1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

BORGO MURAUTO: UN MENÙ DI PESCE CHE NELL’INVENTIVA ‘ARCHITETTONICA’ NON NASCONDE GIOCHI DI PRESTIGIO

 L’arte con cui lo chef Tindaro veste le sue preparazioni è valore aggiunto e sapienza. Il pesce non mimetizza mai il sapore naturale della sua... specie. Pesce fresco e naturalezza sono la base certa di ogni portata: gamberoni, gamberetti, uova di pesce spada, tonno, totani, pesce azzurro a km zero, del Tirreno nebroideo
Piraino (Me), 27/07/2014 – Come non essere uguali a se stessi… Tindaro del ristorante Borgo Murauto è un esempio davvero eloquente di come in cucina non debba essere facile confermarsi ripetitivi; di come, per uno chef, non debba essere facile riprodurre piatti ‘generati’ in serie, eredi e cloni della ‘quattroformaggi’ del giorno prima. Il menù di pesce del quale siamo stati scientemente testimoni, ad uno dei tavoli eleganti e ricchi di essenze e condimenti di Borgo Murauto, è un evento piacevole da raccontare e consigliare, a chi abbia desiderio di trascorrere una serata fuori dalla mischia, in una ristorante elegante, in un luogo silenzioso e unico per una cena da ricordare.
Tindaro e Basilio sono i due titolari del ristorante Borgo Murauto, ricavato in una casa rurale inizi novecento, appartenuta al nonno, dove i due fratelli hanno ricavato un ristorante raffinato e informale al tempo stesso. Il ristorante Borgo Murauto si trova sulla bassa sommità di una vallata tra Piraino e S. Angelo di Brolo, dove silenzio e profumi dei Nebrodi si coniugano a meraviglia con la brezza del mare Tirreno, presente come il fresco cielo stellato delle sere d’estate, come le Isole Eolie sempre vigili sullo sfondo.
Qua, in un ambiente discreto ma elegante e raffinato al tempo stesso, è possibile gustare un menù di pesce che nell’inventiva ‘architettonica’ e nelle coreografie artistiche di Tindaro non nasconde alcun alibi, non si ammanta dei fumi dei giochi di prestigio. L’arte con cui lo chef veste le sue preparazioni è valore aggiunto e sapienza per portate di pesce che non mimetizza mai il sapore naturale della sua… specie.
Pesce fresco e naturalezza del gusto e del sapore sono la base certa di ogni portata: gamberoni, gamberetti, uova di pesce spada, tonno, totani, pesce azzurro hanno provenienza ‘certificata’. Il loro tragitto può a ragion veduta dirsi a ‘km zero’.
A Borgo Murauto, infatti, è ormai assodata la scelta fatta dai titolari di ‘confrontarsi’ con il territorio circostante e da esso trarre prodotti e ispirazione, per un menù che non è mai uguale a se stesso ed è espressione di intelligente mediazione tra naturalezza, sapore, tipicità e buongusto. La selezione degli oli, dei vini, del sale e delle spezie è accurata, e tiene conto del ruolo cui ciascuno di essi deve assolvere, affinché non sia leziosa presenza e fumo negli occhi.
Pure stavolta a Borgo Murauto abbiamo avuto modo di gustare la sapiente cucina di Tindaro, di rimanere piacevolmente sorpresi della sua intelligente creatività, con un menù di pesce del Tirreno nebroideo bello da vedersi, piacevolissimo da gustare, assieme ad una bottiglia di vino inzolia siciliano, fragrante di carattere, profumi e vulcanico sapore.

Il tutto con un rapporto qualità-prezzo degno di nota.

d.m.c.
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