Stretto di Messina: filmato squalo bianco di tre metri vicino alla spiaggia

Reggio Calabria, filmato squalo bianco femmina di oltre tre metri a pochi metri dalla spiaggia. Due pescatori diportisti hanno ripreso l'esemplare dalla loro barca 29/04/2024 - Lo Stretto di Messina è un habitat ideale per la riproduzione degli squali. E con l’avvicinarsi della stagione estiva è tempo di bagni. E per i più fortunati l'occasione di tuffarsi in mare è quanto mai vicina. Ma la recondita paura di vedersi galleggiare intorno una pinna a filo dell'acqua a volte riaffiora, è proprio il caso di dirlo, un pochino nella testa di tutti noi. Stavolta è accaduto davvero vicino la riva di Reggio Calabria, più precisamente nelle acque di fronte la località Pentimele, nella periferia Nord di Reggio, il 24 aprile 2024.   «Questo è uno squalo bianco», dicono meravigliati i pescatori mentre osservano ciò che accade dinanzi la loro barca”. Nelle immagini registrate si vede il pescecane girare nelle vicinanze della barca, forse a causa delle esche gettate in acqua, per poi ripr

TASSAZIONE SULLE RENDITE FINZANZIARIE: ECCO PERCHÉ NON VA L'AUMENTO

Milano, 28/03/2014 - Le Rendite finanziarie secondo Renzi. Dal primo maggio la tassazione sulle rendite finanziarie passerà dal 20 al 26%. Con questa misura il Governo Renzi conta di recuperare 2.6 miliardi di maggior gettito e di coprire parzialmente i maggiori oneri che deriveranno dalle misure annunciate poche settimane fa. Il secondo obiettivo è convergere verso una media europea che si attesta intorno al 25%.

Il provvedimento del Governo, tuttavia, ha alcune falle che devono essere sfuggite ai tecnici del ministero ed ai giovani della segreteria politica del premier.

Gettito

1. L’ipotesi di un gettito aggiuntivo è presunta e non si basa altro che su proiezioni derivanti dallo stock di titoli presenti attualmente nei portafogli. In 20 anni la propensione al risparmio delle famiglie italiane si è più che dimezzata, passando dal 23,8% al 9,7% del reddito lordo disponibile (fonte Banca d’Italia); mentre il valore assoluto in titoli di Stato resta sostanzialmente costante in tutto il decennio passato, quello in attività finanziarie diverse (azioni, obbligazioni convertibili ecc.) segna un trend discendente passando da circa 90 a 56 miliardi (fonte OECD, Prometeia). È dunque legittimo aspettarsi, a meno di una improvvisa e clamorosa risalita del reddito disponibile, che la tendenza alla contrazione dei risparmi si confermi, rendendo difficile per il governo raggiungere gli obiettivi annunciati;
2. I capitali sono mobili per definizione e quindi difficilmente sarà possibile trattenerli per applicare la nuova tassazione, ipotesi tra l’altro niente affatto auspicabile. Esistono molti strumenti finanziari, facilmente accessibili anche agli investitori retail, che consentono di aggirare l’aliquota.

Asimmetria con i BOT
Nelle ipotesi del Governo, che conferma l’impostazione voluta anche dal Governo Letta, alla nuova aliquota sono assoggettate tutte le attività finanziarie diverse dai titoli di Stato. Si verifica dunque una situazione di asimmetria fiscale fra strumenti del risparmio sostanzialmente assimilabili, con quelli emessi dal Tesoro che godono di un indubbio e quantitativamente rilevante vantaggio. È una concorrenza che risulta inaccettabile, anche alla luce del dettato dell’art. 47 della costituzione: la Repubblica incoraggia e tutela in risparmio in TUTTE le sue forme [..].

L’effetto sui tassi
Per un’azienda privata che ricorre all’emissione di obbligazioni, cambiali finanziarie o minibond – materia oggetto del decreto 83/2012 da parte del governo Monti, che ne intendeva incentivare l’uso - per la acquisizione temporanea di capitali, l’aumento dell’aliquota fiscale si tramuta ipso facto in aumento del costo del denaro, pari all’aumento del tasso netto da riconoscere ai sottoscrittori. In periodi in cui l’accesso ai capitali resta difficile per via della crisi economica e del sistema creditizio, ridurre l’appeal fiscale di queste forme di indebitamento si traduce in un aggravio dei conti patrimoniali e nella maggior difficoltà a varare piani di investimento orientati al recupero di competitività.

La pressione fiscale complessiva
Sebbene in modo residuale in termini quantitativi la nuova aliquota aumenta la pressione fiscale complessiva, che ha già raggiunto con il governo Monti prima e con quello Letta, vette mai toccate (44,4% 2012). A concorrere alla pressione fiscale che grava sui risparmi c'è inoltre l’imposta di bollo portata nel 2014 al 2 per mille del valore dei depositi e delle altre attività.

Conclusioni
La posizione di FARE per Fermare il declino è di assoluta contrarietà all’aumento dell’aliquota sulle rendite finanziarie. Il presunto allineamento con la media europea poteva essere attuato in modo progressivo, come in Inghilterra e Spagna, agganciando i redditi da capitale a quelli da lavoro, magari introducendo un’esenzione per quelli più bassi. Si è scelta invece la via più semplice, e più battuta in Italia, dell’aumento sic et simpliciter delle tasse, dimenticando che ad aumento delle aliquote corrisponde sempre più spesso diminuzione del gettito. Quello che manca da troppo tempo ormai è un rigoroso riordino di tutta la materia fiscale, esposta, da un ventennio almeno, a provvedimenti estemporanei finalizzati solo a far cassa. A pagare, come sempre, sono solo i risparmiatori e i produttori di reddito.


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