Orchestra sinfonica siciliana: “Vergognoso quanto sta succedendo, presenterò un'interrogazione”

Cracolici: “Vergognoso quanto sta succedendo all'Orchestra sinfonica siciliana, presenterò interrogazione” Palermo, 29 Aprile - “Quello che sta succedendo all'Orchestra sinfonica siciliana è vergognoso: è assurdo che dopo mesi abbiamo un presidente che si è dimesso, un’incompatibilità del Sovrintendente e un governo regionale che non prende alcuna iniziativa per ridare delle garanzie e stabilità ai vertici della Foss. Tutto questo accade in un momento nel quale la cultura viene considerata solo un poltronificio e non uno strumento per attrarre e veicolare l'immagine di una Sicilia attiva e intraprendente”.  Lo dice Antonello Cracolici, deputato Pd all'Ars e primo firmatario di un'interrogazione presentata per “Far assumere iniziative immediate e per ridare certezza a un ente – aggiunge Cracolici – mentre il governo, ripiegato su logiche di occupazione del potere, non riesce neanche a svolgere l'attività di ordinaria amministrazione. Oltretutto, vorrei ricordare

RAPINA IN BANCA A SANTA TERESA DI RIVA, UN ARRESTO

Messina, 19/03/2014 - Nel primo pomeriggio di ieri 18 marzo, i Carabinieri della Aliquota Operativa della Compagnia di Taormina hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal sezione dei Giudici delle Indagini preliminari di Messina nei confronti di CAVALLARO Salvatore, giovane rapinatore catanese di 22 anni. I militari lo hanno raggiunto presso la Casa Circondariale di Ragusa dove l’uomo era già detenuto in regime di custodia cautelare dallo scorso 10 febbraio, poiché ritenuto responsabile di due rapine in banca perpetrate a Modica (RG) e Piedimonte Etneo (CT).

Il provvedimento eseguito ieri fa invece riferimento ad un altro episodio avvenuto nel Comune di Santa Teresa di Riva. L’ordinanza, nello specifico, scaturisce dalle attività investigative conseguenti ad una rapina perpetrata ai danni della Banca Monte de Paschi di Siena con sede in via Porto Salvo.

Era il primo ottobre dello scorso anno quando un ragazzo molto alto, a volto scoperto e armato di taglierino, aveva fatto irruzione nella filiale minacciando clienti e operatori. L’uomo in quell’occasione scavalcò le scrivanie e raggiunse l’operatrice allo sportello. La donna, evidentemente terrorizzata, sotto la minaccia del cutter, consegnò oltre seimila euro. Anche il direttore della filiale, intervenuto in soccorso fu, allo stesso modo, minacciato. Il rapinatore si dileguò, poi, senza lasciare tracce.

Sul posto erano intervenuti i Carabinieri della Stazione di Santa Teresa di Riva e l’unità investigativa della Compagnia. Sulla base delle dichiarazioni dei testimoni si era proceduto alla acquisizione delle tracce lasciate sulla scena del delitto e dei filmati. Il rapinatore aveva operato a volto scoperto e con un abbigliamento appariscente, una tuta da lavoro arancione con strisce catarifrangenti. Particolarmente accentuati erano poi alcuni tratti somatici che, insieme a tutti gli altri numerosi indizi, hanno di fatto consentito agli investigatori l’identificazione del colpevole nel CAVALLARO dopo che lo stesso era stato arrestato a Ragusa per altre rapine.
I Carabinieri hanno acquisito i dettagli di quell’operazione ed hanno effettuato ulteriori raffronti. Tutti i tasselli fina a quel momento acquisiti ed i nuovi riscontri effettuati, hanno portato alla precisa ricostruzione del puzzle. Gli investigatori sono ancora al lavoro per individuare eventuali complici.

Barcellona P.G.; arrestati dai Carabinieri due tunisini sorpresi in flagranza per il reato di furto di cavi in rame

Prosegue l’azione di repressione dei reati di natura predatoria da parte dei Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto, che arrestano due cittadini tunisini in flagranza di reato per il furto di cavi di rame.
In particolare, nella serata di ieri, intorno alle ore 22.00, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Barcellona P.G., supportati dai militari delle Stazioni di Furnari e Terme Vigliatore hanno tratto in arresto MEFTAH Hamadi (cl. 68) e MEFTAH Marco (cl. 93), rispettivamente padre e figlio entrambi con pregiudizi penali, sorpresi in flagranza di reato, mentre erano intenti a caricare a bordo di un furgone dei cavi in rame che poco prima asportato avevano della rete ferroviaria italiana che collega Terme Vigliatore (ME) a Tindari (ME), nei pressi del ponte Mazzarrà S. Andrea (ME).

I Carabinieri hanno sorpreso i due tunisini con circa 800 metri di cavi contenenti conduttore in rame da poco asportato. La successiva perquisizione personale e veicolare permetteva inoltre di rinvenire un coltello a serramanico del genere proibito nonché un’accetta, una tenaglia ed un faro. La refurtiva e gli oggetti rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro.
Per i due stranieri sono scattate le manette con l’accusa di furto aggravato in concorso e porto di armi od oggetti atti ad offendere.



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