Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

ANAGRAFE DEI RIFIUTI: DA CAPO D'ORLANDO 3 PROPOSTE ANTICORRUZIONE DA ADOTTARE IN TUTTA LA SICILIA

Capo d'Orlando: il movimento "Capo d'Orlando 2016" consegna al Sindaco e ai Capigruppo Consiliari tre proposte di delibera inerenti il tema dei rifiuti ed il contrasto alla Corruzione, delibere importantissime per quanto riguarda la trasparenza amministrativa e la virtuosa gestione del ciclo dei rifiuti, "proponibili" in ogni Comune Siciliano

Capo d'Orlando, 03/06/2014 - Anagrafe pubblica relativa alla raccolta, al recupero, allo smaltimento e agli impianti dei rifiuti solidi urbani. Premesso che il più grave problema relativo all’intero ciclo dei rifiuti solidi urbani è la mancanza di trasparenza e di controlli. Il ciclo completo dell’RSU della nostra città non è facilmente intelligibile, infatti non sono disponibili i dati sensibili e lì dove ci sono risultano datati. La disponibilità di dati certi e aggiornati è indispensabile per l'avvio di ogni politica di costruzione di un ciclo virtuoso dei rifiuti. I Comuni impegnano ingenti risorse finanziarie per il riciclo e per il trattamento negli impianti ma nessuno conosce effettivamente come lavorano e dove finiscono i prodotti finali.

Questa proposta di delibera che istituisce l'Anagrafe Pubblica dei Rifiuti ha come scopo quello di rendere pubblici e consultabili i dati dell’intera filiera, con particolare attenzione agli impianti di incenerimento/gassificazione, agli impianti di trattamento, alle discariche e alle questioni economiche che sono dietro al ciclo completo o presunto tale.

ART. 1
(Produzione di rifiuti solidi urbani)
Saranno resi pubblici ogni sei mesi attraverso il sito istituzionale del Comune di Capo d'Orlando:
a)la produzione di rifiuti solidi urbani (in tonnellate/anno);
b)la produzione pro-capite di rifiuti solidi urbani (in Kg/abitante/anno).

ART. 2
(Raccolta differenziata)
Per il Comune di Capo d'Orlando saranno rese pubbliche ogni 6 mesi:
a)le modalità mediante le quali viene effettuata la raccolta differenziata nei singoli quartieri della città;
b)la percentuale di raccolta differenziata totale;
c)la percentuale di raccolta differenziata da secco;
d) la percentuale di raccolta differenziata da umido;
e)i quantitativi effettivamente destinati al recupero di ogni frazione omogenea ottenuta dalla raccolta differenziata (in particolare carta, plastica, vetro, verde, organico e metalli) espressi come percentuale sul totale della raccolta per abitante/anno (in kg).
Rispetto alla quantità totale di materia (in tonnellate/anno) raccolta in maniera differenziata nel territorio di Capo d'Orlando sarannno resi pubblici ogni sei mesi:
a) la quantità di “secco” convertita in materie prime seconde;
b)la quantità di “umido” convertita in compost;
c)la quantità di secco e di umido conferite in discarica;
d)le quantità di secco incenerite;
e)le quantità di secco e di umido smaltite in altri modi.

ART. 3
(Impianti di trattamento e recupero dei rifiuti solidi urbani)

Sul sito del Comune di Capo d'Orlando verranno pubblicate le seguenti informazioni e dati sull’impiantistica presente:
a)piattaforme per il conferimento dei materiali raccolti in maniera differenziata: ubicazione, proprietà. autorizzazioni, numero e date dei controlli effettuati, capacità presente o autorizzata (t/a) e totale input impianto (t/a); convenzionamento con uno o più Consorzi dei materiali;
b)impianti di selezione del multi materiale: ubicazione, proprietà. autorizzazioni, numero e date dei controlli effettuati, capacità presente o autorizzata (t/a) e totale input impianto (t/a);
c)impianti di recupero; Carta: cartiere e aziende di commercio carta da macero; Plastica: aziende di produzione granuli, scaglie o prodotti in plastica, recuperatori di energia; Verde: compostatori, pannellifici, lavorazione del legno; Organico: compostatori; Vetro: vetrerie e aziende lavorazione sabbie di vetro; Metalli: fonderie e aziende di commercio materiali di recupero;
d)impianti di trattamento meccanico biologico; ubicazione, proprietà, autorizzazioni, numero e date dei controlli effettuati. Capacità presente o autorizzata (t/a) e totale input impianto (t/a). La quantità (t/a)di prodotti in uscita da ogni impianto suddivisa per codice CER, tra cui FOS (frazione organica stabilizzata), Css (combustibile solido secondario), Cdr (combustibile derivato da rifiuti) e scarti. La destinazione finale (incenerimento/smaltimento/altro) di ogni tipologia di rifiuto (per codice CER) prodotta dagli impianti di trattamento meccanico biologico;
e)impianti di compostaggio, ubicazione, proprietà, autorizzazioni, numero e date dei controlli effettuati. Capacità presente o autorizzata (t/a) e totale input impianto (t/a). Quantità (t/a) di compost realmente utilizzato per i fini predisposti e quello conferito in discarica;
f)per ogni ulteriore tipo di impiantistica atta al trattamento di rifiuti solidi urbani indifferenziati sono riportate le seguenti informazioni: ubicazione, proprietà, autorizzazioni, numero e date dei controlli effettuati, quantità (t/a) e qualità del prodotto in input ed in output (per codice CER), destinazione finale (incenerimento/smaltimento/altro) di ogni tipologia di rifiuto (per codice CER) prodotta dagli impianti.

ART. 4
(Impianti per il recupero energetico)
Sul sito del Comune di Capo d'Orlando verranno riportate le seguenti informazioni e dati sull’impiantistica presente:
a)per gli inceneritori: ubicazione, proprietà, autorizzazioni, numero e date dei controlli effettuati, capacità presente o autorizzata (t/a); totale input impianto (t/a) diviso per provenienza; produttività energetica, quantità di scorie prodotte. I valori delle emissioni prodotte da questi impianti saranno disponibili in continuo sul portale istituzionale
ART. 5
(Discariche)
Sul sito del Comune di Capo d 'Orlando verranno riportate le seguenti informazioni:
a)numero di discariche, ubicazione, proprietà, autorizzazioni, numero e date dei controlli effettuati, capacità autorizzata e capacità residua disponibile (t/a) quantità di materiale ricevuto ogni sei mesi distinto per tipologia (t/a);
b)rispetto al materiale ricevuto ogni sei mesi, questo è suddiviso per: indifferenziato (tal quale), FOS (frazione organica stabilizzata), residui di incenerimento/gassificazione (scorie), CDR di bassa qualità, scarti da raccolta differenziata ed altro.
ART. 5 (bis)
(rifiuti trattati, inceneriti e smaltiti fuori Capo d'Orlando)
Ogni sei mesi vengono rese pubbliche le quantità e le tipologie di rifiuti (codice CER) che vengono trattate, incenerite e smaltite fuori dal territorio Comunale, si rendono noti gli impianti e le discariche di destinazione e i costi di tali operazioni.

ART. 6
(Tariffe, crediti, tasse)
a)sono rese pubbliche le tariffe, divise per impianto, per tonnellata di RSU trattata o conferita in discarica. In particolare si fa riferimento a quelle degli impianti di: trattamento meccanico biologico, tritovagliatura, compostaggio, selezione del multi materiale, incenerimento; nonché del conferimento in discarica;
b)sono rese pubbliche le situazioni debitorie dell’ente gestore nei confronti delle aziende pubbliche e/o private che si occupano nel territorio di trattamento e/o di smaltimento dei RSU.

ART. 7
(Pubblicazione dei dati)
1.Capo d'Orlando deve rendere gratuitamente disponibili ed accessibili i dati, di cui alla presente deliberazione, formati, o comunque trattati, in modalità digitale e in almeno un formato aperto, ovvero resi accessibili pubblicamente e documentati esaustivamente.
I dati devono altresì essere:
a) completi: devono essere accessibili tutti i dati, eccetto quelli che sono soggetti a valide restrizioni di riservatezza e sicurezza;
b) primari: i dati sono raccolti alla fonte, con il massimo livello possibile di dettaglio, non in forme aggregate o modificate;
c) tempestivi: i dati sono resi pubblici tanto velocemente quanto è necessario per preservarne il valore;
d) accessibili: i dati sono disponibili al più ampio numero di utenti per la più ampia varietà di scopi;
e) leggibili dai computer: i dati sono strutturati per consentire di essere processati in modo automatico;
f) non discriminatori: i dati sono disponibili a chiunque, senza necessità di registrazione;
g) non proprietari: i dati sono disponibili in un formato sul quale nessuna entità ha esclusivo controllo;
h) liberi: l’uso e il riuso dei dati non è soggetto ad alcuna restrizione derivante da copyright o brevetto.
2 La pubblicazione è effettuata, a cura del Comune di Capo d'Orlando, in un’apposita sezione del Sito internet istituzionale.
ART. 8
(Riutilizzo dei dati pubblici)
1.Tutti i cittadini e le imprese hanno diritto ad accedere e riutilizzare i dati pubblici di cui alla presente deliberazione. Le licenze con cui i dati vengono resi disponibili devono sempre consentire la più ampia e libera utilizzazione gratuita, anche per fini commerciali e lucrativi.
ART. 9
(Responsabilità e monitoraggio)
1.I dirigenti rispondono dell'osservanza ed attuazione delle disposizioni di cui alla presente deliberazione ai sensi e nei limiti degli articoli 21 e 55 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
La mancata pubblicazione dei dati in almeno un formato aperto è comunque rilevante ai fini della misurazione e valutazione della performance individuale dei dirigenti.
2.LAssessore delegato per materia riferisce annualmente al Consiglio Comunale lo stato di attuazione della presente deliberazione; a tal fine è redatto un rapporto annuale che viene pubblicato nella pagina iniziale del Sito del Comune di Capo d'Orlando
3.Quanto previsto dalla presente proposta sarà realizzato entro un anno a partire dall’approvazione della stessa.

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE PER L’AVVIO DEL PERCORSO “VERSO RIFIUTI ZERO” CON L’INTRODUZIONE DI UN PROGRAMMA DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI E DEI SERVIZI DI DECORO E IGIENE URBANA, TRA CUI LA RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA SPINTA DEI RIFIUTI URBANI

1. Intraprendere il percorso verso il traguardo “Rifiuti Zero” stabilendo il raggiungimento nel più breve tempo possibile degli obiettivi di legge e, comunque, il conseguimento del 75% di raccolta differenziata entro il 2016 e del 90 % entro il 2020, con almeno il 50% di effettivo riciclo.

2. Assumere ogni utile iniziativa nei confronti del Governo e del Parlamento per la piena attuazione delle forme di gestione del servizio di igiene pubblica risultanti dal referendum svoltosi il 12 e 13 giugno 2011
.
3. Operare affinché sia attuata la riorganizzazione della raccolta dei rifiuti urbani sul territorio della città per permettere il raggiungimento degli obiettivi di cui al punto 1, stabilendo la massimizzazione e l’estensione generalizzata della modalità di raccolta “porta a porta” quale sistema adottato in coerenza con quanto stabilito per la tipologia di raccolta nel Piano rifiuti vigente, coinvolgendo il maggior numero possibile di utenze secondo la programmazione di bilancio delle risorse economiche destinate.
4. Distinguere, attraverso una contabilità separata del ciclo dei rifiuti urbani, la raccolta e il riciclo dalle attività di spazzamento stradale e decoro, con la massima trasparenza in termini tecnici e economici. L’Amministrazione comunale, oltre a rendere pubblico il flusso dei rifiuti urbani in conformità con quanto previsto nella Del. C.C. N _____ (“Anagrafe pubblica relativa alla raccolta, al recupero, allo smaltimento e agli impianti dei rifiuti solidi urbani”), dovrà descrivere in modo leggibile e trasparente, il flusso delle risorse economiche con indicazione dei costi del servizio impiantistico e dei ricavi derivanti dalla vendita dei rifiuti differenziati da parte dell'ente gestore.

5. Progettare ed attuare entro il 2016 un sistema di tariffazione puntuale, basato sulla effettiva quantità di rifiuti indifferenziati prodotti dalle utenze domestiche e non domestiche, con modalità di rilevazione e sistemi tecnologici avanzati da sperimentare in uno o più quartieri in funzione della sua successiva applicazione generalizzata;

6. Al fine di evitare che i rifiuti speciali non assimilati finiscano nel flusso degli urbani con ingenti aggravi economici della gestione di tale flusso, stabilire che nell’attuazione del sistema di raccolta siano previsti di norma, e soprattutto in fase di avvio di nuove modalità, sia i controlli sugli errati conferimenti, con diffida preliminare e successiva irrogazione di sanzioni, sia la revisione delle banche dati ai fini del recupero dell’evasione tributaria;

7. Promuovere nel tempo la diffusione delle iniziative dirette a favorire il riutilizzo dei prodotti e la preparazione al riutilizzo dei rifiuti realizzando già entro il 2016, nelle more dell’entrata in vigore dei decreti attuativi previsti dall’art. 180 bis della Legge n. 152/2006 e s.m.i., un progetto pilota di “centri di riuso provvisori” nei quale sia possibile scambiare/donare beni e prodotti intercettandoli prima che acquisiscano lo status di rifiuto. Tali centri di riuso, posti preferibilmente su aree in prossimità dei centri di raccolta, avranno inizialmente la finalità primaria di favorire la donazione e lo scambio tra privati di beni e prodotti intercettandoli prima del conferimento come rifiuti nei centri di raccolta e/o nelle “isole ecologiche mobili”. Presso gli stessi centri di riuso saranno attivate iniziative didattiche, culturali, sociali ed educative con l’obiettivo di sensibilizzare ed educare la cittadinanza alla pratica del riutilizzo. Tale sperimentazione dovrà condurre, negli anni successivi, compatibilmente ed in conformità con i citati decreti attuativi, alla diffusione di veri e propri “centri del riuso e riparazione” con la massima diffusione sul territorio comunale, prevedendo un incremento progressivo fino al raggiungimento dell’obiettivo di un centro in ogni quartiere. L'Ente Centrale favorisce lo sviluppo della filiera del riutilizzo mettendo a disposizione dei gestori dei centri di riuso, spazi e strutture sia per la ricezione, i laboratori ed il deposito che per la preparazione al riutilizzo.

8. Istituire l' “Osservatorio Comunale verso Rifiuti Zero” con il compito di monitorare, nell’ambito del contesto municipale, l’attuazione delle disposizioni generali della presente deliberazione, rendere pubblici e disponibili i dati sugli obiettivi raggiunti, raccogliere segnalazioni ed indicazioni dai cittadini e dalle utenze in genere, inoltre l'Osservatorio si occuperà di monitorare, elaborare e sintetizzare i dati nel percorso cittadino verso Rifiuti Zero indicando criticità e soluzioni per rendere il suddetto percorso trasparente, verificabile, partecipato e costantemente aggiornato anche alla luce dell’evolversi del quadro nazionale ed internazionale. Tale organismo sarà costituito con rappresentanza paritaria dal Municipio e dall'azienda che si occupa del servizio da un lato e dalle Associazioni, Comitati e Cittadini dall’altro che insieme procederanno alla nomina di un Presidente esterno all’Amministrazione comunale.

9. Inserire in qualità di componenti di tale Osservatorio Comunale gli esperti nominati dai cittadini ed una quota paritaria composta dai rappresentanti della Giunta, dell'azienda di raccolta e dei funzionari tecnici e/o amm.vi di supporto. Tale assemblea insieme procederà alla nomina del Presidente con esperienza tecnico-scientifica specifica ma esterno all’Amm.ne comunale. Gli Osservatori verso Rifiuti Zero, dovranno dotarsi di un regolamento interno che fissi i criteri di convocazione e di funzionamento ed i poteri conferiti al fine di rendere traducibili le valutazioni verbalizzate e condivise in atti di indirizzo da sottoporre alla approvazione delle assemblee dell’assemblea consiliare.
10. Stabilire che i componenti di tale Osservatorio Comunale dovranno riunirsi almeno due volte l’anno, e che si provvederà a rendere pubbliche apposite e dettagliate relazioni semestrali o annuali sullo stato di avanzamento del lavoro svolto.
11. Adeguare tutti i prossimi atti ufficiali dell’Amministrazione inerenti la gestione dei rifiuti urbani ai criteri generali contenuti nel presente documento di indirizzo.

1. ANAGRAFE DEGLI ELETTI DETTAGLIATA, FRUIBILE, DIFFUSA

CONSIDERATO CHE

Il decreto legislativo 33/13 prevede la messa online dei curriculum vitae, dei compensi di qualunque natura connessa all’assunzione della carica, delle informazioni relative a qualsiasi altra carica presso enti pubblici o privati (inclusi i compensi per questi ruoli) e la dichiarazione reddituale e patrimoniale di tutti gli eletti.
IL COMUNE DI CAPO D'ORLANDO DELIBERA:

a farsi carico di garantire le forme di fruibilità maggiore possibili e di diffusione dell’iniziativa, ricorrendo ai mass media locali e promuovendo al meglio la pagina anche attraverso pubblicità istituzionale su autobus, in luoghi pubblici istituzionali e non, nelle scuole, negli uffici pubblici, nei teatri e nelle biblioteche, nelle circoscrizioni.

2. TRASPARENZA ECONOMICA: BILANCI ONLINE; DATI SUGLI ENTI PUBBLICI VIGILATI, ENTI PRIVATI IN CONTROLLO PUBBLICO, PARTECIPAZIONI IN SOCIETA’ DI DIRITTO PRIVATO

2.1 BILANCI ONLINE

CONSIDERATO CHE:

Per come previsto da legge il bilancio completo va pubblicato in formato open data con annessa tabella sintetica delle spese dell’anno precedente, che contenga tempi, costi unitari, indicatori di realizzazione delle opere pubbliche.
IL COMUNE DI CAPO D'ORLANDO DELIBERA:
al fine di concretizzare il diritto di monitorare, che le informazioni vengano organizzate in modo intuitivo e divulgate tramite una pagina istituzionale, con infografiche semplici che permettano di capire facilmente come il Comune spende le sue risorse.

2.2 TRASPARENZA DEGLI ENTI PUBBLICI VIGILATI, ENTI PRIVATI IN CONTROLLO PUBBLICO, PARTECIPAZIONI IN SOCIETA’ DI DIRITTO PRIVATO

CONSIDERATO CHE:
Il decreto legislativo 33/13 (art 22) prevede che le Pubbliche amminIstrazioni mettano online dati relativi agli enti pubblici vigilati, agli enti di diritto privato controllati o vigilati dall’amministrazione, alle partecipazioni in società di diritto privato. I dati più importanti che devono già essere per legge online sono:
- un elenco di tutti questi enti, periodicamente aggiornato;
- la misura dell’eventuale partecipazione;
- la durata dell’impegno;
- l’onere complessivo annuale sul bilancio dell’amministrazione;
- il numero dei rappresentanti dell’amministrazione negli organi di governo e loro trattamento economico;
- i risultati di bilancio degli ultimi 3 esercizi finanziari;
In assenza di queste info, la legge fissa il divieto di erogazione di qualunque somma da parte dei comuni.
IL COMUNE DI CAPO D'ORLANDO DELIBERA:
di realizzare rappresentazioni grafiche che evidenziano le relazioni tra amministrazioni e questi enti, con link ai siti istituzionali e dettagli su chi ricopre gli incarichi di indirizzo e su chi è titolare d’incarico (al fine di creare una maggiore semplicità e accesso ai dati).


3. ETICA PUBBLICA E RESPONSABILITA’ POLITICA
CONSIDERATO CHE:
Tutti gli Enti locali sono per legge chiamati a dotarsi di codici etici propri che integrano il codice di comportamento nazionale. Questi codici contengono le prassi da seguire da tutti i dipendenti delle pubbliche amministrazioni, ma il rischio che restino solamente sulla carta è molto forte.

IL COMUNE DI CAPO D'ORLANDO DELIBERA:
L' adozione della Carta di Pisa, codice etico promosso da Avviso Pubblico, poiché è fondamentale adottare codici etici stringenti e che prevedano clausole e sanzioni sia per il livello amministrativo che per quello politico, che prevedano la diffusione tra tutti i destinatari, affinché sia conosciuto e applicato, che preveda una formazione specifica sul tema dell’integrità pubblica.


4. TAVOLA PUBBLICA PER LA TRASPARENZA: MONITORAGGIO DELLA CITTADINANZA E GIORNATE DELLA TRASPARENZA
CONSIDERATO CHE:
Per prevenire la corruzione e promuovere la trasparenza occorre l’impegno congiunto di istituzioni e società civile, a cui la legge affida il ruolo di monitorare, sapere, partecipare. La “Giornata della trasparenza” è l’evento previsto da legge che tutte le Pubbliche amministrazioni devono prevedere.

IL COMUNE DI CAPO D'ORLANDO DELIBERA:
Di predisporre una “tavola pubblica per la trasparenza” congiunta, composta dal sindaco, dal responsabile anticorruzione, da realtà della società civile predisposte che s’incontra almeno una volta ogni tre mesi e riferisce sul sito Riparte il futuro le date delle riunioni e gli esiti dell’incontro.
Ruoli della tavola è monitorare il rispetto delle politiche previste nel piano anticorruzione e in quello della trasparenza per come stabilite (formazione, rotazione degli incarichi, whistleblowing, messa online delle informazioni) e aggiornare insieme il piano anticorruzione, stimolando l’accesso civico.

5. OPEN DATA SUI BENI CONFISCATI

CONSIDERATO CHE:
Gli enti territoriali sono tenuti per legge (art. 48 del Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione) a redigere un apposito elenco dei beni confiscati ad essi trasferiti, periodicamente aggiornato. L’elenco, reso pubblico con adeguate forme e in modo permanente, deve contenere i dati concernenti la consistenza, la destinazione e l’utilizzazione dei beni nonché, in caso di assegnazione a terzi, i dati identificativi del concessionario e gli estremi, l’oggetto e la durata dell’atto di concessione.
IL COMUNE DI CAPO D'ORLANDO DELIBERA:

alla nessità di dare informazioni in formato open data alla società civile e all’ “Agenzia Nazionale dei Beni sequestrati e confiscati alla mafia”, specificando:
-informazioni generali sulla confisca (data della confisca, a chi è stato confiscato il bene);
- notizie sul loro stato d’uso (in buone o cattive condizioni; liberi o occupati);
- le forme di assegnazione (secondo bando, per assegnazione diretta …);
- il progetto sull’utilizzo che s’intende fare----------------------------------------- da parte dei richiedenti, con specifica convenzione;
- semestralmente, lo stato dell’arte sulla gestione della struttura e delle attività svolte.
L’intento è quello di creare una grande banca dati in capo all’Agenzia, che costantemente monitori e aggiorni la situazione dei beni confiscati in Italia.





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