Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

GILDA BUTTA': “UNA MUSICA CHE ATTRAVERSA IL CINEMA E VA MOLTO OLTRE”

“Novecento” nelle parole di Gilda Buttà
Messina, 27/08/2014 - “Suono il pianoforte, non so fare altro, e ancora non lo suonare bene”. Sembra una battuta tratta da un film e invece è la definizione che ama dare di se stessa Gilda Buttà, pianista messinese di fama internazionale originaria di Patti. Sarà perché il cinema lo ha a lungo attraversato e vissuto, con un sodalizio lungo 25 anni con Ennio Morriccone e collaborazioni illustri con Luis Bacalov, Nicola Piovani, Franco Piersanti, Paolo Buonvino e Marco Betta.

Loro agli spartiti e lei a eseguire al piano alcune delle colonne sonore più belle di tutti i tempi: da “La voce della luna” di Fellini a “Speriamo che sia femmina” di Monicelli, da “Canone inverso” di Tognazzi a “Palombella rossa” e “Caro Diario” di Moretti, da “L'ultimo bacio” di Muccino a “Legami” di Almodovar fino a “Gli intoccabili” di De Palma.

Immancabile, ovviamente, “La leggenda del pianista sull'oceano” di Tornatore, che l'ha fatta conoscere al grande pubblico come “la” pianista sull'Oceano. Un attestato di stima internazionale ma anche in qualche modo un marchio per un'artista come Gilda Buttà, che rifiuta gli steccati tra i generi musicali.

“Mi fermo solo davanti a ciò per cui non mi sento all'altezza, per il resto la mia vita è una scoperta continua, dalla musica classica al jazz, passando per le colonne sonore, Mina e Vasco Rossi, per cui ho suonato in quello che poi è diventato il balletto della Scala”.

È in questo universo musicale che si tuffa “Novecento … fra musica e parole le più belle colonne sonore da Ennio Morricone a …”, che debutta venerdì 29 agosto al Giardino Corallo. Al piano, dal vivo, Gilda Buttà, che ne ha curato la selezione musicale.

Una selezione frutto di un inevitabile lavoro di sottrazione compiuto nell'arco di settimane trascorse con vista mare, quello di Patti che affaccia sulle isole Eolie. “Se avessi inserito tutti i brani che ho suonato per il cinema il rischio era che lo spettacolo durasse più di quattro ore. Perciò ho fatto una scelta diversa, estrapolando brani che potessero divertire sia il pubblico che me, mantenendo come nucleo portante le musiche più celebri e inserendo pillole di musica classica tratte da altre colonne sonore che ho amato: il Sospiro di Liszt di ‘Shine’, che mi sarebbe tanto piaciuto incidere, il Chiaro di Luna di Debussy tratto da ‘Canone inverso’ e ‘Caro Diario’, un doveroso omaggio a Nicola Piovani che ho incontrato a Capo d'Orlando giusto qualche sera fa”.

Al di là dei brani, in scena Gilda Buttà porta un amore, il suo amore per la musica a 360°. Ma più di tutto, il suo amore per quella che ama definire casa: “Sono partita da Patti, in provincia di Messina, e qui mi piacerebbe tornare a vivere, anche se so fin troppo bene che non posso farlo. È il luogo in cui sono nata e dove, ogni volta che mi esibisco, avverto un po' il fiato sul collo. Sento di dover dimostrare che qualcosa, in fondo, la so fare”.

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