Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

PATTI: ALL’INSEGNA DEI BUONI SENTIMENTI, PROTAGONISTA IL LIBRO ‘CUORE’

Patti (Me), 03/06/2014 - Giorno 28 maggio, dalle ore 18 alle 20, presso la libreria Linus di Patti, in occasione de 'Il maggio dei libri', si è svolto un incontro, a cura delle associazioni La clessidra e La voce delle donne di San Piero Patti, Il filo della memoria di Librizzi, con la collaborazione della Caritas diocesana di Patti, che ha avuto come “protagonista” il libro Cuore. Hanno introdotto i lavori la vulcanica professoressa Marilia Gugliotta, presidente dell’associazione Il filo della memoria e il versatile “padrone” di casa Teodoro Cafarelli.
Alla dottoressa Camuti, presidente della Clessidra, è toccato il compito di presentare la storia dell’iniziativa portata avanti dalle associazioni con il patrocinio del CESV (centro dei servizi per il volontariato ) di Messina che si è mossa su tre direttive: settimana del libro itinerante, progetto Costruire l’Accoglienza e il maggio del libro. Avvalendosi della collaborazione di Teodoro Cafarelli, le due associazioni hanno coniugato le tre direttive proponendo la lettura e la drammatizzazione del libro Cuore. La prof.ssa Gugliotta, nella sua introduzione, ha ricordato soprattutto il valore formativo che il testo ebbe nel tempo in cui fu scritto.

L’autore, infatti, attraverso la scrittura semplice del diario di un bambino, mostra lo spaccato di un’Italia post-risorgimentale priva di radici comuni, che cerca di superare le diversità sociali e culturali. Aspetto, quest’ultimo, che rende particolarmente attuali i temi trattati, sia pure in un contesto differente, dell’integrazione e dell’accoglienza. Successivamente la docente ha presentato il gruppo di animazione dell’associazione della quale è presidente, che ha portato sulla scena alcune sequenze del libro di Edmondo de Amicis . Questo il cast: Loris Nastasi, Federico e Dario La Macchia, Christian Marziano, Matteo Florio, Tommaso Stuppia (piccoli attori).

Il maestro Perboni è stato interpretato dall’attore professionista Marco Conti Gallenti e la maestrina dalla penna rossa da Dora Costantino. Proprio quest’ultima è stata la “madrina” della serata in quanto ha fatto da mediatrice tra il pubblico e gli attori. La descrizione attenta del libro, il confronto puntuale tra la scuola di ieri e quella di oggi, la quotidianità , le birichinate, i sentimenti, i valori degli studenti di ieri , un codice di comportamento non dissimile da quello di oggi hanno fatto toccare con mano la cultura della condivisione.
Allora come ora la miseria spingeva gli uomini ma anche i bambini a partire con le valigie di cartone, a essere insomma migranti.

Alla scena rappresentata della partenza hanno fatto da sfondo le canzoni “Se potessi avere mille lire al mese”e e “Mamma mia dammi cento lire che in America voglio andare”. E sulle note di queste ultime i ragazzi del gruppo d’animazione hanno fatto vivere momenti di profonda commozione al pubblico soprattutto quando hanno concentrato l’attenzione sui migranti che non sono mai giunti a destinazione e su quelli vittime di pregiudizi e di razzismo. Un’altra pagina del libro Cuore potrebbe essere scritta soprattutto dagli abitanti dell’isola di Lampedusa che continuano ad accogliere chi scappa dalla fame e dalle guerre. A questo proposito la bravissima Rosalia Falsetti ha letto una poesia intitolata “Omaggio a Lampedusa” nei versi della quale c’è un forte richiamo alla fattiva collaborazione e alla solidarietà dei Lampedusani .
Il contributo poi del prof. emerito del Liceo Classico di Patti, Michelangelo Gaglio, ha evidenziato la “magia” del libro, che fa rivivere emozioni e sentimenti incantando il cuore dei lettori. Il docente , da lettore attento e competente qual è, ha elencato una serie di parole maggiormente ricorrenti nel libro e che per il loro profondo significato si commentano da sole: FARE, PADRE, MADRE, BENE, BUONO, SCUOLA.

Prima di concludere la prof. ssa Gugliotta ha coinvolto il pubblico in un breve dibattito.
E’ intervenuta la prof.ssa Pina Giancola la quale, rivolgendosi ai bambini presenti, ha parafrasato il noto aforisma di Socrate “ il sapere rende liberi” dicendo “anche il leggere rende liberi”. E sicuramente il libro Cuore assurge a icona della solidarietà e ci trasmette il messaggio che solo coltivando determinati valori si può costruire un mondo migliore. Condizione imprescindibile è, però, che i nostri gesti non si limitino a un’offerta materiale, ma abbiano il “profumo” del cuore perché, come scrive la madre a Enrico (la voce narrante del romanzo):

“I poveri amano l'elemosina dei ragazzi perché non li umilia, e perché i ragazzi, che han bisogno di tutti, somigliano a loro. vedi che ce n'è sempre intorno alle scuole, dei poveri. L'elemosina d'un uomo è un atto di carità, ma quella d'un fanciullo è insieme un atto di carità e una carezza, capisci? È come se dalla sua mano cadessero insieme un soldo e un fiore. Pensa che a te non manca nulla, ma che a loro manca tutto; che mentre tu vuoi esser felice, a loro basta di non morire. Pensa che è un orrore che in mezzo a tanti palazzi, per le vie dove passan carrozze e bambini vestiti di velluto, ci siano delle donne, dei bimbi che non hanno da mangiare. Non aver da mangiare, Dio mio! Dei ragazzi come te, buoni come te, intelligenti … e oggi, , ci sono anche bambini che fuggono da scenari di guerra, di persecuzioni…

Anna Milici

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