Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

ARS, L'ON. RINALDI INTERROGA CROCETTA SUI RISCHI PERDITA FONDI EUROPEI 2014 - 2020

Palermo, 5 giugno 2014 - Stamane l’on. Franco Rinaldi, ha presentato all’Assemblea Regionale Siciliana, interrogazione a risposta urgente scritta all’indirizzo del Governatore della Regione Siciliana on. Rosario Crocetta, per conoscere ed avere notizia sui motivi ostativi che non hanno consentito di produrre i necessari programmi e la documentazione richiesta entro il 22 Maggio dalla Comunità Europea per poter aggredire le somme messe a disposizione per i due programmi operativi regionali (POR) del FESR, del Fondo sociale e per i programmi
operativi nazionali (PON), con una dotazione complessiva da spendere nel 2014 – 2022 di oltre 8,6 miliardi di euro.

Nella stessa, l’on. Rinaldi, chiede di avere notizia sulle eventuali ripercussioni che i ritardi del Governo Regionale possono comportare nel regolare recepimento delle somme messe a disposizione dalla Comunità Europea ed i tempi previsti per la soddisfazione dell’iter burocratico e per la consequenziale pubblicazione dei bandi esecutivi nella nostra Regione.

INTERROGAZIONE
(risposta scritta)

N. – Richiesta di chiarimenti in ordine ai ritardi nella presentazione del nuovo ciclo di programmazione dei fondi europei 2014 – 2020. Al Presidente della Regione,

PREMESSO che:

• entro il 22 maggio 2014 la Regione Siciliana avrebbe dovuto presentare i programmi e le documentazioni necessarie, per poter usufruire nel nuovo ciclo di programmazione dei fondi europei 2014 – 2020, che assegnano alla Sicilia, per i due programmi operativi regionali (POR) del FESR, del Fondo sociale e per i programmi operativi nazionali (PON), una dotazione complessiva da spendere nel 2014 – 2022 di oltre 8,6 miliardi di euro;

CONSTATATO che:

• a tutt’oggi non risulta alcun completamento dell’opportuno iter burocratico previsto per poter accedere alla dotazione sopra menzionata, tanto da esser stata richiamata la Regione Siciliana dalla Presidenza del Consiglio, che ha sollecitato l’attività della nuova programmazione 2014 -2020;

CONSIDERATO che:

• la Regione Siciliana già in passato si è contraddistinta per la cattiva gestione dei fondi europei, risultando tra le Regioni che meno hanno approfittato delle risorse messe a disposizione tra il 2007 ed il 2013 per lo sviluppo economico, con appena la metà dei fondi spesi;

• i dati ufficiali Istat per il primo trimestre del 2014, rapportato allo stesso periodo del 2013, consegnano un quadro disarmante con 38 mila posti di lavoro in meno, 2,5% in meno rispetto allo scorso anno, collocandoci tra le ultime 3 Regioni italiane per disoccupati ed improduttività;

• le manovre finanziarie regionali hanno ampiamente dimostrato l’incapacità delle casse regionali di reggere e sostenere iniziative atte allo sviluppo economico e del territorio;

CONSIDERATO INOLTRE che:

• anche l’indice Quars (Indice di qualità dello sviluppo regionale) colloca la Sicilia agli ultimi posti in termini di sviluppo economico ed imprenditoriale nei vari settori dell’economia dell’isola, ed addirittura ultima in assoluto in materia di Sanità e Servizi,

PER CONOSCERE:

• i motivi ostativi che non hanno consentito di produrre i necessari programmi e la documentazione richiesta entro il 22 Maggio dalla Comunità Europea per poter aggredire le somme messe a disposizione per i due programmi operativi regionali (POR) del FESR, del Fondo sociale e per i programmi operativi nazionali (PON);

• le eventuali ripercussioni che questi ritardi possono comportare nel regolare recepimento delle somme messe a disposizione dalla Comunità Europea;

• i tempi previsti per la soddisfazione dell’iter burocratico e per la consequenziale pubblicazione dei bandi nella nostra Regione.

(L’interrogante chiede risposta scritta con urgenza)

(4 Giugno 2014)

RINALDI

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