Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

EUROPEE: BOLDRIN (FARE): “SULLA STAMPA DI TORINO PUBBLICATE FALSITÀ AL LIMITE DELLA DIFFAMAZIONE”

Roma, 25 maggio - La Stampa, alla sua pagina 5 nell'odierna edizione, pubblica una "sintesi" delle liste in corsa per le elezioni europee. «A Scelta Europea - dichiara con profondo rammarico Michele Boldrin, leader di FARE per Fermare il declino, e candidato per Scelta Europea - il quotidiano di Torino attribuisce come leader o uomo-simbolo Mario Monti (con tanto di foto), come amici Renzi, Draghi e Napolitano (oltre a Guy Verhofstadt, oh well, almeno uno!), come nemici Grillo e la Lega, come obiettivo più potere alla UE, come sponsor Gianfranco Fini, e come slogan "Se vince Grillo lo spread va alle stelle".
Ometto la loro scelta di candidato "vip" (sic!) visto che, alla fine, il giudizio su chi sia "vip" o normale è soggettivo e misura il sistema di valori di chi lo sceglie...

Ma il resto - sottolinea Boldrin - è pura menzogna che rasenta la diffamazione!

Mario Monti non c'entra nulla con Scelta Europea, di cui è palese avversario essendo un supporter del Partito Popolare Europeo al quale aderiscono, è bene ricordarlo, Forza Italia e NCD! Mentre FARE per Fermare il declino ne ha osteggiato le politiche da subito ed il suo comportamento negli ultimi mesi ci conferma, se ve ne fosse bisogno, della giustezza delle nostre scelte.

Renzi - continua Boldrin - è un nostro avversario, come lo è Napolitano e tutto il PD. Di Draghi io ho una personale buona opinione, sul piano tecnico, e nient'altro.

Il nostro obiettivo - spiega il Leader di FARE - è dare più potere al Parlamento Europeo e meno potere alla Commissione! Molto meno potere, con molta meno burocrazia, eccetera. Fare l'Europa Federale "dei popoli" è l'opposto di dare più potere alla UE!

Gianfranco Fini - puntualizza Boldrin in una nota e sul suo profilo Facebook - ha dichiarato, sulla Stampa appunto, di voler votare Scelta Europea. Molto bene, un voto in più non guasta mai viste le circostanze. Nient'altro. Mai incontrato Fini, mai avuto rapporti politici con lui. Punto.

Questa oscenità de La Stampa - conclude Michele Boldrin - viene a completamento di una campagna elettorale durante la quale, fatte salve poche lodevoli eccezioni concentrate in un paio di giornali, qualche radio ed un paio di canali TV il resto dei media ha o censurato Scelta Europea con Guy Verhofstadt oppure, quando ne ha parlato, ne ha distorto la posizione, le proposte, i leader, i candidati, il programma. Il declino di questo paese è più avanzato, profondo e grave di quanto io stesso pensassi, e me ne rammarico assai».




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