Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

TORRENOVA: ARRESTATE 5 PERSONE PER RISSA AGGRAVATA E DANNEGGIAMENTO

Sant’Agata di Militello12 luglio 2014 - I militari della Compagnia di S. Agata di Militello nel corso della notte hanno tratto in arresto per rissa aggravata e danneggiamento le sottonotate persone:
• CUCE’ Mauro, classe 1957 residente a Torrenova;
• CUCE’ Aldo, classe 1990 residente a Torrenova ;
• IOPPOLO Carmelo, classe 1982 residente a Piraino ;
• TUMEO Pietro, classe 1951 residente a Brolo ;
• TUMEO Giuseppe, classe 1990 residente a Brolo,
tutte già note alle Forze dell’Ordine.

Nella notte è giunta una telefonata al 112 che segnalava un lite in atto nei pressi della via Gorgone del comune di Torrenova. Prontamente la locale centrale operativa inviava sul posto diverse pattuglie dell’Aliquota Radiomobile Carabinieri di Sant’Agata di Militello, nonchè delle Stazioni Carabinieri limitrofe di San Marco d’Alunzio, Mirto e Rocca di Capri leone, presenti sul territorio in attività di controllo.
Prima a giungere sul posto è stata la pattuglia dell’Aliquota Radiomobile che vedeva CUCE’ Aldo, soggetto già noto alle forze dell’ordine per svariati precedenti penali, lanciare pietre e rincorrere una autovettura con tre soggetti a bordo.

Gli occupanti dell’autovettura, a loro volta, scendevano dal mezzo e si dirigevano con fare minaccioso verso i due CUCE’, imbracciando pali di ferro rinvenuti lungo la strada. I militari, avuto cognizione della situazione vedendo che alcuni dei passeggeri dell’auto presentavano delle evidenti lesioni e che gli animi erano particolarmente agitati, al fine di evitare più gravi conseguenze si frapponevano tra i due schieramenti così composti: da un lato Tumeo Giuseppe suo padre Pietro e l’amico Ioppolo Carmelo, dall’altro Cucè Aldo e suo padre.

Uno dei soggetti si divincolava e prendendo un palo di ferro da terra posto nelle immediate vicinanze si dirigeva, proferendo minacce di morte, verso il Cuce’ Aldo, asserendo che lo stesso poco prima gli avevano danneggiato l’auto. Prontamente un militare del Radiomobile si avventava sull’aggressore riuscendo a disarmarlo e immobilizzarlo.

Gli animi venivano sedati solo con l’arrivo di altre pattuglie dei Carabinieri presenti nella zona, che provvedevano a generalizzare i presenti e a prestare i primi soccorsi ai feriti che successivamente venivano accompagnati presso l’ospedale di S.Agata di Militello per le cure mediche.
Date le evidenti lesioni, traumi alla testa e contusioni varie su tutto il corpo, gli avventori venivano medicati e dimessi poiché le ferite giudicate guaribili nel giro di qualche giorno.

I militari, dopo aver ricostruito tutta la vicenda riconducibile a probabili questioni sentimentali hanno proceduto all’arresto dei cinque soggetti per rissa e danneggiamento. Venivano inoltre rinvenuti e sottoposti a sequestro due pesi da bilanciere arrugginiti da un chilogrammo ciascuno. Dopo le formalità di rito i prevenuti venivano posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Patti in attesa dell’odierno rito direttissimo.

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