Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

STATUTO SPECIALE DI AUTONOMIA, NEL 68°ANNIVERSARIO APPLICARE PER POI FESTEGGIARE!

Domani 15 maggio alle ore 10.15 presso la Sala Stampa dell'Assemblea Regionale Siciliana a Palazzo dei Normanni, diversi esponenti dei movimenti autonomisti siciliani terranno una conferenza stampa, in occasione del 68° anniversario dell'approvazione dello Statuto autonomistico. L'incontro con la stampa sarà l'occasione per esprimere le posizioni sul rilancio dell'Autonomia e del rapporto Stato-Regione, sulla recente pronuncia della Corte Costituzionale sul ruolo del Commissario dello Stato e sul controllo preventivo dell'attività legislativa regionale, sul federalismo fiscale


Palermo, 14/05/2014 - L'Istituto di Cultura Politica per la Questione Siciliana – xQS considera quella del 15 maggio una data importante, storica nella storia recente della Sicilia e del suo Popolo. E’, infatti, il 68°anniversario dell’ emanazione dello Statuto Speciale di Autonomia. E tuttavia abbiamo il dovere, come socialisti e siciliani, di sottolineare che sarebbe miope oggi unicamente festeggiare. La situazione sociale, politica ed economica non è delle migliori. Dobbiamo interrogarci, in prossimità di questa data, su perché l'Autonomia non ha assicurato, ai Siciliani , alle Siciliane, quella floridezza che avrebbe potuto Loro garantire.

La risposta ovviamente è che non è stata colpa dello Statuto, ma semmai di
una classe politica e dirigente che l’Autonomia ha violato e sostanzialmente
vanificato. Una concezione ascara, centralista ed essenzialmente antisiciliana unita ad interessi di gruppi, fazioni e camarille ha fatto dello Statuto ( DECRETO
LEGISLATIVO N° 455 del 15 maggio 1946 , emanato dal Re d’Italia Umberto II di Savoia, e sottoscritto dai Ministri DE GASPERI, NENNI, TOGLIATTI) un ininterrotto mercimonio.

Occorre, dunque, ricordare, approfondire il senso, la prospettiva, la
lungimiranza istituzionale dello Statuto, sottraendolo però ad un clima di
festa che non ha ragion d’essere , visto il pessimo uso che di questo è stato
fatto. Solo attraverso la riflessione sarà possibile giungere, finalmente, alla piena
applicazione integrale dello Statuto del 1946, oggi parte della Costituzione
repubblicana.

Questa giornata del 15 maggio può e deve , bensì, divenire l’ occasione
etica e politica, per affermare la consapevolezza del Popolo Siciliano sul
merito dei propri diritti e dei propri bisogni. L'Autonomia sin qui è stata una occasione perduta per i Siciliani anche per colpa di una minoranza di Siciliani asserviti ad interessi estranei a quelli
del nostro Popolo che, l'hanno violata e snaturata, violando così la stessa
Legalità Costituzionale. E’ tempo di cambiare musica!

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