“MARCIA PER L’INDIPENDENZA”, PERCHÉ NON CI SAREMO

Perché gli Indipendentisti Fns non parteciperanno alla manifestazione indetta per il giorno 30 marzo 2014 a Palermo e presentata come “Marcia per l’indipendenza”?
Palermo, 05/03/2014 - Chiariamo, innanzitutto, che l’FNS “Sicilia Indipendente” rispetta le opinioni e le scelte altrui, sempre, nonché il diritto di chiunque, persone o movimenti politici o culturali che siano, di agire secondo i propri convincimenti. A maggior ragione, pertanto, rispettiamo il punto di vista di quanti, per qualsiasi motivo e certamente in buona fede, decideranno di partecipare alla manifestazione denominata
“MARCIA PER L’INDIPENDENZA”, programmata per il giorno 30 marzo 2014, a Palermo, ed organizzata, per quel che ci è dato di comprendere, da alcuni movimenti convergenti nella sigla “Unione degli Indipendentisti Siciliani”.
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Detto ciò, ci pare doveroso ed opportuno, a nostra volta, dare conto e ragione, all’opinione pubblica siciliana, della nostra scelta di NON partecipare!
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Le iniziative che l’FNS ha promosso nel passato, promuove nel presente e promuoverà nel futuro, sono sempre caratterizzate dalla volontà di riaffermare con forza e di concretizzare l’attuazione del DIRITTO all’AUTODETERMINAZIONE e del DIRITTO all’INDIPENDENZA del Popolo Siciliano, della Nazione Siciliana. Con una inequivocabile connotazione, che vogliamo riproporre oggi, come non mai.
Per l’FNS, infatti, tutto deve “marciare” nella direzione di perseguire obiettivi che riteniamo altrettanto NECESSARI, PRIORITARI e “GIUSTI”.

Come, ad esempio (ma non soltanto), quello di condurre una LOTTA a tutto campo contro la MAFIA e contro i tentativi di SMEMBRARE l’unica, vera, grande PATRIA SICILIANA in due, tre o anche quattro “REGIONICCHIE” (o, peggio, in altrettante “SICILICCHIE”).
Ed è proprio in un ASSURDO contesto del genere che si inquadra la volontà e la “perseveranza” di taluni nel volere, ad ogni costo, la realizzazione del PONTE-IMBUTO sullo Stretto di Messina, funzionale, tra l’altro, all’istituzione della specifica REGIONICCHIA Calabro-Sicula dello Stretto. La ciliegina sulla torta dell’ANTISICILIA!
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Non si può ignorare quanto sia URGENTE e NECESSARIO, “conditio sine qua non”, DELEGITTIMARE apertamente l’ASCARISMO dominante, qui, in Sicilia! Così come è necessario prendere le distanze ed estirpare la MALA PIANTA del SISTEMA di fare politica in Sicilia. Un SISTEMA maledetto, funzionale a tenere la Sicilia stessa imbrigliata nel ruolo di COLONIA INTERNA dello Stato italiano.
Un SISTEMA, tra l’altro, verso cui, in tanti, con una scusa o l’altra, vorrebbero far convergere ANCHE il Sicilianismo!
Un SISTEMA che ha ridotto la Sicilia a quei livelli insostenibili ed inaccettabili di DISOCCUPAZIONE, di DEINDUSTRIALIZZAZIONE, di CORRUZIONE, di CONNIVENZE MAFIOSE, di CLIENTELISMO, di LOTTIZZAZIONI SCANDALOSE e di tante altre SCIAGURE e DISASTRI che sono sotto agli occhi di tutti. E sui quali NON si può e NON si deve TACERE. E che NON possono essere LEGITTIMATI o “trasportati” nel Sicilianismo. Neppure quando si afferma di voler difendere la “SPECIALITÀ” e l’“INTANGIBILITÀ” dello Statuto di Autonomia. O, a maggior ragione, quando si parla di INDIPENDENZA della Sicilia, o di DIRITTI FONDAMENTALI del Popolo Siciliano, della Nazione Siciliana.
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Tornando alla questione MAFIA, ci sia consentito di ricordare - a noi stessi, innanzitutto – l’ASSIOMA SICILIANISTA adottato dall’FNS:
«LA SICILIA SARÀ VERAMENTE LIBERA E INDIPENDENTE
SE SI SARÀ, PRIMA, LIBERATA DALLA MAFIA!»

In questa immane sfida per la RINASCITA, per la RISCOSSA e per l’INDIPENDENZA della Sicilia, non vogliamo e non possiamo agire certamente da soli. Cercheremo di meritare e di avere dalla nostra parte lo spirito indistruttibile e la partecipazione attiva del Popolo Siciliano, nonché la solidarietà fraterna dei Siciliani della DIASPORA che, in tutto il Mondo, onorano il nome della Sicilia. E che hanno la Sicilia nel cuore!
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Cogliamo l’occasione, infine, per rivolgere un grato pensiero a quanti altri, in Sicilia e fuori dalla Sicilia, si sono battuti, sempre, ovunque e comunque, per l’Indipendenza della Sicilia, con coraggio, con coerenza ed a costo di grandi sacrifici e di terribili discriminazioni.