Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

EUROPA: TASSATE I CITTADINI E NON IL LAVORO, PURCHÈ TASSIATE LA CASA

Bruxelles, 3 giu. 2014 - L'Ue non aprira' una procedura per debito eccessivo nei confronti dell'Italia, ma il paese, assieme agli altri due per i quali sono stati individuati squilibri macroeconomici eccessivi (Slovenia e Croazia), verra' strettamente monitorato sull'attuazione delle riforme avviate e di quelle raccomandate oggi dalla Commissione. Lo ha detto il vicepresidente Olli Rehn. Perche' l'Italia raggiunga "la conformita' ai requisiti del patto di stabilita' e crescita" sono "necessari sforzi aggiuntivi, in particolare nel 2014".
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Il programma di stabilita' del governo italiano, rileva la Commissione, prevede un aggiustamento strutturale di 0,2 punti percentuali del Pil nel 2014 e di 0,2% nel 2015. "Nel programma questo modesto aggiustamento verso l'obiettivo a medio termine di pareggio di bilancio in termini strutturali e' giustificato dalle gravi condizioni economiche e dagli sforzi necessari per attuare un ambizioso programma di riforme strutturali". Secondo la Commissione, pero', "non convalidato da un organsmo indipendente, lo scenario macroeconomico sul quale si fondano le proiezioni di bilancio del programma e' leggermente ottimistico, in particolare per quanto riguarda gli ultimi anni del programma. Nel 2014 e' prevista una deviazione dal percorso di aggiustamento verso l'obiettivo a medio termine che, se si ripetesse l'anno successivo, potrebbe essere valutata come significativa, anche in base al parametro di riferimento per l aspesa. Il raggiungimento degli obiettivi di bilancio, inoltre, non e' totalmente suffragato da misure sufficientemente dettagliate, soprattutto a partire dal 2015. Le previsioni di primavera della COmmissione indicano una non conformita' con il parametro di riferimento della riduzione del debito 2014 poiche' l'aggiustamento strutturale prospettato (soltanto 0,1%) e' inferiore all'aggiustamento strutturale richiesto di 0,7% del Pil".
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L'Italia deve "trasferire ulteriormente il carico fiscale dai fattori produttivi ai consumi, ai beni immobili e all'ambiente, nel rispetto degli obiettivi di bilancio"raccomanda la Commissione e rafforzi "le misure di bilancio per il 2014 alla luce dell'emergere di uno scarto rispetto ai requisiti del patto di stabilita' e crescita, in particolare alla regola della ridusione del debito, stando alle previsioni di primavera 2014 della Commissione". E' la prima delle 8 raccomandazioni che Bruxelles indirizza all'Italia nell'ambito del semestre europeo. L'anno prossimo, ancora, l'Italia dovra' "operare un sostenziale rafforzamento della strategia di bilancio al fine di garantire il rispetto del reqisito di riduzione del debito, per poi assicurare un percorso sufficientemente adeguato di riduzione del debito pubblico". (AGI) .


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