
Palermo, 18 giugno 2014 - Tenuta, oggi, sotto l'Assessorato dei Beni Culturali, in via delle Croci a Palermo, la manifestazione di protesta indetta da SADIRS, CUPAS/CODIR e COBAS/CODIR a causa, fra l'altro, dell'inaccettabile ritardo accumulato nel pagamento del salario accessorio arretrato. La manifestazione, volutamente in questa fase contenuta alla presenza dei soli rappresentanti sindacali, altro non è stata che la prova generale di una annunciate azione di protesta più ad ampia che coinvolga tutti gli Uffici centrali e periferici dell'Amministrazione regionale siciliana. La politica, infatti, sul personale, portata avanti da questa compagine di governo è del tutto inaccettabile e merita risposte adeguate alle continue provocazioni che sono culminate appunto, come nel caso dei Beni Culturali, a bloccare il pagamento del FAMP 2013 a 3500 lavoratori del settore.
Durante la manifestazione, l'assessore Pina Furnari e il dirigente generale Salvatore Giglione
hanno ricevuto una delegazione dei manifestanti, composta anche dai segretari generali e
regionali dei due maggiori sindacati autonomi e, nel corso dell'incontro, si sono affrontate le
svariate problematiche che hanno contribuito e contribuiscono alla devastazione e allo scempio
della cultura siciliana oltreché alla totale mortificazione professionale e giuridica di tutti gli addetti.
“Diamo una breve apertura di credito ai due vertici dell'assessorato - hanno dichiarato i vertici
del CUPAS/CODIR, SADIRS e COBAS/CODIR - sia perché hanno ricevuto i loro incarichi da poco
tempo e sia perché hanno preso impegni precisi, anche temporalmente, di affrontare e risolvere
le questioni economiche in brevissimo tempo. Successivamente - continuano i sindacati - siamo
disponibili, risolto il problema dell'immediato pagamento del FAMP 2013, ad affrontare tutte le
varie tematiche che possano riportare un minimo di efficienza e sicurezza nella fruizione del
nostro immenso patrimonio culturale. Tra una settimana - concludono i responsabili di
COBAS/CODIR, SADIRS e CUPAS/CODIR - ci presenteremo nuovamente qui per esigere l'immediata
costituzione di un tavolo congiunto con la Funzione Pubblica e l'Economia e risolvere, seduta
stante, le problematiche tecniche che impediscono il pagamento delle spettanze arretrate e per il
quale il responsabile dovrà pagare a caro prezzo”.
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