Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

STROMBOLI: ANALIZZARE L’ATTIVITÀ ERUTTIVA ATTRAVERSO VIDEO AD ALTA VELOCITÀ

In vetta allo Stromboli per acquisire dati multiparametrici dell’attività esplosiva dei suoi crateri. A monitorare “Il faro del Mediterraneo”, un gruppo di ricercatori provenienti da tutto il mondo, guidati dall’Ingv
Roma, 5 giugno 2014 -
Analizzare l’attività eruttiva dello Stromboli attraverso video ad alta velocità e immagini con telecamere infrarosse, registrare il suo “lieve respiro” con una rete di microfoni e sismografi, ricostruire la morfologia dell’area sommitale grazie all’aiuto di un drone.
Tutto questo per ottenere una visione il più possibile completa e aggiornata delle diverse manifestazioni del vulcano delle Isole Eolie. L'esperimento di ricerca internazionale, coordinato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), ha coinvolto ricercatori provenienti dalle sezioni Ingv di Roma e Catania, University of Hawaii, U.S. Geological Survey (USGS), Technische Universitat Berlin, Ludwig Maximilian Universitat di Monaco di Baviera, Università Clermont Ferrand e Lancaster University.

“L’obiettivo dello studio”, spiega Piergiorgio Scarlato, primo ricercatore dell’Ingv di Roma, “è quello di migliorare la comprensione dei processi associati all’attività esplosiva dello Stromboli, attraverso il confronto dei dati delle singole esplosioni stromboliane, acquisiti dagli strumenti installati durante la campagna di monitoraggio che si è svolta nella seconda metà del mese di maggio”.
L'esperimento ha visto l’installazione sulla sommità del vulcano di strumenti di ultima generazione: 4 telecamere termiche e due ad alta velocità per l’acquisizione sincrona di sequenze di video-riprese nel visibile e nell’infrarosso degli eventi esplosivi e una rete di 18 microfoni e stazioni sismoacustiche.

“Questa tecnologia permette di osservare l’evoluzione in superficie dei fenomeni vulcanici legati alla sovrappressione nella camera magmatica e alla risalita del magma nei condotti, processi fondamentali che precedono un’eruzione”, afferma Luigi Lodato, ricercatore Ingv di Catania. “La telecamera termica consente di rilevare variazioni morfologiche nell’area craterica, di fare una mappatura in tempo reale della distribuzione dei prodotti eruttati, di avere indicazioni sulla profondità della colonna magmatica nei condotti vulcanici e, infine, di registrare in continuo la frequenza e l’altezza delle esplosioni”.

Nel periodo di osservazione, lo Stromboli ha mostrato attività esplosiva con intensità mediamente energetica, attraverso le diverse bocche distribuite nei 3 crateri (nord-est, centrale e sud-ovest).
“Bocche attive contemporaneamente, ognuna delle quali caratterizzata da uno stile esplosivo prevalente, è un fatto comune per questo vulcano”, aggiunge Daniele Andronico, ricercatore Ingv di Catania. “L’analisi dei diversi dati acquisiti sull’attività esplosiva servirà a valutare la relazione esistente tra le differenti aree crateriche”.

Stromboli costituisce da sempre uno straordinario laboratorio naturale. “Un luogo unico per studiosi che trovano qui l'occasione per confrontarsi e sperimentare nuove tecniche di osservazione dei fenomeni vulcanici a carattere esplosivo, con possibilità di applicazione anche su altri vulcani. I risultati di queste indagini contribuiranno alla valutazione della pericolosità vulcanica”, conclude Piergiorgio Scarlato.

Link al video:
https://docs.google.com/a/ingv.it/file/d/0B7BJ1tzJD2t1UVhWSnBnLWlUZjA/edit?pli=1

Link al video realizzato con telecamera termica:
http://www.ct.ingv.it/filmati/Stromboli%20Maggio%202014%20Termica_logo_h264.avi


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