Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

‘SFRUCULIANDO’, È NATO A SCIAMMINTAUN MA È CRESCIUTO IN COLLEGIO… DI CORREZIONE


SciamminTaun, 07/03/2014 – Si chiama ‘Sfruculiando’, è domiciliato su Facebook e si aggira notturno, in un anonimato discreto e inquietante, narrando con romanzesche forme la vita di SciamminTaun, luogo fiabesco eppure vivo di umanità assortita, come le caramelle Charms di tramontata memoria. Una vita dai cromatismi e dai sapori diversi, il più delle volte godibili e accesi, come le arance sanguinelle appena colte, prima d’essere stipate sui camion che le terranno per giorni sotto il sole cocente, lungo strade frastornate dalle auto in transito e dai fumi di scarico.

SciamminTaun e Mr. Sfruculiando, il suo autore, risentono audacemente delle lezioni ‘piccionesche’, assorbite seralmente, come fosse la scuola serale del maestro Manzi, attraverso la tv rionale, sorniona e approssimativa, come dire: “A Sciammintaun ciabbiamo la tv di paese, ma è così povera, così povera, che riporta le notizie del giorno, però con qualche errore di grammatica”.
Così Mr. Sfruculiando, autore prolifico quanto ‘timido’, ingegnoso e audace, fervido di fatti e di pensieri, fornisce ai suoi lettori “esclusive megagalattiche ed interplanetarie”, badando assai ai fatti, che pasteggia come caviale e champagne, e di tanto in tanto, per confondere le acque e conservare le mentite spoglie, con malizia pre-scolare ci mette dentro un comunissimo errore di grammatica o di sintassi, a seconda dell’andamento della serata, degli accadimenti, dei personaggi e dei fatti: “publichiamo anziché pubblichiamo; si sà, con un bell’accento di portamento, anziché si sa, etc.

Ma attenzione a non lasciarsi ingannare, perché il poeta è poeta, padroneggia bene la lingua e i concetti, pensa e crea: insomma, Mr. Sfruculiando non è affatto un fesso, anzi. Ha un solo difetto, se di difetto si tratta: non si occupa di politica o, quantomeno, di politica spicciola, quella locale, della cittadina in cui notturno si aggira e in essa vive. Per Mr. Sfruculiando contano solo la poesia e la musica, come Benigni quando canta “Quanto t’ho amato”:

Quanto t'ho amato e quanto t'amo non lo sai
e non lo sai perchè non te l'ho detto mai...
anche se resto in silenzio, tu lo capisci da te...
Nell' Amor le parole non contano, conta la musica...

Per Mr. Sfruculiando ciò che conta è la musica. Mr. Sfruculiando ama i superlativi, l’ebbrezza della lingua italiana: “recentissimo, Sua Bassezza Voracissima e Serenissima, ArciduCACATO, fedelissimo (finchè dura), celeberrime botte di culo, etc.

E vividamente, Mr. Sfruculiando crea. Crea personaggi fantastici, mai esistiti nella realtà e nella realtà mai cercati da alcuno. Nessuno dei suoi lettori, infatti, si pone il problema, la curiosità di capire, di sapere chi possano essere mai “Pipìn Von Sciammìm 'ntisu DracuLak, quali i componenti del suo CLAN, dove sorge e se sorge davvero SciamminTaun, dove sono di stanza le truppe SciammenLate, in che cosa consistono le celeberrime botte di culo, chi potrebbe mai essere il Vampiro”?

Niente, a nessuno tutto ciò importa: le parole non contano, conta la musica..!

Mr. Sfruculiando è uomo di cultura, di musica e di viaggio. Conosce il pantografo, la carta millimetrata e Panormus, per avere affondato a lungo la sua vista, al lume di lucerne odorose, nelle pagine inquiete dei Beati Paoli e del collega scrittore di romanzi d'appendice, fattosi (s)conoscere con lo pseudonimo William Galt, per non dare troppo nell’occhio.
E allora Mr. Sfruculiando prova notturnamente a dormire, ma patisce l’insonnia e non ci riesce. Nel turbine dell’insonnia ripensa alle notti in collegio, a tutte le volte che provò ad annodare le lenzuola per darsi alla fuga, almeno per potere visitare una discoteca, un pub, un giro di poker tra amici e una birra di puro malto. Niente! Non dorme e conia geniali contributi alla lingua italiana e alla narrativa: “ANOrevole SLURPoto, esCogito (ergo sum), (mis)Fatti non parole, DracuLak (con 'k' e non con Lacca), incedere da Babbuino ubriaco, "stocca", la Cavallerizza capo che esce ovviamente senza timbrare, annusando l'aria come una pastore meremmana; Minkiate (con 'k' e non con Lacca)”.

E ancora, Mr. Sfruculiando produce perle di dagherrotipia e di ingegno: “Carnevali multicolore, guitti, ballerine, clowns e buffoni dal repertorio "amnesico", "indigniatico", "turlupinatico", "doppioetriplomoralistico" e soprattutto i "sempreonestimaingenui" e i "moralitari_adusooveconvenga, rottami già vecchi e rottamatori de noantri”.

Mr. Sfruculiando, irriverente genio della pantografia, della dagherrotipia, della logopedia, della scrittura creativa e dell’anonimato, colui che il padre, per correggerne gli eccessi letterari e le cattive abitudini di allentarsi i calzoni sul di dietro con la mano senza ritegno e di controllare le timbratute dei cartellini altrui e di chiosare, fustigare, stroncare, deplorare, stigmatizzare, demonizzare, deportò in collegio, dalle malcapitate suore, ma che “l’ANOrevole SLURPoto, DracuLak o la Cavallerizza capo avrebbero giustamente voluto meglio in un collegio… di correzione!

Così si inzegna!

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