1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

PEDOFILIA/ METER REPORT 2013: L'AFRICA BASE DEI PEDOFILI; L’ITALIA, IN EUROPA AL 4° POSTO

Meter Report 2013: l'emergenza non si ferma. Don di Noto: “A rischio chiusura l’associazione”

AVOLA (SR) – 18 MARZO 2014 - Oltre centomila: è questo il numero di siti segnalati alle autorità competenti dalla sezione monitoraggio di Meter. Dal 2003 al 2013 sono stati infatti 107.781, e l'elenco si allunga ogni giorno. Malgrado le condizioni economiche non permettano all'Associazione Meter Onlus di don Fortunato Di Noto
(www.associazionemeter.org) che ha dovuto rallentare la sua missione a tutela dell’infanzia, anche quest'anno l'Associazione può offrire il suo Report, frutto del lavoro dei suoi volontari che monitorano costantemente la Rete in collaborazione con la Polizia Postale e delle Comunicazioni, divisione della Polizia con cui Meter collabora dal 2008 in base ad un apposito protocollo e il servizio di aiuto e accoglienza delle vittime.

La collaborazione di Meter si svolge nell'ambito dell'Os.Mo.Co.P. Altamente specializzato per la ricerca e l’elaborazione del flusso dati all’interno della rete internet, opera, grazie alla professionalità di operatori esperti, per combattere ogni situazione dannosa nei confronti dei minori. Nel suo primo anno di attività, Os.Mo.Co.P., istituito ufficialmente nel febbraio del 2012, ha dimostrato la sua funzionalità intervenendo nella rilevazione e nell’individuazione di siti pedofili e a contenuto pedopornografico in costante sinergia con le autorità competenti.

L’analisi dettagliata di ogni segnalazione ha permesso di verificarne l’attendibilità e di inoltrare la denuncia alle forze dell’ordine preposte. Os.Mo.Co.P. ha, dunque, provato non solo all’interno del territorio italiano, ma anche internazionale, l’efficienza del suo ruolo nel raggiungimento dei suoi obiettivi. Ricordiamo, infatti, che la sua funzione principale è quella di monitorare la presenza di siti sospetti nella rete virtuale, raccogliendo le segnalazioni di tutti gli utenti che navigando on-line si imbattono su pagine a contenuto lesivo della dignità del minore dal punto di vista fisico, psicologico o sessuale.

Continua, inoltre il suo compito riguardante la sensibilizzazione ad un uso corretto di internet da parte di bambini e adolescenti attraverso l’incessante impegno di specialisti appositamente formati per garantire serie attività di prevenzione e intervento all’interno di scuole e centri educativi. I Report Meter sul lavoro di monitoraggio internet hanno una credibilità e un’attendibilità del 100% poiché i dati delle nostre segnalazioni sono riscontrabili presso gli uffici del Ministero dell’Interno in virtù della Convenzione siglata nel 2008 tra Meter Onlus e Polizia Postale.

I DATI DEL 2013- Nel 2013 Meter ha monitorato 6.389 siti, 1.048 tra comunità online e social network; sono state erogate 735 consulenze telefoniche, il Centro Ascolto e Accoglienza si è occupato di 36 casi. Scendono i riferimenti italiani (siti e comunità): se nel 2012 erano 36, ora sono 32. Le segnalazioni sono passate da 101.392 (periodo 2003-2012) a 107.781. Lieve contrazione delle segnalazioni sui social networks, passate da 1.274 nel 2012 a 1.048.

LA MAGGIORANZA DEI DOMINI E' IN RUSSIA- I pedofili continuano ad utilizzare domini generici online per mantenere l'anonimato che rappresentano l'82,15% delle segnalazioni; il 9,78% di esse è costituito da domini specifici. La presenza di comunità pedofile su social network è pari al 7,99%. I social network si rivelano sempre più un'ottima piattaforma per la propaganda pedofila. I domini più utilizzati sono .com (1.721, 55,23% sul totale), .lix.in (1.094, 33,21% sul totale), .net (325), .org (70), .info (34), .onion (26), .biz (19), .tv (4). Il dominio .lix.it è stato individuato all’interno di una specifica area geografica che tuttavia non ne permette l’identificazione immediata. Per ragioni di ricerca, Meter non ne diffonde il nome.

È importante ricordare che i domini rappresentano le piattaforme che favoriscono una navigazione più sicura, poiché non localizzabile geograficamente. Ciò ostacola l’individuazione diretta di Paesi responsabili dell’eventuale esecuzione di crimini in rete. Nonostante questo, è stato possibile localizzare alcuni di questi siti principalmente in Russia.

2013, ANNO DELL'AFRICA- Nel 2013 si riscontra per la prima volta un ruolo predominate dell’Africa nell’alimentazione della rete pedopornografica virtuale, che domina con il 45,75%, seguita in ordine dall’Europa (42,28%), Asia(14,89%), Oceania (3,76%) e America (3,32%). Rimane, inoltre, confermato rispetto alla condizione dell’anno precedente, l’ordine di responsabilità dei cinque Continenti in merito alla diffusione della cultura pedofila attraverso la rete internet con il 32,01%

L’osservazione dei domini della rete per la diffusione di materiale a contenuto pedopornografico mostra il ruolo principale della Libia .lv (Africa), con 935 siti segnalati rispetto ai 78 del 2012 e della Russia (Europa) che con le estensioni .ru copre 663 siti segnalati, rispetto ai 571 del 2012. L’Asia è rappresentata in primo luogo dall’India con il dominio .in (68 siti) seguita dal Giappone (n. 22), l’Oceania dalle Isole Tonga (50) e l’America dagli Stati Uniti (44). Ancora una volta, l’Italia ricopre un ruolo non indifferente all’interno del panorama della criminalità pedofila in rete con 32 siti e riferimenti su 1.560 individuati. Il ruolo marginale del nostro Paese può essere ricondotto all’efficienza della costante lotta alla pedopornografia online alla quale Meter contribuisce in maniera costante collaborando quotidianamente con la Polizia Postale e con il Ministero dell’Interno.


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