Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

FORZA ITALIA CAPO D’ORLANDO: “SINDONI OSTENTA SICUREZZAANCHE DOPO I RILIEVI DELLA CORTE DEI CONTI

Il gruppo consiliare di Forza Italia di Capo D’Orlando interviene a bocce ferme dopo la seduta di consiglio comunale dello scorso 4 giugno ed a seguito delle dichiarazioni del primo cittadino Enzo Sindoni, il quale sugli organi di stampa continua ad ostentare sicurezza ed a rassicurare la popolazione orlandina sulla floridità della situazione economica della cittadina, anche dopo i reiterati rilievi della Corte dei Conti

Capo D’Orlando, 08/06/2014 - In aula i due consiglieri Rosario Abate e Daniela Trifilò si erano già espressi in maniera negativa sul conto economico dell’anno 2013, presentando un documento che conteneva una dettagliata serie di motivazioni per le quali il gruppo consiliare di Forza Italia aveva ritenuto opportuno esprimere voto contrario. A cominciare dall’aumento della tassazione sui rifiuti e sugli immobili, quest’ultima, praticamente quasi raddoppiata nell’arco di soli due anni, per continuare con l’amara osservazione della situazione creatasi nei mesi estivi in una parte della cittadina, a causa del mancato funzionamento della condotta fognaria, che, secondo i due consiglieri sarebbe addebitabile alla completa mancanza di programmazione ed intervento ordinario da parte dell’amministrazione comunale, mancata attività che, anche in occasione dei danni causati dalle precipitazioni verificatesi nel 2013, ha costretto l’amministrazione ad effettuare interventi tampone, non certamente idonei ad evitare danni, allagamenti e situazioni di isolamento in diverse parti della città.

Inoltre alcune contrade del paese verserebbero in una situazione di evidente degrado, abbandonate come sono dall’amministrazione comunale. Un altro spiacevole capitolo riguarda il “trenino del turista”, fatto circolare solo per pochi giorni nel corso del mese di agosto, e ritirato quando ancora la stagione turistico-balneare era ancora in pieno fermento. Diverso è il discorso che attiene l’ordinanza sindacale per l’affidamento del servizio di raccolta e smaltimento dei RR.SS.UU., che ha richiesto una delibera di giunta per “regolarizzare” la stessa, così come si legge sul documento presentato in consiglio, con l’impegno di notevoli somme di denaro per lo svolgimento del servizio, per arrivare alla deliberazione inerente la promozione pubblicitaria per la promozione di eventi ed attività culturali, costata alle casse comunali ben 10.000,00 euro.

Anche per ciò che riguarda il profilo tecnico del consuntivo, Rosario Abate e Daniela Trifilò hanno manifestato il loro più ampio dissenso: “ dobbiamo rilevare come continuino purtroppo a persistere le criticità già da noi stessi evidenziate negli scorsi anni e rilevate anche dalla Corte dei Conti sezione regionale di controllo Regione Sicilia (n 284/2013/PRSR)”. “Risultano inoltre minori residui attivi rispetto agli anni precedenti”, hanno dichiarato i due consiglieri di opposizione; “E’ quindi sempre attuale il detto Veritas filia temporis”, hanno continuato Abate e Trifilò, “e qualcuno dovrebbe quanto meno arrossire per quanto più volte detto e sottoscritto negli anni precedenti e puntualmente disatteso nel tempo, non avendo voluto riconoscere che la verifica di esigibilità del credito riguarda le condizioni di insolvibilità del debitore che devono essere illustrate e motivate nella relazione del rendiconto, così come prevedono i principi contabili. Ricordiamo inoltre che l’affidamento dei ruoli al concessionario per la riscossione, non costituisce sicurezza di effettivo incasso, esistendo notoriamente un’elevata percentuale di somme non recuperabili, con notevole danno per le finanze di Capo D’Orlando”. Forti dubbi e perplessità sono stati espressi anche in ordine alla effettiva rappresentazione dei debiti esposti nel rendiconto del 2013, in quanto alcune transazioni riguardano prestazioni rese al comune ed effettuate nel corso degli anni passati, la cui copertura è stata però in parte posta a carico dell’esercizio finanziario del 2014 e del 2015.

“I punti citati”, hanno dichiarato i consiglieri di Forza Italia Abate e Trifilò, “hanno fatto sì che nel 2013 si sia dovuto spesso ricorrere ad anticipazioni di cassa, con conseguente scopertura a chiusura dell’esercizio.” “I nostri concittadini”, hanno continuato i due consiglieri di opposizione, “ sono continuamente sottoposti a notevoli ed onerosi sacrifici, eppure il comune non riesce ad uscire dal vortice dell’indebitamento, anche a causa di una amministrazione che non rispetta la fondamentale regola del buon padre di famiglia e per la mancanza di prudenza nella gestione del bilancio”. “ A nostro avviso, risulta così viziato anche il risultato positivo della gestione di competenza, in quanto influenzato da entrate a carattere straordinario e da maggiori somme accertate nel 2013, con conseguente dubbio da noi espresso sulla reale attendibilità dell’avanzo di bilancio”. “Alla luce di quanto sopra esposto”, hanno concluso i due consiglieri di Forza Italia Abate e Trifilò, “decliniamo ogni e qualsiasi responsabilità per gli ulteriori e futuri rilievi che sicuramente la Corte dei Conti reitererà con apposite ordinanze come già verificatosi”.

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