Al danno si sarebbe unita la beffa. La famiglia fa parte degli sfollati di Giampilieri a causa dell’alluvione del 2009. Il tragico nubifragio privò la famiglia della casa. Da sfollato a sfrattato: lo abbiamo impedito. movimento per il diritto alla casa Unione Inquilini - studenti – Rifondazione Comunista Messina – sfrattati –
Attivisti del Teatro Pinelli)
Messina, 18/06/2014 - Il Movimento per il Diritto alla Casa alle 12 di stamattina in via Marco Polo a Messina è riuscito a scongiurare un altro sfratto ai danni di una famiglia con 2 disabili. Al danno si sarebbe unita la beffaLa famiglia fa parte degli sfollati di Giampilieri a causa dell’alluvione del 2009. Se il tragico nubifragio privò la famiglia della sua abitazione, questo sfratto esecutivo avrebbe aggiunto precarietà su precarietà e condotto tutto il nucleo familiare verso un dramma esistenziale.

La condizione post alluvione della famiglia C. è la stessa di tante famiglie le cui vite son state stravolte da quel maledetto nubifragio. La Protezione civile dopo aver dichiarato scaduto il 31 ottobre 2012 lo stato di emergenza, ha favorito attraverso Ocdpc n.35 del 3 gennaio 2013 il subentro della Regione Siciliana per superare la situazione di emergenza. Tuttavia per le comunità colpite, il ritorno alle normali condizioni di vita appare distante, ad alcune famiglie in difficoltà economiche tra queste la famiglia C. hanno comunicato ex abrupto che non avrebbero più ricevuto il contributo per l’affitto ed il padrone di casa repentinamente gli ha intimato lo sfratto. Mentre il teatrino delle istituzioni si assolve da ogni responsabilità politica e da ogni addebito rimpallandosi le colpe, le famiglie finiscono per strada.

Al momento non sappiamo dove risiedono le responsabilità, ma di una cosa siamo sicuri: il contenuto antisociale delle politiche abitative del Governo Renzi (vedi l'art 5) la mancanza di un vero piano per il disagio abitativo, l’assenza di uno sguardo coraggioso e innovativo sulla questione Casa, lungaggini e pastoie burocratiche inghiottiscono giornalmente tante famiglie privandole di un diritto inalienabile, il diritto all’abitare. Laddove questo diritto non sarà rispettato e le Istituzioni preposte non si attivino, nella fattispecie, per graduare gli sfratti per morosità incolpevole in base alla legge 124/13, ci impegneremo a moltiplicare le uniche forme di lotta a nostra disposizioni: solidarietà tra sfruttati e tra sfrattati, picchetti per impedire gli sfratti e l'occupazione di case sfitte.
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