Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

GIOIOSA MAREA E SAN PIERO PATTI:ARRESTATE DUE PERSONE PER EVASIONE

23 agosto 2014  - Nella giornata di ieri sono stati tratti in arresto per evasione dalla detenzione domiciliare cui erano sottoposti: TRUSSO ALO’ ROSARIO, classe 1959, dai Carabinieri della Stazione di Gioiosa Marea e CAMPANA CARMELO ,classe 1965, dai CC della Stazione di San Piero Patti. Entrambi, soggetti noti alle Forze dell’Ordine.
TRUSSO ALO’ si trovava agli arresti domiciliari dal luglio 2014 per il reato di violazione di sigilli.
I Carabinieri, durante un controllo di persone sottoposte a misure detentive domiciliari, si sono recati presso l’abitazione del Trusso Alò, sorprendendolo all’esterno del luogo di restrizione domiciliare, e, più precisamente, sul pianerottolo del piano superiore della propria abitazione.
CAMPANA CARMELO si trovava agli arresti domiciliari dal luglio 2014 per il reato di coltivazione di sostanza stupefacente .
I Carabinieri, durante un servizio di perlustrazione, hanno sorpreso il Campana nella Piazza Duomo di San Piero Patti oltre l’orario consentito.
Sono stati così fermati e portati in caserma, in attesa di essere tradotti separatamente dinanzi al Giudice del Tribunale di Patti per un nuovo processo, con rito direttissimo.

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