prima classificata al premio Daffini 2013: testo Francesco Giuffrida; musica, chitarra e voce Ciatuzza; arrangiamento e chitarra Denis Stern; registrazione e mixaggio Max Ficara (SilverLining Milano). Il brano ricorda una brutta pagina del lavoro minorile in Sicilia: il lavoro nelle miniere per l'estrazione dello zolfo, quando ragazzi e ragazze ('carusi') minorenni venivano sfruttati per una paga da fame.
Il grande poeta Ignazio Buttitta scrisse proprio su tale drammatico argomento "A li matri di li carusi".

Matri chi mannati li figghi
a la surfara iu vi dumannu
pirchì a li vostri figghi
ci faciti l’occhi si nun ponnu vidiri lu jornu?

Pirchì ci faciti li pedi
si camminunu a grancicuni?
Nun li mannati a la surfara
Si pani un nn’aviti
scippativi na minna
un pezzu di mascidda pi sazialli

disiddiraticci la morti chiuttostu
megghiu un mortu mmennzu la casà
stinnicchiatu supra un linzolu
arripizzatu ca lu putiti chianciri
e staricci vicinu. (...)

Facitili di surfaru li figghi!

ALLE MADRI DEI RAGAZZI

Madri,
che mandate i figli alla zolfara
io vi chiedo
perché ai vostri figli
fate gli occhi
se non possono vedere il giorno?

Perché fate loro i piedi
se camminano carponi?
Non mandateli alla zolfara;
se non avete pane,
strappatevi una mammella,
un pezzo di guancia
per saziarli.

Augurategli la morte piuttosto;
meglio un morto in mezzo alla casa,
disteso sopra un lenzuolo rammendato,
ché lo potete piangere
e stargli vicino.

Fateli di zolfo i figli!

http://www.youtube.com/results?search_query=l%27amanti%20miu&sm=3

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