Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

PALERMO PRIDE 2014, MYRIAM BARRALE: “ANDRÒ AL PRIDE PERCHÉ I MIEI AMICI NON DEVONO MAI AVER PAURA DI CAMMINARE PER STRADA”

Riceviamo e diffondiamo una lettera di Myriam Barrale sul Palermo pride 2014:
Anche quest’anno, il 28 giugno 2014 a Palermo, andrò al Pride.
Ci andrò perché c’è ancora chi si sente dire che non va bene così com’è, che dovrebbe essere diverso, che non ha diritto a una vita serena, che è fatto così ma non è necessario che lo “mostri così tanto”, che probabilmente è malato, che certo, forse si può anche “guarire”, ma che al momento fa anche un po’ schifo e che sarebbe meglio essere tutto piuttosto che essere come lui/lei. Andrò al Pride perché c’è ancora chi si nasconde, chi non vede riconosciuto il proprio diritto ad amare ed essere amat*, chi è costretto a stare in silenzio, nascosto, per timore di perdere il proprio posto di lavoro.

Andrò al Pride perché ci sono adolescenti che vengono presi in giro, vessati, tormentati e terrorizzati, che vengono anche picchiati e hanno paura di chiedere aiuto, nascosti nell’ombra e disperati, e che pensano che nemmeno i loro genitori capirebbero, che neppure loro li amerebbero per quello che sono.
Andrò al Pride perché i miei amici non devono MAI aver paura di camminare per strada, devono poter sognare di costruirsi una famiglia, se vogliono, devono avere la libertà di amare chi amano e godere di tutti i diritti che oggi questo Stato continua a negare.

Andrò al Pride perché non tollero di vivere in un paese che nega ai suoi cittadini i diritti civili sancit i dalla Costituzione: perché i diritti delle persone LGBT sono i diritti di tutti!
Andrò al Pride perché questa città si vestirà di colori, sorrisi, musica e allegria, perché per un giorno nessuno avrà paura di essere con orgoglio quello che è, e per non dimenticare che ognuno di noi, nella sua unicità, è una ricchezza.

Andrò al Pride perché sento la responsabilità di dimostrare anche ai miei ragazzi, con i gesti e non solo a parole, che ognuno è diverso e proprio per questo è prezioso, che ciò che non si conosce talvolta spaventa, ma che è necessario avere un po' di coraggio, perché è la paura che uccide l'amore. Per questo, anche quest’anno, andrò al Pride. Venite con me? Portate i bambini!

Myriam Barrale

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