1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

AICON: LETTERA APERTA AL PREFETTO E AI DEPUTATI MESSINESI CONTRO IL DISINTERESSE DEL GOVERNO CROCETTA

Lettera aperta a Sua Eccellenza il Prefetto di Messina, alla Deputazione Regionale Messinese, alla Deputazione Nazionale Messinese
Messina 22 Luglio 2014 - Eccellenza, la presente, inviata anche ai media regionali, per segnalarLe ulteriormente l’odiosa vicenda che si è abbattuta sui tanti ex dipendenti dell’Aicon, uomini e cittadini messinesi, condannati a poter vivere solo sino al 1 gennaio 2015. Scherzo del destino, quando nella mezzanotte del 31 dicembre 2014, i rappresentanti del Governo regionale siciliano ed il loro leader Rosario Crocetta festeggeranno la fine dell’anno vecchio ed il nuovo anno che verrà, all’insegna di cospicue e spropositate indennità di funzione - nonostante qualche Assessore Regionale si sia lamentato di guadagnare appena € 5.440,00 al mese - noi ex dipendenti Aicon ci troveremo definitivamente disoccupati e massacrati da quel “Sistema diabolico” che ha condotto al fallimento di una società di prestigio internazionale, demolendo le legittime aspettative di oltre 1000 persone tra dipendenti ed indotto.

Da oltre 2 anni, al danno del fallimento di uno dei cantieri nautici più noti ed apprezzati nel mondo per la qualità delle produzioni, si unisce la beffa dell’indifferenza del Governo Crocetta e delle inutili interlocuzioni dei nostri rappresentanti istituzionali locali e regionali che, superati i momenti elettorali, hanno deciso di soffocare nel silenzio più assoluto la nostra vicenda.

Le uniche informazioni ottenute nel tempo sulle ipotesi di attrarre investitori esteri per tentare il recupero e la riattivazione delle strutture della fallita Aicon, sono notizie che abbiamo potuto raccogliere solo grazie all’interazione con la Regione Siciliana dei Consiglieri Provinciali - ovviamente sino all’abolizione delle Province siciliane - protagonisti efficaci anche nella mediazione che ci ha portato ad avere concessa la mobilità sino al 1 gennaio 2015, di appena € 700,00, che per lo meno ci ha consentito di poter garantire un po’ di pane sul tavolo alle nostre famiglie.

Il nostro è il grido esasperato di 320 padri e madri di famiglia che non possono accettare di essere considerati “esseri umani a scadenza”, italiani con diritto alla vita solo sino al 1 gennaio 2015!

Da qui la decisione del nostro comitato spontaneo di rivolgersi direttamente alla Vostra Eccellenza, considerato che attraverso il sindacato non siamo riusciti da Luglio 2013 ad oggi ad incontrarLa, nella speranza che Ella possa cogliere il nostro disperato appello di aiuto, che ci auguriamo in futuro non si trasformi per qualcuno di noi in tragedia, facendosi promotore di una conferenza di servizi che coinvolga i rappresentanti dei lavoratori, le Istituzioni locali, Regionali e Nazionali, al fine di venire a conoscenza degli eventuali interessi mostrati da imprenditori per le strutture Aicon ed in ogni caso per ipotizzare i diversi percorsi a salvaguardia delle 320 maestranze ex Aicon, con alto livello professionale riconosciuto a livello extra europeo.

Eccellenza, la mala Politica e le speculazioni di taluni politici ed imprenditori ci hanno condannato alla sopravvivenza sino alla fine del 2014, l’indifferenza delle Istituzioni Regionali e soprattutto del Governatore Rosario Crocetta, rischia per il futuro di sancire definitivamente il nostro crollo sociale e morale.

Noi ex dipendenti Aicon, Siciliani ed Italiani abbiamo bisogno dello Stato, le nostre 320 famiglie hanno bisogno di Lei!!!

Il Cordinatore del Comitato Spontaneo ex dipendenti Aicon
Giovanni Silipigni

Commenti

  1. Tutto il rispetto per chi ha perso il lavoro, ma qualcuno ha mai pensato al povero lavoratore che credendo nell'azienda ci aveva messo i suoi sudati risparmi?

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