Petrolio a 57,49 dollari a barile, Marsiglia: "Il nemico peggiore americano non è solo la Cina, ma l'Italia e l'Europa

QUOTAZIONI PETROLIO A 57 DOLLARI. AZIENDE ENERGETICHE USA IN AFFANNO SU COSTI DI ESTRAZIONE Roma, 9 Aprile 2025 -  Le quotazioni del petrolio  WTI  aprono la mattinata attestandosi in prima contrattazione a  57,49 dollari a barile  nelle prime ore in discesa come da giorni sui mercati internazionali. Anche il greggio di riferimento  BRENT  tocca quota  61,28 dollari a barile . "In America diverse oil companies con prezzi così bassi non riescono a mantenere un  Break-even  (punto di pareggio) sull'operatività aziendale, considerando che si viaggia in un range tra  48 e 62 dollari a barile . In questo momento i  dazi  stanno penalizzando molto più gli stessi Stati Uniti d'America che l'Europa. Sicuramente come dichiarato dal  Presidente Donald Trump  la partita si gioca su  quanta energia l'Europa acquisterà dagli USA " queste le parole del Presidente di FederPetroli Italia -  Michele Marsiglia . Continua...

MILAZZO: REGISTRO EUROPEO DELLE EMISSIONI L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE RISPONDE A MARANO

Il sindaco Carmelo Pino e l’assessore all’Ambiente, Salvatore Gitto hanno risposto all’interrogazione presentata dal consigliere comunale Giuseppe Marano sul registro europeo delle emissioni inquinanti. Ecco il contenuto della risposta
Milazzo, 14/03/2014 - “Il valore delle emissioni in atmosfera non può superare mai le prescrizioni imposte dall’Aia.
L’equivoco tra “valore soglia” e “valore limite” serve soltanto a creare confusione. L’intervento sanzionatorio scatta quindi non appena l’Ispra, organismo deputato al controllo, rileva il superamento dei parametri massimi fissati dall’Autorizzazione integrata ambientale e allerta gli Enti preposti tra i quali anche il Comune”.

A rilevarlo l’assessore all’Ambiente, Salvatore Gitto che insieme al sindaco Pino ha riscontrato l’interrogazione presentata dal consigliere Giuseppe Marano che nei giorni scorsi aveva lasciato intendere il superamento di alcuni valori da parte della Raffineria, contestando all’Amministrazione di non rendere noti i dati. “Accuse infondate – prosegue l’Amministrazione – visto che i dati sullo stato di salute dell’ambiente, monitorato dagli enti preposti (Regione, Asp. Ministero), da mesi sono pubblicati sul sito istituzionale del Comune. Del resto un’area industriale così rilevante richiede una costante attenzione da parte di tutti.

Nel caso rappresentato dal consigliere Marano – aggiunge l’assessore Gitto - fermo restando che la sua interrogazione contiene dati esatti sulle emissioni presenti nel Registro europeo (E-PRTR), e altrettanto correttamente cita le soglie di rilevanza di ogni singola emissione, lo stesso invece non definisce – come avrebbe dovuto diligentemente fare - il rapporto tra soglie di rilevanza e soglie limite. Le prime infatti sono quelle che obbligano l’azienda a comunicare al Registro europeo le quantità emesse; le altre sono le emissioni totali per anno autorizzate dall’Aia. Va specificato altresì che il valore soglia di rilevanza si riferisce alla capacità massima produttiva di progetto che è costante nel tempo (finché non vengono fatte delle modifiche), e non alle quantità prodotte che variano nel tempo e che sono generalmente inferiori alla suddetta capacità di progetto”.

A fronte di tutto ciò, Gitto ritiene “priva di significato” la richiesta del consigliere Marano “di conoscere quali azioni l’Amministrazione e l’Ufficio Ambiente avrebbero dovuto mettere in atto” e pertanto l’interrogazione risulta “sganciata da ogni riferimento normativo, specie nella invocata adozione di misure contingibili ed urgenti, previsti dalla legge in caso di emergenze sanitarie, che non sono configurabili dai dati forniti né si evincono dalla corposa corrispondenza fra l’Ente e gli organi preposti”. L’assessore da ultimo rileva che “un’interpretazione che faccia coincidere i valori limite con la soglia di rilevanza, palesa una carenza nell’interpretazione della normativa vigente e altera in maniera evidente la percezione del rischio nella popolazione, essendo rappresentati, in valore assoluto, da ordini di grandezza completamente diversi, oltre ad esporre l’Ente al rischio di procedure non autorizzate dalla normativa”.


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