Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

STRAGE DI CAPACI: BLITZ SUL LUOGO IN CUI FU AZIONATA LA BOMBA

Srotolato un tricolore lungo 20 metri. “La mafia ha perso, Falcone e Borsellino vivono in ogni tricolore”
Capaci (Pa), 22/05/2014 - Blitz questa mattina intorno alle 11 dei militanti di Fratelli d’Italia - Alleanza Nazionale e Gioventù Nazionale che dalla collina che domina Capaci, proprio davanti la casina da dove fu azionato l’esplosivo che provocò la strage in cui morirono Giovanni Falcone e la scorta, hanno srotolato un immenso tricolore di 20 metri. Colti di sorpresa, molti cittadini di Capaci hanno assistito all’azione.

Il Coordinamento Provinciale di Palermo di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale con questa iniziativa vuole rimarcare, ad un giorno dalle celebrazioni del 23 maggio, che la mafia non vinse a Capaci. I boss pensavano di uccidere per sempre, insieme a Giovanni Falcone, la speranza di far trionfare in Sicilia la legalità. Il lungo tricolore esposto a Capaci vuole simboleggiare il risveglio nazionale iniziato proprio in quel luogo di morte.

Dopo le stragi del 1992 gli italiani hanno maturato una nuova consapevolezza sull’importanza della lotta senza se e senza ma alla mafia. Tricolore che, nell’anniversario della strage, è l’unico simbolo che realmente unisce tutti gli italiani che su questi temi non possono dividersi in fazioni. La mafia nel 1992 vinse una battaglia, non la guerra. Falcone e Borsellino rivivono in ogni tricolore. Rivivono nell’azione di magistrati come Di Matteo e Gozzo che rischiano la loro vita per tutta la comunità, rivivono nelle forze dell’ordine che adempiono con coraggio al loro dovere, rivivono nell’impegno quotidiano di tanti cittadini comuni di buona volontà che non si piegano alla mafia.

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